Zen lento
Forumer attivo
Una mutazione storica, si spera. L'8 settembre l'Italia venne lasciata nello sconquasso, una resa senza direttive, uno sbandamento totale, da cui si riprese per le orecchie. Oggi un comico incendia le folle con poche parole d'ordine. La prima in ordine di importanza e' : prendiamo l'iniziativa.
C'e' qualcosa che funziona, e qualcosa che non va in questa iniziativa.
Nel complesso molte cose sono interessanti e pur guardando l'iniziativa con qualche diffidenza, mi pare esistano tuttavia molti insegnamenti e aspetti innovativi.
Il sistema di comunicazione adottato, ad esempio.
Il blog (Illary Clinton sta adottando qualcosa di analogo per le prossime presidenziali) ha una caratteristica importante: legge chi vuole e chi vuole aderisce e partecipa. Insommaun mezzo attivo in cui si' son selezionati i contenuti, ma che garantisce un minimo di interazione a tutti.
Non e' poco in una societa' dove ogni forma di mobilitazione (scarsa) e' circoscritta al consumo passivo delle idee espresse dai professionisti della politica. La rete esiste, come la televisione, ma sopratutto e' frequentata da giovani , nello spirito se non nell'eta', abituati a consultare molti media. E' un posto anche di aggregazione, di opinioni libere, di discussioni attive, di solidarieta' basate sugli argomenti e non su emozioni (solo).
Chi frequenta la rete sa che spesso e' ridondante e che veicola incredibili stupidaggini. Il Blog di Grillo, per altro curato da una societa di comunicazione, ha compreso che era un mezzo per mobilitare quelle risorse umane che stanno ormai lontani dall'attivita' politica come la peste e che sono i maggiori critici del nostro duopolio televisivo , conformista e bloccato e della nostra stampa velinara.
I giornalisti nostrani usano la rete come un archivio (i culi di pietra) per scovare notizie, la casta politica la usa come un volantino, Beppe grillo come una risorsa ricca e a basso costo per dare voce anche a un diffuso accertato scontento che si rinchiude nel mugugno e nell'apatia.
Si dice che il personaggio, piu' che il mezzo, risenta di una qualche forma di populismo, che la democrazia diretta non esiste e che spesso e' dannosa. Sara', e un tantino e vero, ma Grillo individua aspetti specifici, non spara solo su contraddizioni percepite (a volte ahime' fa anche questo).
Prendiamo quello specifico dell'iniziativa: un parlamento pulito, senza indagati o condannati, limitazione del mandato, alla ricrca di un collegamento tra elettori ed eletti.
Si puo' disquisire sull'origine delle prerogative dei rappresentanti che contemplano la difesa del mandato. Originariamente l'elezione al Parlamento assicurava a molti uomini politici la possibilita' di esercitare le loro idee mettendole al riparo da forme di discriminazione politica supportate dalla legge. Ne usufruirono molti vecchi socialisti storici, che organizzavano e mobilitavano il proletariato, contravvenendo alle leggi allora in vigore; ma si tratta di storia e la situazione non e' piu' quella. Nessuno mobilita oggi alcunche' (a parte le convention acclamanti) e la sensazione diffusa e' che il filo della rappresentativita' sia rotto da tempo e che queste prerogative siano per lo piu' una questione di casta. Difficile non vederla cosi'.
Semmai e' un po' azzardato mettere tutte le condanne sullo stesso piano (appropriazione indebita con reato d'opinione), ma questo e' un fatto oggi tutto sommato secondario, perche' questo paese , sempre diviso come nell'Italia dei Comuni, e' ahime' un paese bloccato, senza iniziativa. Appena una iniziativa si fa largo le adesioni son sempre maggiori dello sperato (girotondi, primarie, perfino comizi a volte).
