negusneg
New Member
Molto spesso, quanto interveniamo nel forum, utilizziamo termini tecnici, o in lingue straniere, o addirittura sigle, abbreviazioni ed acronimi che ad un lettore non particolarmente esperto del settore possono sembrare incomprensibili.
Senza voler nulla togliere a San Google
, che in questi casi resta la guida principale cui rivolgersi per risolvere i propri dubbi, ho pensato che potrebbe essere utile raccogliere in un dizionario i termini e le sigle che più spesso vengono utilizzate dagli obbligazionisti che frequentano il forum.
Qui sotto allego una prima bozza, nella speranza che con l'aiuto e la collaborazione di tutti possa nel tempo arricchirsi di nuove voci, per poi inserirlo stabilmente nella sezione "Educational".
Tutti possono contribuire (da solo non credo proprio che ce la potrei fare
) segnalando di volta in volta nuove voci da inserire nel dizionario o, se ne hanno voglia e tempo, compilando anche le relative definizioni. Ovviamente sono anche benvenute eventuali segnalazioni di strafalcioni, omissioni ed errori. 
ABS - vedi Asset-backed securities
Ask - vedi Lettera
Asset-backed securities – titoli emessi a fronte di operazioni di cartolarizzazione di crediti o altre attività finanziarie aventi caratteristiche simili e destinati esclusivamente a garantire il soddisfacimento dei diritti incorporati nei titoli stessi (restituzione del capitale e remunerazione dell’investimento)
Basis point – letteralmente “punto base”, è l’unità di misura con cui si valutano le variazioni delle percentuali. Un basis point è un centesimo di punto percentuale. Se un tasso sale dall’1% all’1,25% si dice che è aumentato di 25 basis points, o bps
Bid - vedi Denaro
Bond – vedi Obbligazione
BPS – vedi Basis point
Call – clausola che prevede la possibilità per l’emittente di una obbligazione di rimborsarla prima della scadenza a condizioni predefinite
Capital gain – letteralmente “guadagni di capitale”, vedi redditi diversi di natura finanziaria
Capitalizzazione composta - metodo di calcolo del rendimento in cui gli interessi corrisposti sono a loro volta reimpiegati assieme al capitale ed automaticamente fruttiferi di interesse nella stessa misura.
Cartolarizzazione – aggregazione di un insieme di attività finanziarie non negoziabili (mutui immobiliari, crediti al consumo, leasing, etc.) che vengono convertite in titoli negoziabili sui mercati
CDO - vedi Collateralized Debt Obligation
Cedola – è il pagamento periodico degli interessi che vengono riconosciuti ai possessori delle obbligazioni e dei Titoli di Stato. Di norma è trimestrale, semestrale o annuale. Originariamente era costituita da un tagliando, numerato in serie, stampato in margine ai certificati fisici rappresentativi dei titoli, che il possessore del titolo doveva ritagliare per presentarlo all’incasso. Per questo si parla tuttora di “stacco” della cedola in relazione al giorno in cui è previsto il pagamento degli interessi.
