minusvalenza azioni

gelsomina

Nuovo forumer
Ciao a tutti,

Ho in carico 2 titoli non + negoziabili (parmalat e stayer) dai quali voglio generare le minusvalenze.

Ho due possibilità
1)vendere alla banca con prezzo figurativo di 1 euro.
2)vendere a una terza persona sempre con prezzo figurativo ma che ne acquisirebbe i diritti. Questo caso però comporta costi di bollato e di deposito.

La prima domanda è : potrebbe tornare utile conservare nel futuro il possesso di queste azioni mediante una terza persona ? Si può verificare un qualche caso in cui questi titoli potrebbero concretizzare valore?

Il secondo quesito è: se vendo a una persona vicina (mia madre) ed il il c/c (dossier titoli) dell'acquirente (su un'altra banca) è cointestato (me e mia madre) la minus viene generata ugualmente? Al telefono Fineco mi ha detto di si.

Vi ringrazio molto.
 
Benvenuta.

Il bollo non si paga per le transazioni sotto le 400mila lire, quindi il problema dei bolli è superato. Se la persona cui le vendi non ha spese legate ai titoli (il dossier ce l'ha già e non paga per ogni titolo) puoi seguire quella strada. In teoria le Stayer potrebbero avere un valore di liquidazione, mentre Parmalat oramai no.

Per avere valore, la cessione deve avvenire tra due soggetti, quindi il capital gain si calcola perché si tratta di cessione.

Se invece l'intestazione del titolo resta uguale non c'è cessione ma solo spostamento ed anche il prezzo di carico si trasferisce alla nuova banca senza conteggio delle minus.

A proposito, visto che le minus valgono per l'anno in cui si ottengono ed i 4 successivi, può essere utile fare la cessione a gennaio, guadagnando quasi un anno.
 
giuseppe.d'orta ha scritto:
Benvenuta.

Il bollo non si paga per le transazioni sotto le 400mila lire, quindi il problema dei bolli è superato. Se la persona cui le vendi non ha spese legate ai titoli (il dossier ce l'ha già e non paga per ogni titolo) puoi seguire quella strada. In teoria le Stayer potrebbero avere un valore di liquidazione, mentre Parmalat oramai no.

Per avere valore, la cessione deve avvenire tra due soggetti, quindi il capital gain si calcola perché si tratta di cessione.

Se invece l'intestazione del titolo resta uguale non c'è cessione ma solo spostamento ed anche il prezzo di carico si trasferisce alla nuova banca senza conteggio delle minus.


A proposito, visto che le minus valgono per l'anno in cui si ottengono ed i 4 successivi, può essere utile fare la cessione a gennaio, guadagnando quasi un anno.

Grazie per la risposta e per il consiglio extra!!

Quindi se ho capito bene la minus viene generata solo se il dossier titoli dell'acquirente(nel caso che ho indicato) sia intestato solo a mia madre o ad altra persona terza. Importante è che sul c/c o dossier acquirente non compaia il mio nome che ne sono il venditore?

E ancora voglio sinceramente ringraziarvi per questo spazio virtuale di cultura finanziaria che avete creato.
 
Il dossier co-intestato va bene, importante è che le azioni finiscano intestate ad altra persona. Anche co-intestata va bene.

Importante è che l'intestazione di partenza e quella di arrivo non siano esattamente uguali, altrimenti non è una vendita ma un trasferimento.

Basterà, quindi, vendere da A a B anche se il dossier di arrivo è co-intestato ad A e B perché adesso le azioni sono intestate solo ad A.
 
giuseppe.d'orta ha scritto:
Il dossier co-intestato va bene, importante è che le azioni finiscano intestate ad altra persona. Anche co-intestata va bene.

Importante è che l'intestazione di partenza e quella di arrivo non siano esattamente uguali, altrimenti non è una vendita ma un trasferimento.

Basterà, quindi, vendere da A a B anche se il dossier di arrivo è co-intestato ad A e B perché adesso le azioni sono intestate solo ad A.

Okey. Chiarissimo.
 
x g.d'Orta.

Ciao,

Ho effettualo la transazione e come avevi indicato nella tua risposta:"Il bollo non si paga per le contrattazioni al di sotto delle 400.000", l'ho inviata senza. La Banca mi risponde:

"Gentile Cliente,

in merito alla sua richiesta, la informiamo che la cessione
fuori mercato a terza persona presso altre banche deve
avvenire tramite fissato bollato.

Riepiloghiamo tutta la procedura nel modo seguente:

Una volta trovato l'acquirente (NON deve trattarsi
di un cliente Fineco) è necessario effettuare una
negoziazione tra le due parti fuori mercato tramite
un fissato bollato (si compra in tabaccheria) e inviarne
una copia alla banca che attualmente ha i titoli custoditi
unitamente ai dati della banca dell'acquirente presso
la quale devono essere trasferiti i titoli venduti"


Ho chiesto chiarimenti all' agenzia delle entrate che mi ha specificato che nel passato vi era una percentuale dello 0,06/per mille ogni 51 euro di transazione con un minimo di fissato bollato di 1,29 ma che l'ABI con circolare 19/11/98 ha eliminato l'applicazione dell'importo minimo
(non mi è chiaro però se bollo e fissato bollato siano la stessa cosa)

Cosa ne pensi, al di la del costo che può essere relativo, la transazione che ho effettuato è valida?

Ti ringrazio.
 
Il fissato bollato serve per pagare il bollo. Se la transazione è esente da bollo sotto le 400mila lire (circolare ministero finanze 106/E del 21 dicembre del 2001, se serve ho il testo intero) non si vede perché debba servire il fissato bollato. Comunque magari si compra lo stesso per l'importo minimo, che appunto è molto basso, e ci si toglie il pensiero.

Anche il fatto che il cliente debba essere di un'altra banca non ha senso, ma se devi vendere a cliente di altra banca fa nulla.
 
x g.d'orta

Avevi perfettamente ragione su ogni cosa.
Non riuscivo a trovare il fissato e ho chiamato la Banca fineco (sede di Milano), dove mi hanno confermato che il fissato bollato non serve, per cui la transazione fatta è valida.

Grazie ancora.
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto