Stare in affitto o comprare casa? Molte famiglie italiane, si trovano nella condizione di dover prendere una decisione. L’affitto in qualche modo permette di non prendere un impegno a lungo termine. Questo, con la situazione lavorativa che c’è nel nostro paese non è da sottovalutare; però il canone versato mensilmente non porterà ad alcuna utilità futura; fare il mutuo potrebbe essere la scelta giusta, ma a oggi i tassi di interesse stanno crescendo e anche di molto, forse potrebbe essere conveniente accendere un mutuo a tasso variabile.
Detto ciò, per chi paga l’affitto ed è ancora giovane, finalmente, a partire da quest’anno, ossia nel 730-2023, potrà beneficiare del bonus affitti giovani under 31 in versione potenziata. Le novità erano state introdotte dalla Legge n°234/2021, Legge di bilancio 2022, con effetti dal periodo d’imposta 2022 in avanti. Ecco perché, troveranno posto nel 730-2023, modello con il quale, i contribuenti dichiareranno al fisco i redditi conseguiti nel 2022.
Da qui, ora che è stato pubblicato il 730/2023, in versione definitiva, è possibile dare ai nostri lettori le corrette istruzioni operative sull’indicazione del bonus affitti 2023 in dichiarazione dei redditi.
Il bonus affitti 2023 riservato ai giovani
Quando parliamo di bonus affitti, facciamo riferimento all’agevolazione spettante ai giovani fino a 31 anni non compiuti, con un reddito complessivo non superiore a 15.493,71 euro. Tali soggetti possono detrarre dalla imposte il 20 per cento del canone di locazione. L’importo della detrazione non può eccedere i 2.000 euro (vedi comma 1-ter dell’art.16 del DPR 917/86, TUIR).
Va fatta attenzione alla verifica del requisito anagrafico ossia dell’età.
Lo sconto fiscale riguarda gli affitti aventi ad oggetto un’unità immobiliare o sua porzione destinata a residenza di giovani inquilini.
Prima dell’intervento della Legge n°234/2021, Legge di bilancio 2022, il bonus era fisso ossia riconosciuto in via forfettaria ed ammontava a 991,60 euro per i primi quattro anni di contratto d’affitto.
Con l’intervento della Legge di bilancio 2022, il bonus è stato rafforzato. Infatti, il beneficio fiscale che può essere ottenuto è pari al maggiore degli importi tra 991,60 e il 20% del del canone di locazione. Entro il limite massimo di 2.000 euro di detrazione.
Esempi pratici
Così ad esempio, (Fonte, Agenzia delle entrate, circolare 9-2022):
- in caso di contratto con canone annuo stabilito a 10.800 euro (900 euro al mese), si ha diritto alla detrazione massima di 2.000 euro, in quanto il 20 per cento di 10.800 euro (pari a 2.160 euro) supera l’importo massimo riconoscibile come detrazione;
- invece, per un canone annuo di 4.200 euro (350 euro al mese), il bonus spetta nella misura minima di 991,60 euro, poiché il 20 per cento di 4.200 euro (pari a 840 euro) è inferiore all’importo minimo riconoscibile.
Tali importi devono essere rapportati al numero dei giorni nei quali l’immobile è stato adibito a residenza del locatario.
Sempre, ad opera della Legge di bilancio 2022: è stato innalzato da 30 a 31 anni non compiuti il requisito anagrafico per usufruire della detrazione; il bonus affitti 2023 spetta anche nel caso in cui il contratto abbia ad oggetto una porzione dell’unità immobiliare (ad esempio una stanza); il periodo di spettanza del beneficio è riconosciuto anche rispetto al 4° anno di contratto di locazione.
Ulteriori chiarimenti del Fisco
Sempre nella circolare n°9, l’Agenzia delle entrate ha chiarito che il rispetto dei suddetti requisiti va verificato anno per anno. Dunque, non solo nell’anno di stipula del contratto di locazione. Ma anche negli anni successivi per i quali si richiede l’agevolazione. Pertanto, se il contribuente soddisfa i suddetti requisiti nel primo periodo d’imposta, occorre verificare che gli stessi siano presenti anche in ognuno dei tre periodi d’imposta successivi. Si veda la circolare 4 aprile 2008, n. 34/E, risposta 9.1.
Il bonus affitti 2023 nel 730
Bisogna prestare la massima attenzione alle indicazione del bonus affitti 2023 nel 730.
Infatti, come da istruzioni di compilazione, il bonus in parola deve essere indicato in un rigo preciso e con un codice particolare.
Nello specifico, il bonus dovrà:
- essere riportato nel rigo E71,
- colonna 1.
Inoltre, dovrà essere indicato il codice 4.
L’importo della detrazione non può essere inferiore a 991.60 euro e non può essere maggiore di 2.000 euro.