Collateralized Debt Obligation – titolo derivante dalla cartolarizzazione di un portafoglio di attività (prestiti, mutui, obbligazioni, etc.) soggette a diversi gradi di rischio di credito e di diverse durate
Corso secco – prezzo al quale viene quotato il valore capitale di un titolo obbligazionario, senza considerare il rateo degli interessi maturati
Corso secco secco – vedi Prezzo fiscale di carico
Corso supersecco – prezzo che esprime il solo valore capitale di un titolo obbligazionario quando è stato emesso sotto la pari. Si ottiene sottraendo al corso secco la parte di disaggio di emissione maturata
Corso tel quel – prezzo al quale viene negoziato il titolo obbligazionario sul mercato, comprensivo di rateo degli interessi maturati dall’ultimo giorno di godimento alla data di regolamento della negoziazione
Coupon – vedi Cedola
Data di emissione – giorno in cui viene emesso un prestito obbligazionario, a partire dal quale iniziano a decorrere gli interessi sul titolo
Data di regolamento – giorno in cui viene liquidata una transazione finanziaria attraverso lo scambio reciproco dei titoli e del loro controvalore monetario. In Italia le compravendite di obbligazioni e Titoli di Stato vengono regolate il terzo giorno lavorativo successivo
Denaro – prezzo massimo al quale gli operatori o i partecipanti al mercato sono disposti ad acquistare una attività finanziaria
Dietimi – vedi Rateo cedolare
Disaggio di emissione - differenza tra prezzo di rimborso e prezzo di emissione del titolo. E' uno degli elementi che concorrono a determinare il rendimento del titolo all'emissione, unitamente al flusso cedolare
Emittente – soggetto debitore (stato sovrano, ente sovranazionale, ente pubblico, società privata o banca) che si finanzia offrendo le proprie obbligazioni ai sottoscrittori, rendendosi garante e facendosi carico dei relativi obblighi
Godimento – giorno dal quale iniziano a maturare gli interessi sui titoli obbligazionari
Interest Rate Swap – contratto derivato tramite il quale due controparti si impegnano a scambiarsi, a scadenze prefissate e per un periodo definito, i flussi di cassa derivanti dall’applicazione ad un capitale nozionale di diversi tassi di interesse, solitamente uno fisso ed uno variabile
IRS – vedi Interest Rate Swap
Issue Date – vedi Data di emissione
Issuer – vedi Emittente
Lettera - prezzo minimo al quale gli operatori o i partecipanti al mercato sono disposti a vendere una attività finanziaria
Maturity – vedi Scadenza
Obbligazione – titolo di credito che dà diritto al possessore (bondholder, o obbligazionista) di ricevere dall’emittente il pagamento di un interesse (solitamente sotto forma di cedole periodiche) ed il rimborso del capitale, secondo modalità definite dal regolamento del titolo stesso
Obbligazioni convertibili – obbligazione che, a richiesta del possessore, può essere convertita in azioni della società emittente o (in casi più rari) di una società terza, a condizioni prefissate nel regolamento del titolo. Le obbligazioni convertibili non possono essere emesse a un prezzo inferiore al valore nominale e devono essere offerte in opzione ai soci (azionisti). La facoltà di conversione rappresenta un'opzione che viene implicitamente venduta dall'emittente al sottoscrittore; a fronte di ciò l'obbligazionista percepisce un rendimento che normalmente è inferiore a quello di un'obbligazione ordinaria di pari caratteristiche, poichè tale differenza risulta essere il valore dell'opzione.
OTC - vedi Over The Counter
Over The Counter – modalità di contrattazione di titoli che non sono quotati sulle borse valori ufficiali o su altri mercati regolamentati. Tali titoli vengono negoziati direttamente dagli intermediari tramite computer o telefono.
Prezzo di conversione – prezzo a cui i possessori di obbligazioni convertibili hanno il diritto di convertire i titoli in azioni. Si ottiene dividendo il valore nominale delle obbligazioni per il rapporto di conversione
Prezzo di emissione – prezzo al quale un’obbligazione viene offerta ai sottoscrittori nella data di emissione. Normalmente viene espresso in punti percentuali e può essere alla pari, qualora coincida col valore nominale del titolo (= 100), sopra la pari (> 100) o sotto la pari (< 100)
Prezzo di rimborso – prezzo che viene corrisposto al possessore di un’obbligazione alla scadenza del titolo. Viene espresso in punti percentuali e normalmente è pari a 100/100 del valore nominale
