730/2023. In dichiarazione anche la spesa per la procreazione assistita

Le spese mediche, per legge, possono essere scaricate dall'Irpef al 19%, per la parte di spesa annua complessiva eccedente l’importo di euro 129,11.
2 anni fa
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spese mediche detraibili

Avere un figlio è un sogno di molte coppie. Alcune riescono a raggiungere l’obiettivo senza troppi patemi, altri invece, per svariate ragioni, devono ricorrere ad altri supporti offerti dalla scienza. E’ il caso della procreazione assistita a cui ricorrono moltissime coppie che vogliono coronare il proprio sogno.

A tal proposito, un contribuente nostro lettore, ha posto all’attenzione della redazione di Investire Oggi un questo molto interessante; in particolare, nell’ambito delle spese mediche,  ci è stato chiesto se possono essere inserite nel 730-2023, anche le spese sostenute per le procedure di procreazione assistita.

 Le spese mediche, per legge, possono essere scaricate dall’Irpef al 19%. Per la parte di spesa annua complessiva eccedente l’importo di euro 129,11.

Partendo da un cenno alla detrazione delle spese mediche, arriviamo a fornire una risposta ben precisa al nostro lettore.

La detrazione delle spese mediche nel 730

Prima di rispondere al quesito sopra evidenziato, facciamo una carrellata di quelle che son le spese mediche che possono essere scaricate nel 730.

Rientrano tra le spese detraibili, quelle relative a (Fonte istruzioni 730/2023):

  • prestazioni chirurgiche;
  • analisi, indagini radioscopiche, ricerche e applicazioni;
  • prestazioni specialistiche;
  • acquisto o affitto di protesi sanitarie;
  • prestazioni rese da un medico generico (comprese le prestazioni rese per visite e cure di medicina omeopatica);
  • ricoveri collegati a una operazione chirurgica o a degenze. In caso di ricovero di un anziano in un istituto di assistenza e ricovero, la detrazione non spetta per le spese relative alla retta di ricovero e di assistenza, ma solo per le spese mediche che devono essere separatamente indicate nella documentazione rilasciata dall’Istituto;
  • acquisto di medicinali da banco e/o con ricetta medica (anche omeopatici);
  • ecc.

Dunque, queste spese permettono al contribuente di ottenere uno sconto in dichiarazione dei redditi. Nei fatti, tramite la detrazione, il contribuente recupera parte della spesa che ha sostenuto.

Le spese sanitarie possono essere anche rateizzate.

La scelta per la rateizzazione:

  • va fatta in dichiarazione dei redditi, quella relativa all’anno in cui le spese sono state sostenute;
  • è ammessa solo se la spesa complessiva annuale è superiore a 15.493,71;
  • non è ritrattabile.

Spese mediche 730. Detrazione anche per la procreazione assistita

Fatta tale doverosa ricostruzione, veniamo al quesito a cui abbiamo accennato in premessa.

Per rispondere alla domanda, ci viene in aiuto la circolare, Agenzia delle entrate, n° 24/2022.

In tale documento di prassi, l’Agenzia delle entrate ha evidenziato come:

La spesa per gli interventi di procreazione medicalmente assistita (PMA) è detraibile da entrambi i componenti della coppia ed in particolare è detraibile dal soggetto intestatario della fattura; in caso di fattura cointestata la spesa è detraibile nella misura del 50 per cento da ciascuno.

Nello specifico, è possibile scaricare le spese mediche di procreazione assistita nel 730 se riferite a:

  • prestazioni di crioconservazione di ovociti e degli embrioni effettuate nell’ambito di un percorso di procreazione medicalmente assistita, disciplinata dalla legge 19 febbraio 2004, n. 40, nonché dalle linee guida aggiornate, da ultimo, con decreto del Ministero della salute del 1° luglio 2015. Il trattamento deve essere effettuato nelle strutture autorizzate e dal documento di spesa deve risultare la descrizione della prestazione resa e l’iscrizione della struttura nell’apposito Registro istituito presso l’Istituto Superiore di Sanità (Circolare 06.05.2016 n. 18/E, risposta 1.2, e Circolare 24.04.2015 n. 17/E, risposta 1.3). Il rispetto delle medesime condizioni è richiesto per tutte le tecniche di procreazione medicalmente assistita (ad esempio, inseminazione, fecondazione in vitro, ecc.);
  • prestazioni di crioconservazione degli ovociti e degli embrioni, così come le spese sostenute per il trattamento di iniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo (ICSI), nell’ambito di un percorso di procreazione medicalmente assistita, sostenute all’estero a condizione che siano eseguite per le finalità consentite in Italia e attestate da una struttura estera specificamente autorizzata ovvero da un medico specializzato italiano. In questi casi, la documentazione sanitaria in lingua estera deve essere corredata da una traduzione in italiano sulla base delle regole generali (Circolare 06.05.2016 n. 18/E, risposte 1.3 e 1.4).

Spese mediche procreazione assistita 730.
Le spese escluse

La detrazione non spetta per le spese relative a:

  • conservazione delle cellule staminali del cordone ombelicale ad uso “autologo”, cioè per future esigenze personali (Risoluzione 12.06.2009 n. 155/E);
  • circoncisione rituale non finalizzata alla soluzione di patologie cliniche e le spese per il test del DNA per il riconoscimento della paternità (parere del Ministero della salute del 20 ottobre 2016).

Spese mediche procreazione assistita 730. Come devono essere pagate le spese?

La detrazione per le spese mediche specialistiche, per le spese di assistenza specifica e analisi, per le indagini radioscopiche, ricerche e applicazioni e per le terapie, spetta a condizione che l’onere sia sostenuto con versamento bancario o postale ovvero mediante altri sistemi di pagamento “tracciabili”, fatta eccezione per le prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche o da strutture private accreditate al SSN.

La documentazione da conservare riguarda fatture e scontrino elettronico.

Come accennato sopra, è possibile ripartire la detrazione per le spese sanitarie in quattro quote annuali costanti e di pari importo quando il loro ammontare complessivo annuo (righi E1, E2 ed E3 del modello 730 o righi RP1, RP2 ed RP3 del modello Redditi Persone fisiche) è superiore a 15.493,71 euro, al lordo della franchigia di 129,11 euro.

La scelta tra rateizzazione e detrazione in un’unica soluzione va fatta al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi relativa all’anno in cui le spese sono state pagate ed è irrevocabile.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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