“Forse il più grande servizio sociale che possa essere reso da chiunque al Paese e all’umanità è formarsi una famiglia“, affermava George Bernard Shaw. La famiglia, in effetti, rappresenta il punto di riferimento per ognuno di noi, nei momenti sia felici che più tristi della propria vita. Qualsiasi cosa accada ci rivolgiamo alla nostra famiglia che si rivela essere sempre il nostro porto sicuro.
Oltre al lato affettivo, però, si deve fare i conti anche con questioni di ordine pratico.
Esonero dal pagamento della tassa sulla TV di Stato
Dall’importo pari a 90 euro l’anno, vi sono dei casi in cui si ha diritto all’esenzione dal pagamento del canone Rai. Tra questi, ovviamente, rientrano coloro che non hanno una televisione presso la propria casa. Ma non solo, possono evitare di pagare il canone Rai anche i soggetti con un’età pari o superiore a 75 anni, aventi un reddito pari a massimo otto mila euro all’anno. Non devono pagare il canone Rai nemmeno i diplomatici, i funzionari o impiegati consolari e militari stranieri. In ogni caso l’esonero dal pagamento di tale tassa non avviene in modo automatico. I soggetti interessati e aventi diritto, infatti, devono provvedere a inviare all’Agenzia delle Entrate un’apposita dichiarazione sostitutiva.
Chi ha la 104 deve pagare il canone RAI se la bolletta della luce è intestata a un familiare?
Ma come prevede la normativa per i titolari di Legge 104? Quest’ultimi e i loro famigliari possono evitare il pagamento della tassa sulla TV di Stato? Ebbene, non è possibile dare una risposta a priori.
Soltanto in tale circostanza i titolari di Legge 104 hanno diritto all’esonero dal pagamento del canone Rai. Il tutto fermo restando il fatto che, come si legge sul sito dell’Agenzia delle Entrate:
“Il canone di abbonamento alla televisione è dovuto da chiunque abbia un apparecchio televisivo e si paga una sola volta all’anno e una sola volta a famiglia, a condizione che i familiari abbiano la residenza nella stessa abitazione”.