Prezzo fiscale di carico – prezzo in base al quale si determina l’imponibile per i redditi diversi di natura finanziaria (o capital gain). In pratica equivale al prezzo pagato, comprensivo dei costi sostenuti ma al netto dei redditi di capitale maturati (rateo cedolare e rateo di disaggio di emissione). Al momento dell’acquisto si ottiene sommando al corso supersecco le spese fisse e le commissioni di negoziazione applicate dall’intermediario (oltre ai bolli, fino al 2007). Se invece un’obbligazione è acquistata in sottoscrizione nella data di emissione, il prezzo fiscale di carico è uguale al prezzo di emissione più spese, bolli e commissioni
Prezzo fiscale di scarico – è l’altro elemento in base al quale si determina l’imponibile per i redditi diversi di natura finanziaria (o capital gain). In pratica equivale al prezzo incassato, al netto dei costi sostenuti e dei redditi di capitale maturati. Al momento della vendita si ottiene sottraendo al corso supersecco le spese fisse e le commissioni di negoziazione applicate dall’intermediario (oltre ai bolli, fino al 2007). Se invece un’obbligazione è rimborsata alla scadenza, il prezzo fiscale di scarico è uguale al prezzo di rimborso meno spese, commissioni e disaggio di emissione
Rapporto di conversione – numero di azioni che si possono ottenere dalla conversione di obbligazioni convertibili
Rateo cedolare – parte della cedola già maturata, a partire dall’ultimo giorno di godimento, che viene pagata dall'acquirente al venditore e contribuisce insieme al corso secco a formare il corso tel quel
Rateo di interesse – vedi rateo cedolare
Redditi di capitale – una delle due componenti in cui si articola la tassazione delle obbligazioni, assieme ai redditi diversi. Rientrano in questa tipologia i guadagni derivanti da un impiego statico del capitale, derivanti dal possesso dell’obbligazione, come l’incasso delle cedole ed il disaggio di emissione. In Italia l’imposta sui redditi di capitale è del 12,50% e non è in alcun modo compensabile con eventuali minusvalenze pregresse di altra origine
Redditi diversi di natura finanziaria – sono le plusvalenze (o le minusvalenze) derivanti da un impiego dinamico del capitale, ovvero il reddito derivante da operazioni di compravendita in cui il capitale è utilizzato come strumento per conseguire un guadagno. I redditi diversi sono pari all’incremento (decremento) di valore del titolo obbligazionario al momento della vendita rispetto a quello di acquisto, al netto sia di spese, bolli e commissioni, che dei redditi di capitale. Anche i redditi diversi pagano un’imposta del 12,50%, ma le minusvalenze generano un credito di imposta che può essere utilizzato nei quattro anni solari seguenti per compensare eventuali successive plusvalenze. Trascorsi quattro anni questo credito decade e non può più essere utilizzato
Scadenza – data in cui l’emittente di una obbligazione deve rimborsare il capitale e l’eventuale ultima cedola di interessi
Scarto di emissione – vedi Disaggio di emissione
Securitization – vedi Cartolarizzazione
Sovereign bonds – vedi Titoli di Stato
Spread – differenziale, margine, scarto
Tassazione delle obbligazioni e aspetti fiscali – il legislatore italiano opera una distinzione fra guadagni derivanti da un impiego dinamico o statico del capitale. I primi sono definiti redditi diversi di natura finanziaria, i secondi redditi di capitale. Entrambi sono tassati al 12,50%, ma i redditi diversi (o plusvalenze), ottenuti effettuando compravendite sul mercato, sono compensabili con eventuali perdite (minusvalenze) derivanti da operazioni effettuate nei quattro anni solari precedenti, mentre i redditi di capitale, cedole e disaggio di emissione, non sono in alcun modo compensabili. Particolare attenzione va posta nel caso di obbligazioni zero coupon, per via del meccanismo di capitalizzazione composta automaticamente applicata agli interessi. Aspetti peculiari si incontrano anche nel caso delle obbligazioni perpetue, le cui cedole alcune banche si ostinano a tassare al 27%, e dei titoli indicizzati all'inflazione che incorporano l'aumento dell'inflazione nel capitale mediante l'uso del Coefficiente di Inflazione (CdI), come i BTPi: stante la normativa attuale, tale rivalutazione viene considerata come plusvalenza (redditi diversi) fino al momento in cui il valore di rimborso diventa noto, e come disaggio di emissione (redditi di capitale) da quel momento in poi. Questo può portare l'investitore nettista a pagare più tasse del dovuto, con corrispondente creazione di minusvalenze.
