Il 2023 tra aumenti prezzi di benzina e diesel e rincari: come risparmiare?

Dal 1° gennaio partono gli aumenti sui prezzi di benzina, diesel e GPL: le scelte del governo Meloni che non piacciono agli automobilisti.
2 anni fa
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Prezzo benzina: 10 mosse per rispamriare.

Era dal mese di giugno 2021 che non si vedevano prezzi di benzina e diesel così bassi, parliamo dell’ultima settimana di dicembre. Ma dal 1° gennaio 2023 è in arrivo la batosta per coloro che utilizzano quotidianamente l’automobile: il governo Meloni ha deciso di non rinnovare il taglio sulle accise e così i prezzi dei carburanti dovrebbero salire di circa 18,3 centesimi al litro. E non è tutto.

Sempre a partire dal nuovo anno, aumentano i pedaggi autostradali. I prezzi cresceranno del 2% ed è già previsto un ulteriore incremento a partire da luglio 2023 dell’1,34%.

Prendere l’auto sta diventando un lusso, ma nella maggior parte dei casi non si può fare altrimenti. E bisogna trovare il modo di risparmiare.

Quali saranno i prezzi di benzina e diesel, le proteste di una nota associazione

Il governo Meloni aveva già ridotto precedentemente lo sconto sulle accise da 30,5 centesimi a circa 18 centesimi al litro. Questo fino alla fine di dicembre 2022. La necessità di far quadrare i conti per la Legge di Bilancio ha portato poi al taglio definitivo dello sconto. Nella settimana tra il 19 e il 25 dicembre, la benzina verde costava circa 1,625 euro al litro, mentre il diesel era intorno ai 1,689 euro al litro. A partire dal 1° gennaio sarà eliminato lo sconto di 18,3 centesimi.

Se i prezzi di benzina e diesel restassero gli stessi di fine 2022, con l’aggiunta di circa 18 centesimi si avrebbero i seguenti costi: la benzina introno ai 1,850 euro al litro e il gasolio sui 1,920 euro al litro. Una nota associazione a difesa dei consumatori ha calcolato che questi aumenti peseranno su base annuale per circa 220 euro ad automobilista. Non c’è che dire: una vera batosta.

Ma come risparmiare alla guida?

Con i prezzi di benzina e diesel che cresceranno notevolmente, occorre trovare il modo di risparmiare alla guida. E diciamo subito che è possibile, se si mettono in campo una serie di semplici precauzioni.

Vediamo insieme quali sono.

1. La pressione degli pneumatici. Se si guida con le ruote sgonfie si consuma anche il 10% in più. Una pressione ottimale permette di risparmiare un bel po’.
2. Una guida ‘dolce’. Fondamentale è far scorrere la vettura evitando continue frenate e accelerazioni, i consumi diminuiranno un bel po’.
3. Accelerazioni graduali. Non bisogna tirare troppo le marce e cambiare sempre quando si raggiunge il regime di coppia massima.
4. Traiettorie ‘rotonde’ in curva. Quando si abbordano le curve, bisognerebbe stringerle il meno possibile, perché i consumi crescono quando maggiore è l’attrito degli penumatici.
5. Decelerare con il ‘cut off’. Quando si rallenta, si potrebbe utilizzare il sistema del cut off, vale a dire l’inserimento della marcia più alta e il sollevamento del piede dalla frizione.
6. Evitare zig zag in autostrada. Tanto lo sappiamo che la fila di auto che abbiamo appena abbandonato è quella che scorre più rapidamente, dunque meglio evitare lo zig zag con accelerazioni e frenate, perché si consuma circa il doppio del carburante.
7. Le discese in folle sono solo pericolose. Sfatiamo il mito che andare in folle fa risparmiare: anche in quel regime c’è passaggio di carburante, per cui l’unica cosa cui andiamo in contro sono maggiori rischi alla guida.
Con questi piccoli accorgimenti è possibile sterilizzare gli aumenti dei prezzi di benzina e diesel. Almeno in parte.

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alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

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