Una volta presentato il 730, eventuali rimborsi spettanti potrebbero essere erogati in ritardo. Infatti, il Fisco può attivare i c.d. controlli preventivi. In che modo il contribuente viene a conoscenza dell’attivazione dei controlli preventivi?
I controlli preventivi sul 730
L’articolo 5, comma 3-bis, del D.Lgs 175/2014, prevede che l’Agenzia delle entrate può attivare i c.d controlli preventivi, nel caso di presentazione della dichiarazione 730 direttamente ovvero tramite il sostituto d’imposta che presta l’assistenza fiscale:
- con modifiche rispetto alla dichiarazione precompilata che incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta e
- che presentano elementi di incoerenza rispetto ai criteri pubblicati con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate
- ovvero determinano un rimborso di importo superiore a 4.000 euro.
I controlli in parola possono essere effettuati in via automatizzata o mediante verifica della documentazione giustificativa.
Detto ciò, con il provvedimento, Prot. n. 2021/125708 del 24 maggio, l’Agenzia delle entrate ha individuato gli elementi di incoerenza in presenza dei quali possono scattare i controlli preventivi sul 730-2021.
Attenzione, i controlli preventivi trovano applicazione anche in riferimento alle dichiarazioni 730 precompilato o ordinario presentato tramite Caf o professionista abilitato. Con o senza modifiche.
La comunicazione al contribuente: come viene informato del blocco dei rimborsi?
Le modalità in base alle quali il contribuente è informato dell’attivazione dei c.d. controlli preventivi, variano a seconda se la dichiarazione è stata presentata direttamente oppure tramite soggetti terzi ossia intermediari e sostituti d’imposta.
Da qui:
- per le dichiarazioni 730 precompilate presentate direttamente via web sottoposte a controllo preventivo, l’Agenzia delle entrate informa il contribuente mediante un avviso nell’area autenticata e un messaggio di posta elettronica all’indirizzo e-mail necessariamente indicato dal contribuente stesso in fase di presentazione diretta della dichiarazione;
- se il contribuente si è rivolto ad un Caf/professionista o ha richiesto l’assistenza fiscale al proprio sostituto d’imposta e la dichiarazione 730 è stata inclusa nei controlli preventivi, l’Agenzia delle entrate non rende disponibile il risultato contabile per l’effettuazione del conguaglio sulla retribuzione e ne informa il soggetto che ha prestato l’assistenza fiscale.
A sua volta, il consulente deve informare il contribuente che l’Agenzia delle entrate disporrà l’erogazione del rimborso al termine delle operazioni di controllo preventivo.
l Caf/professionista non deve in nessun caso comunicare al sostituto d’imposta il risultato contabile di una dichiarazione assoggettata al controllo preventivo.