Si vedano per una trattazione più esaustiva il thread sul Prezzo di Carico di una obbligazione, Capital Gain e sua Tassazione, quello su Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulle obbligazioni perpetue... e quello dedicato ai Titoli di Stato indicizzati all'inflazione
TdS - vedi Titoli di Stato
Titoli di Stato – Obbligazioni emesse da uno stato sovrano (sovereign) per finanziare il proprio debito pubblico
Valore nominale – valore riportato sul certificato di un titolo obbligazionario (per questo si definisce anche come “valore facciale”) che l’emittente si impegna a rimborsare a scadenza e sul quale vengono calcolati gli interessi da corrispondere agli obbligazionisti
Senza voler nulla togliere a San Google

Qui sotto allego una prima bozza, nella speranza che con l'aiuto e la collaborazione di tutti possa nel tempo arricchirsi di nuove voci, per poi inserirlo stabilmente nella sezione "Educational".
Tutti possono contribuire (da solo non credo proprio che ce la potrei fare


L’ABC dell’obbligazionista
Dizionario dei termini e degli acronimi finanziari
(a cura del forum obbligazionario di Investire Oggi)
ABS - vedi Asset-backed securities
Ask - vedi Lettera
Asset-backed securities – titoli emessi a fronte di operazioni di cartolarizzazione di crediti o altre attività finanziarie aventi caratteristiche simili e destinati esclusivamente a garantire il soddisfacimento dei diritti incorporati nei titoli stessi (restituzione del capitale e remunerazione dell’investimento)
Basis point – letteralmente “punto base”, è l’unità di misura con cui si valutano le variazioni delle percentuali. Un basis point è un centesimo di punto percentuale. Se un tasso sale dall’1% all’1,25% si dice che è aumentato di 25 basis points, o bps
Bid - vedi Denaro
Bond – vedi Obbligazione
BPS – vedi Basis point
Call – clausola che prevede la possibilità per l’emittente di una obbligazione di rimborsarla prima della scadenza a condizioni predefinite
Capital gain – letteralmente “guadagni di capitale”, vedi redditi diversi di natura finanziaria
Capitalizzazione composta - metodo di calcolo del rendimento in cui gli interessi corrisposti sono a loro volta reimpiegati assieme al capitale ed automaticamente fruttiferi di interesse nella stessa misura.
Cartolarizzazione – aggregazione di un insieme di attività finanziarie non negoziabili (mutui immobiliari, crediti al consumo, leasing, etc.) che vengono convertite in titoli negoziabili sui mercati
CDO - vedi Collateralized Debt Obligation
Cedola – è il pagamento periodico degli interessi che vengono riconosciuti ai possessori delle obbligazioni e dei Titoli di Stato. Di norma è trimestrale, semestrale o annuale. Originariamente era costituita da un tagliando, numerato in serie, stampato in margine ai certificati fisici rappresentativi dei titoli, che il possessore del titolo doveva ritagliare per presentarlo all’incasso. Per questo si parla tuttora di “stacco” della cedola in relazione al giorno in cui è previsto il pagamento degli interessi.
Collateralized Debt Obligation – titolo derivante dalla cartolarizzazione di un portafoglio di attività (prestiti, mutui, obbligazioni, etc.) soggette a diversi gradi di rischio di credito e di diverse durate
Corso secco – prezzo al quale viene quotato il valore capitale di un titolo obbligazionario, senza considerare il rateo degli interessi maturati
Corso secco secco – vedi Prezzo fiscale di carico
Corso supersecco – prezzo che esprime il solo valore capitale di un titolo obbligazionario quando è stato emesso sotto la pari. Si ottiene sottraendo al corso secco la parte di disaggio di emissione maturata
Corso tel quel – prezzo al quale viene negoziato il titolo obbligazionario sul mercato, comprensivo di rateo degli interessi maturati dall’ultimo giorno di godimento alla data di regolamento della negoziazione
Coupon – vedi Cedola
Data di emissione – giorno in cui viene emesso un prestito obbligazionario, a partire dal quale iniziano a decorrere gli interessi sul titolo
Data di regolamento – giorno in cui viene liquidata una transazione finanziaria attraverso lo scambio reciproco dei titoli e del loro controvalore monetario. In Italia le compravendite di obbligazioni e Titoli di Stato vengono regolate il terzo giorno lavorativo successivo
