Tra il 1943 e il 1954 lo psicologo statunitense Abraham Maslow concepì il concetto di "Hierarchy of Needs" (gerarchia dei bisogni o necessità) e la divulgò nel libro Motivation and Personality del 1954.
Questa scala di bisogni è suddivisa in cinque differenti livelli, dai più elementari (necessari alla sopravvivenza dell'individuo) ai più complessi (di carattere sociale). L'individuo si realizza passando per i vari stadi, i quali devono essere soddisfatti in modo progressivo. Questa scala è internazionalmente conosciuta come "La piramide di Maslow". I livelli di bisogno concepiti sono:
Bisogni di realizzazione di sé (realizzando la propria identità e le proprie aspettative e occupando una posizione soddisfacente nel gruppo sociale).
http://it.wikipedia.org/wiki/File:Piramide_maslow.pngE' evidente a tutti che, nella logica della piramide di Maslow, c'è qualcosa di vero.
Se un atleta celeberrimo e venerato dalle masse è turbato perché magari ha sfiorato un oro olimpico perdendo per un'inezia la possibilità di passare alla storia (quindi ha mancato di un soffio la realizzazione di un bisogno di quinto livello), ebbene, fatelo naufragare in un'inospitale isola deserta, e vedrete che le sue urgenze torneranno a focalizzarsi sul primo livello: fame e sete, per esempio.
Analogamente, chi non riesce ad arrivare a fine mese, tendenzialmente non si preoccuperà perché la sua vita sociale non è sufficientemente brillante.
Mi è venuta in mente la piramide di Maslow, com'è noto, parlando in privato con un'anonima utentessa di questo forum.
Si parlava di possibili comportamenti umani che, per noialtri due interlocutori, erano astratti, ma per altri umani sono comportamenti concreti.
anche io ma , mentre sul respiro riesco abbastanza bene,
sugli altri ottengo dei risultati un pò meno soddisfacenti
e sulla omoestasi mi devo ancora soffermare abbastanza
Mi è venuta in mente la piramide di Maslow, com'è noto, parlando in privato con un'anonima utentessa di questo forum.
Si parlava di possibili comportamenti umani che, per noialtri due interlocutori, erano astratti, ma per altri umani sono comportamenti concreti.