Grillo si muove sull'evidenza e non promette alcunche', questo lo differenzia dai demagoghi , dai peronisti neocon, e anche dalla demagogia retorica di molta sinistra chiusa su se stessa. Usa un linguaggio liberatorio, quello della satira, dove il Re appare
Nudo a dispetto del conformismo. Non sara' sufficiente per una iniziativa politica colta e duratura, ma e' sufficiente per convincere che la misura e' colma, per raccordare un dissenso diffuso con una realta' che invita al disuso della cosa pubblica.
E' una forma di mobilitazione che ritengo salutare in un paese chiuso nell'apatia e nella disillusione.
Un altro aspetto interessante e' il sostegno di giovani (a leggere i forum del meetUp di grillo quasi fan tenerezza nella loro ansia di organizzazione impeccabile).
Non credo il comico si illuda di fondare un neopartito di giovanotti, ma mobilita risorse composite , senza ricorrere all'italica idea del posto o del porto sicuro. Alimenta la loro creativita' e naturalmente il loro essere per definizione contro. Contro, si', ma anche per conquistare qualcosa, una specie di trasparenza necessaria rispetto ai tempi. Chiede una legalita' per tutti e senza sparare sugli sfigati, ma va al cuore del problema
delle inamovibilita'.
La nostre classe politica non solo e' anagraficamente vecchia, ma utilizza pesantemente stereoptipi datati e lo fa con grande ambiguita' trasversale, che alimenta leciti sospetti su una nobile professione sia esercitata piu' per la propria sopravvivenza che per il bene pubblico.
Insomma l'idea di premere per un ricambio mobilitando risorse e idee (a volte confuse
magari) non mi pare male.
Ci vedo (credo non solo io) una dote naturale di buon senso.
La riduzione del mandato e' cosa controversa, ma credo sia necessaria. E' vero, questo potrebbe limitare una leadership nascente e lungimirante (si fa spesso riferimento ai leader storici del dopoguerra), ma questa idea favorisce il ricambio. Magari tre legislature andrebbero bene per raccordare ricambi e passaggi di consegna. L'attuale sciagurata legge elettorale crea indubbi ricatti nell'eleggibilita' di persone libere e negli eletti.
La stampa italiana parla di questa iniziativa pittoresca, ma lo fa senza andare alle conferenze stampa. La snobba, la nasconde, la elude. E Grillo certo un po' ci marcia su questo silenzio, la sua iniziativa e' una delle piu' dirompenti da molti anni in questo Paese e ha un nucleo organizzativo flessibile (i girotondi erano gia' rigidi prima di nascere).
Troppo colti e occupati i nostri giornalisti (molti hanno dei blog, non propriamente liberi, bensi' rinchiusi nelle politiche editoriali) per occuparsi di quest'ansia di normalita' attiva. I giornalisti (medi) son poi primedonne senza canto, elzeviristi tanto lontani cinicamente dalla realta' da apparire piu' sconciamente vecchi dell'eta' mediana del nostro parlamento.
E' un male, vuol dire che stanno anni luce lontani dallo spirito di cio' che accade , rinchiusi nel gioco delle parti , nei pettegolezzi del palazzo e dei fattacci, soffocati intellettualmente dal vivere cinico delle briciole del palazzo.
Non vedo alcun politico in Grillo, ma spero che contribuisca a spezzare questo cerchio di inerzie, lui e i suoi ragazzi. Spero anche una cosa, che resista all'idea di pensare di essere un gran politico e di presentarsi alle elezioni, e in fondo anche di fare eccessivo affidamento sulla Magistratura ,che casta in italia lo e' da tempo ,anche se spesso ha supplito all'iniziativa politica con qualche merito.
Spero continui in questa capacita' rivelatoria , mostrare come il Re si vesta di Nulla: aprire gli occhi addormentati e insonnoliti e' gia' una gran cosa.
Buon V- Day , augurando che sia un successo e che qualche politico di razza (pochissmi) comprenda che non si tratta solo di una iniziativa pittoresca.