Denaro – prezzo massimo al quale gli operatori o i partecipanti al mercato sono disposti ad acquistare una attività finanziaria
Dietimi – vedi Rateo cedolare
Disaggio di emissione - differenza tra prezzo di rimborso e prezzo di emissione del titolo. E' uno degli elementi che concorrono a determinare il rendimento del titolo all'emissione, unitamente al flusso cedolare
Emittente – soggetto debitore (stato sovrano, ente sovranazionale, ente pubblico, società privata o banca) che si finanzia offrendo le proprie obbligazioni ai sottoscrittori, rendendosi garante e facendosi carico dei relativi obblighi
Godimento – giorno dal quale iniziano a maturare gli interessi sui titoli obbligazionari
Interest Rate Swap – contratto derivato tramite il quale due controparti si impegnano a scambiarsi, a scadenze prefissate e per un periodo definito, i flussi di cassa derivanti dall’applicazione ad un capitale nozionale di diversi tassi di interesse, solitamente uno fisso ed uno variabile
IRS – vedi Interest Rate Swap
Issue Date – vedi Data di emissione
Issuer – vedi Emittente
Lettera - prezzo minimo al quale gli operatori o i partecipanti al mercato sono disposti a vendere una attività finanziaria
Maturity – vedi Scadenza
Obbligazione – titolo di credito che dà diritto al possessore (bondholder, o obbligazionista) di ricevere dall’emittente il pagamento di un interesse (solitamente sotto forma di cedole periodiche) ed il rimborso del capitale, secondo modalità definite dal regolamento del titolo stesso
Obbligazioni convertibili – obbligazione che, a richiesta del possessore, può essere convertita in azioni della società emittente o (in casi più rari) di una società terza, a condizioni prefissate nel regolamento del titolo. Le obbligazioni convertibili non possono essere emesse a un prezzo inferiore al valore nominale e devono essere offerte in opzione ai soci (azionisti). La facoltà di conversione rappresenta un'opzione che viene implicitamente venduta dall'emittente al sottoscrittore; a fronte di ciò l'obbligazionista percepisce un rendimento che normalmente è inferiore a quello di un'obbligazione ordinaria di pari caratteristiche, poichè tale differenza risulta essere il valore dell'opzione.
OTC - vedi Over The Counter
Over The Counter – modalità di contrattazione di titoli che non sono quotati sulle borse valori ufficiali o su altri mercati regolamentati. Tali titoli vengono negoziati direttamente dagli intermediari tramite computer o telefono.
Prezzo di conversione – prezzo a cui i possessori di obbligazioni convertibili hanno il diritto di convertire i titoli in azioni. Si ottiene dividendo il valore nominale delle obbligazioni per il rapporto di conversione
Prezzo di emissione – prezzo al quale un’obbligazione viene offerta ai sottoscrittori nella data di emissione. Normalmente viene espresso in punti percentuali e può essere alla pari, qualora coincida col valore nominale del titolo (= 100), sopra la pari (> 100) o sotto la pari (< 100)
Prezzo di rimborso – prezzo che viene corrisposto al possessore di un’obbligazione alla scadenza del titolo. Viene espresso in punti percentuali e normalmente è pari a 100/100 del valore nominale
Prezzo fiscale di carico – prezzo in base al quale si determina l’imponibile per i redditi diversi di natura finanziaria (o capital gain). In pratica equivale al prezzo pagato, comprensivo dei costi sostenuti ma al netto dei redditi di capitale maturati (rateo cedolare e rateo di disaggio di emissione). Al momento dell’acquisto si ottiene sommando al corso supersecco le spese fisse e le commissioni di negoziazione applicate dall’intermediario (oltre ai bolli, fino al 2007). Se invece un’obbligazione è acquistata in sottoscrizione nella data di emissione, il prezzo fiscale di carico è uguale al prezzo di emissione più spese, bolli e commissioni
Prezzo fiscale di scarico – è l’altro elemento in base al quale si determina l’imponibile per i redditi diversi di natura finanziaria (o capital gain). In pratica equivale al prezzo incassato, al netto dei costi sostenuti e dei redditi di capitale maturati. Al momento della vendita si ottiene sottraendo al corso supersecco le spese fisse e le commissioni di negoziazione applicate dall’intermediario (oltre ai bolli, fino al 2007). Se invece un’obbligazione è rimborsata alla scadenza, il prezzo fiscale di scarico è uguale al prezzo di rimborso meno spese, commissioni e disaggio di emissione
