La pensione di reversibilità è quel sostegno che l’Inps garantisce al coniuge di un pensionato defunto o a determinati familiari dello stesso pensionato. Altri familiari che entrano in gioco quando non è presente il coniuge, oppure quando questi familiari sono minorenni o hanno condizioni di disabilità particolarmente gravi. Reversibilità e disabilità sono due argomenti che finiscono con lo sposarsi perfettamente per un’altra misura di cui tanto si parla ma che pochi conoscono bene. A tal punto che è poco utilizzata. Parliamo dell’assegno di vedovanza, una sorta di maggiorazione che l’Inps eroga al coniuge superstite del deceduto insieme alla pensione di reversibilità.
Il quesito del nostro lettore
“Buonasera, mi chiamo Mauro e vi scrivo per conto di mia madre, signora di 80 anni che ha da poco perso il marito. Alla morte di mio padre infatti abbiamo proceduto con tutte le operazioni conseguenziali. A partire dalla presentazione della dichiarazione di successione e fino alla richiesta all’INPS, della pensione di reversibilità per mia mamma. I miei facevano vivevano da soli e facevano nucleo familiare a parte. Il diritto alla reversibilità spetta pertanto solo a mia madre. Qualcuno però mi ha consigliato di provare a presentare la domanda per ottenere un assegno di vedovanza di oltre 600 euro al mese. Mi hanno detto che mia madre, in quanto invalida. può averne diritto. Io sul sito dell’INPS non ho trovato nulla di tutto questo, se si escludono alcune circolari di cui non ho capito bene il significato. Potete illustrarmi di cosa si tratta e cosa è effettivamente questo assegno? E se posso richiederlo per mia madre”
Tra pensione di reversibilità e pensione indiretta, alcuni chiarimenti utili
La pensione di reversibilità viene erogata al coniuge superstite quando a perdere la vita è un pensionato.
Pensione di reversibilità e vedovanza: un sostegno per i superstiti
La pensione di reversibilità è una misura che lo Stato garantisce a una vedova per permettergli di continuare a vivere una vita dignitosa. Una vita più o meno pari a quella che viveva quando il marito (o la moglie nel caso opposto) pensionato era in vita. Proprio alla luce del carattere sociale e quasi assistenziale delle prestazioni per i superstiti, lo Stato concede a chi ha problemi di invalidità piuttosto gravi anche una maggiorazione di importo. In pratica, se la vedova che ha diritto alla pensione di reversibilità è una disabile al 100% e gode dell’assegno di accompagnamento, ha diritto anche questa somma aggiuntiva.
Gli importi dell’assegno di vedovanza
Quindi, l’assegno di vedovanza altro non è che un emolumento aggiuntivo sulla pensione di reversibilità stessa. L’importo di questa maggiorazione è pari a circa 635 l’anno. Nello specifico, l’importo dell’assegno è pari a 52,91 euro al mese per i vedovi che hanno redditi fino a 28.659,41 euro l’anno. Assegno che scende a 19,59 al mese per i redditi fino a 32.148,87 euro l’anno. Non conoscendo bene i redditi della madre del nostro lettore, potremmo dire che la signora ha pienamente diritto all’assegno di vedovanza dal momento che risulta invalida al 100%.