Dubito, ma sperarci e' tutto quello che posso fare.
http://news.google.it/news?ie=UTF-8...l&client=firefox-a&um=1&tab=wn&q=beppe+grillo
Buon fine settimana,
Zen lento
C'e' qualcosa che funziona, e qualcosa che non va in questa iniziativa.
Nel complesso molte cose sono interessanti e pur guardando l'iniziativa con qualche diffidenza, mi pare esistano tuttavia molti insegnamenti e aspetti innovativi.
Il sistema di comunicazione adottato, ad esempio.
Il blog (Illary Clinton sta adottando qualcosa di analogo per le prossime presidenziali) ha una caratteristica importante: legge chi vuole e chi vuole aderisce e partecipa. Insommaun mezzo attivo in cui si' son selezionati i contenuti, ma che garantisce un minimo di interazione a tutti.
Non e' poco in una societa' dove ogni forma di mobilitazione (scarsa) e' circoscritta al consumo passivo delle idee espresse dai professionisti della politica. La rete esiste, come la televisione, ma sopratutto e' frequentata da giovani , nello spirito se non nell'eta', abituati a consultare molti media. E' un posto anche di aggregazione, di opinioni libere, di discussioni attive, di solidarieta' basate sugli argomenti e non su emozioni (solo).
Chi frequenta la rete sa che spesso e' ridondante e che veicola incredibili stupidaggini. Il Blog di Grillo, per altro curato da una societa di comunicazione, ha compreso che era un mezzo per mobilitare quelle risorse umane che stanno ormai lontani dall'attivita' politica come la peste e che sono i maggiori critici del nostro duopolio televisivo , conformista e bloccato e della nostra stampa velinara.
I giornalisti nostrani usano la rete come un archivio (i culi di pietra) per scovare notizie, la casta politica la usa come un volantino, Beppe grillo come una risorsa ricca e a basso costo per dare voce anche a un diffuso accertato scontento che si rinchiude nel mugugno e nell'apatia.
Si dice che il personaggio, piu' che il mezzo, risenta di una qualche forma di populismo, che la democrazia diretta non esiste e che spesso e' dannosa. Sara', e un tantino e vero, ma Grillo individua aspetti specifici, non spara solo su contraddizioni percepite (a volte ahime' fa anche questo).
Prendiamo quello specifico dell'iniziativa: un parlamento pulito, senza indagati o condannati, limitazione del mandato, alla ricrca di un collegamento tra elettori ed eletti.
Si puo' disquisire sull'origine delle prerogative dei rappresentanti che contemplano la difesa del mandato. Originariamente l'elezione al Parlamento assicurava a molti uomini politici la possibilita' di esercitare le loro idee mettendole al riparo da forme di discriminazione politica supportate dalla legge. Ne usufruirono molti vecchi socialisti storici, che organizzavano e mobilitavano il proletariato, contravvenendo alle leggi allora in vigore; ma si tratta di storia e la situazione non e' piu' quella. Nessuno mobilita oggi alcunche' (a parte le convention acclamanti) e la sensazione diffusa e' che il filo della rappresentativita' sia rotto da tempo e che queste prerogative siano per lo piu' una questione di casta. Difficile non vederla cosi'.
Semmai e' un po' azzardato mettere tutte le condanne sullo stesso piano (appropriazione indebita con reato d'opinione), ma questo e' un fatto oggi tutto sommato secondario, perche' questo paese , sempre diviso come nell'Italia dei Comuni, e' ahime' un paese bloccato, senza iniziativa. Appena una iniziativa si fa largo le adesioni son sempre maggiori dello sperato (girotondi, primarie, perfino comizi a volte).
Grillo si muove sull'evidenza e non promette alcunche', questo lo differenzia dai demagoghi , dai peronisti neocon, e anche dalla demagogia retorica di molta sinistra chiusa su se stessa. Usa un linguaggio liberatorio, quello della satira, dove il Re appare
Nudo a dispetto del conformismo. Non sara' sufficiente per una iniziativa politica colta e duratura, ma e' sufficiente per convincere che la misura e' colma, per raccordare un dissenso diffuso con una realta' che invita al disuso della cosa pubblica.