Rapporto di conversione – numero di azioni che si possono ottenere dalla conversione di obbligazioni convertibili
Rateo cedolare – parte della cedola già maturata, a partire dall’ultimo giorno di godimento, che viene pagata dall'acquirente al venditore e contribuisce insieme al corso secco a formare il corso tel quel
Rateo di interesse – vedi rateo cedolare
Redditi di capitale – una delle due componenti in cui si articola la tassazione delle obbligazioni, assieme ai redditi diversi. Rientrano in questa tipologia i guadagni derivanti da un impiego statico del capitale, derivanti dal possesso dell’obbligazione, come l’incasso delle cedole ed il disaggio di emissione. In Italia l’imposta sui redditi di capitale è del 12,50% e non è in alcun modo compensabile con eventuali minusvalenze pregresse di altra origine
Redditi diversi di natura finanziaria – sono le plusvalenze (o le minusvalenze) derivanti da un impiego dinamico del capitale, ovvero il reddito derivante da operazioni di compravendita in cui il capitale è utilizzato come strumento per conseguire un guadagno. I redditi diversi sono pari all’incremento (decremento) di valore del titolo obbligazionario al momento della vendita rispetto a quello di acquisto, al netto sia di spese, bolli e commissioni, che dei redditi di capitale. Anche i redditi diversi pagano un’imposta del 12,50%, ma le minusvalenze generano un credito di imposta che può essere utilizzato nei quattro anni solari seguenti per compensare eventuali successive plusvalenze. Trascorsi quattro anni questo credito decade e non può più essere utilizzato
Scadenza – data in cui l’emittente di una obbligazione deve rimborsare il capitale e l’eventuale ultima cedola di interessi
Scarto di emissione – vedi Disaggio di emissione
Securitization – vedi Cartolarizzazione
Sovereign bonds – vedi Titoli di Stato
Spread – differenziale, margine, scarto
Tassazione delle obbligazioni e aspetti fiscali – il legislatore italiano opera una distinzione fra guadagni derivanti da un impiego dinamico o statico del capitale. I primi sono definiti redditi diversi di natura finanziaria, i secondi redditi di capitale. Entrambi sono tassati al 12,50%, ma i redditi diversi (o plusvalenze), ottenuti effettuando compravendite sul mercato, sono compensabili con eventuali perdite (minusvalenze) derivanti da operazioni effettuate nei quattro anni solari precedenti, mentre i redditi di capitale, cedole e disaggio di emissione, non sono in alcun modo compensabili. Particolare attenzione va posta nel caso di obbligazioni zero coupon, per via del meccanismo di capitalizzazione composta automaticamente applicata agli interessi. Aspetti peculiari si incontrano anche nel caso delle obbligazioni perpetue, le cui cedole alcune banche si ostinano a tassare al 27%, e dei titoli indicizzati all'inflazione che incorporano l'aumento dell'inflazione nel capitale mediante l'uso del Coefficiente di Inflazione (CdI), come i BTPi: stante la normativa attuale, tale rivalutazione viene considerata come plusvalenza (redditi diversi) fino al momento in cui il valore di rimborso diventa noto, e come disaggio di emissione (redditi di capitale) da quel momento in poi. Questo può portare l'investitore nettista a pagare più tasse del dovuto, con corrispondente creazione di minusvalenze.
Si vedano per una trattazione più esaustiva il thread sul Prezzo di Carico di una obbligazione, Capital Gain e sua Tassazione, quello su Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sulle obbligazioni perpetue... e quello dedicato ai Titoli di Stato indicizzati all'inflazione
TdS - vedi Titoli di Stato
Titoli di Stato – Obbligazioni emesse da uno stato sovrano (sovereign) per finanziare il proprio debito pubblico
Valore nominale – valore riportato sul certificato di un titolo obbligazionario (per questo si definisce anche come “valore facciale”) che l’emittente si impegna a rimborsare a scadenza e sul quale vengono calcolati gli interessi da corrispondere agli obbligazionisti
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