Riconosciuti tre nuovi bonus senza limiti di età. Come canta Tiziano Ferro: “E mi sento come chi sa piangere ancora alla mia età e ringrazio sempre chi sa piangere di notte alla mia età. E vita mia che mi hai dato tanto, amore, gioia, dolore, tutto, ma grazie a chi sa sempre perdonare sulla porta alla mia età”. Con l’avanzare degli anni si dovrebbe, almeno in teoria, essere più consapevoli di sé stessi e di ciò che si desidera.
Non sempre, purtroppo, i propri sogni si tramutano in realtà. Nella maggior parte dei casi questo non è possibile per via della mancanza di denaro sufficiente. Tante purtroppo sono le famiglie che, complice l’aumento dei prezzi e stipendi troppo bassi, faticano ad arrivare alla fine del mese. Da qui nasce la decisione del governo di mettere in campo delle misure ad hoc, volte a sostenere coloro che sono economicamente più in difficoltà.
3 nuovi bonus senza limite di età
Diverse le agevolazioni a sostegno di famiglie e lavoratori che è possibile richiedere nel corso del 2024. Tra questi anche tre nuovi bonus senza limiti di età, ovvero il bonus mamma, il taglio del cuneo fiscale e l’aumento del Fringe Benefit. Tutte misure che permettano di avere più soldi in busta paga e pertanto tirare un sospiro di sollievo dal punto di vista finanziario. Entriamo nei dettagli e vediamo di seguito in cosa consistono tali misure
Bonus Mamma lavoratrice: chi ne ha diritto
Tale bonus si presenta come uno sgravio fiscale dei contributi previdenziali a carico delle mamme lavoratrici che permette a quest’ultime di avere una busta paga più alta. Ne hanno diritto le lavoratrici che nel periodo compreso dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026 sono mamme di tre figli o più figli, purché il più piccolo sia minorenne. Solo fino al 31 dicembre 2024, inoltre, questo bonus è riconosciuto anche alle lavoratrici mamme di due figli, a patto che il più piccolo abbia un’età inferiore a dieci anni.
Taglio del cuneo fiscale e aumento del fringe benefit
Nel corso del 2024 è possibile beneficiare del taglio del cuneo fiscale, ovvero una riduzione delle somma delle imposte che impattano sul costo del lavoro. In pratica, si presenta come la differenza tra quanto un lavoratore costa alla sua azienda e quanto lo stesso lavoratore ottiene in busta paga, al netto dello tasse. Entrando nei dettagli, al momento i lavoratori, sia del settore pubblico che privato, possono beneficiare di uno sconto del:
- 6% se la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità e al netto del rateo di tredicesima, è di importo inferiore a 2.692 euro al mese;
- 7% se la retribuzione imponibile è inferiore a 1.923 euro mensili, anche in questo caso parametrata su base mensile per tredici mensilità e al netto del rateo di tredicesima.
Ma non solo, sempre grazie all’ultima legge di bilancio, il governo ha innalzato il tetto del fringe benefit. Quest’ultimo, in genere, è pari a 258,23 euro. Oltrepassata tale soglia bisogna pagare l’Irpef. Per l’anno 2024, però, la soglia è stata fissata a mille euro per la generalità dei dipendenti. Tale quota raddoppia, pertanto è pari a 2 mila euro, per chi ha dei figli a carico.