E' una forma di mobilitazione che ritengo salutare in un paese chiuso nell'apatia e nella disillusione.
Un altro aspetto interessante e' il sostegno di giovani (a leggere i forum del meetUp di grillo quasi fan tenerezza nella loro ansia di organizzazione impeccabile).
Non credo il comico si illuda di fondare un neopartito di giovanotti, ma mobilita risorse composite , senza ricorrere all'italica idea del posto o del porto sicuro. Alimenta la loro creativita' e naturalmente il loro essere per definizione contro. Contro, si', ma anche per conquistare qualcosa, una specie di trasparenza necessaria rispetto ai tempi. Chiede una legalita' per tutti e senza sparare sugli sfigati, ma va al cuore del problema
delle inamovibilita'.
La nostre classe politica non solo e' anagraficamente vecchia, ma utilizza pesantemente stereoptipi datati e lo fa con grande ambiguita' trasversale, che alimenta leciti sospetti su una nobile professione sia esercitata piu' per la propria sopravvivenza che per il bene pubblico.
Insomma l'idea di premere per un ricambio mobilitando risorse e idee (a volte confuse
magari) non mi pare male.
Ci vedo (credo non solo io) una dote naturale di buon senso.
La riduzione del mandato e' cosa controversa, ma credo sia necessaria. E' vero, questo potrebbe limitare una leadership nascente e lungimirante (si fa spesso riferimento ai leader storici del dopoguerra), ma questa idea favorisce il ricambio. Magari tre legislature andrebbero bene per raccordare ricambi e passaggi di consegna. L'attuale sciagurata legge elettorale crea indubbi ricatti nell'eleggibilita' di persone libere e negli eletti.
La stampa italiana parla di questa iniziativa pittoresca, ma lo fa senza andare alle conferenze stampa. La snobba, la nasconde, la elude. E Grillo certo un po' ci marcia su questo silenzio, la sua iniziativa e' una delle piu' dirompenti da molti anni in questo Paese e ha un nucleo organizzativo flessibile (i girotondi erano gia' rigidi prima di nascere).
Troppo colti e occupati i nostri giornalisti (molti hanno dei blog, non propriamente liberi, bensi' rinchiusi nelle politiche editoriali) per occuparsi di quest'ansia di normalita' attiva. I giornalisti (medi) son poi primedonne senza canto, elzeviristi tanto lontani cinicamente dalla realta' da apparire piu' sconciamente vecchi dell'eta' mediana del nostro parlamento.
E' un male, vuol dire che stanno anni luce lontani dallo spirito di cio' che accade , rinchiusi nel gioco delle parti , nei pettegolezzi del palazzo e dei fattacci, soffocati intellettualmente dal vivere cinico delle briciole del palazzo.
Non vedo alcun politico in Grillo, ma spero che contribuisca a spezzare questo cerchio di inerzie, lui e i suoi ragazzi. Spero anche una cosa, che resista all'idea di pensare di essere un gran politico e di presentarsi alle elezioni, e in fondo anche di fare eccessivo affidamento sulla Magistratura ,che casta in italia lo e' da tempo ,anche se spesso ha supplito all'iniziativa politica con qualche merito.
Spero continui in questa capacita' rivelatoria , mostrare come il Re si vesta di Nulla: aprire gli occhi addormentati e insonnoliti e' gia' una gran cosa.
Buon V- Day , augurando che sia un successo e che qualche politico di razza (pochissmi) comprenda che non si tratta solo di una iniziativa pittoresca.
Dubito, ma sperarci e' tutto quello che posso fare.
http://news.google.it/news?ie=UTF-8...l&client=firefox-a&um=1&tab=wn&q=beppe+grillo
Buon fine settimana,
Zen lento
