730, come avere un rimborso grazie ai genitori

Il genitore che non ha un’occupazione mentre il figlio lavoro non è un qualcosa di bello. Ci può essere però il risvolto positivo nel 730
2 anni fa
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730, come avere un rimborso grazie ai genitori

Oggi nelle famiglie italiane i ruoli posso risultare invertiti. I figli lavorano e i genitori sono a casa senza lavoro in attesa di una nuova occupazione o di raggiungere l’età pensionabile. E’ il risultato di un mondo occupazionale caratterizzato da perdite di posti di lavoro e difficoltà nel trovare una immediata ricollocazione. Volendo sforzaci di trovare un lato positivo di tutto ciò, alla fine lo troviamo. E lo troviamo nel 730 dei figli.

Se il figlio lavora e il genitore non ha redditi o ha redditi bassi, quest’ultimo può stare a carico fiscalmente del figlio stesso.

Il figlio, quindi, può godere delle relative detrazioni fiscali nel 730 ai fini IRPEF.

Il requisito reddituale per essere fiscalmente a carico

Il legislatore riconosce una detrazione fiscale ai fini IRPEF per i contribuente che hanno fiscalmente a carico i proprio familiari.

In primis è fissato un requisito reddituale. In particolare, possono considerarsi fiscalmente a carico di un soggetto i familiari che, nell’anno d’imposta oggetto delle dichiarazione redditi, hanno posseduto un reddito complessivo:

  • uguale o inferiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili;
  • oppure uguale o inferiore a 4.000 euro, al lordo degli oneri deducibili, se trattasi di figli di età non superiore a 24 anni.

Nel rispetto del citato requisito reddituale, possono considerarsi a carico di un contribuente, anche se non c’è convivenza,

  • il coniuge non legalmente ed effettivamente separato;
  • i figli (compresi i figli adottivi, affidati o affiliati) indipendentemente dal superamento di determinati limiti di età e dal fatto che siano o meno dediti agli studi o al tirocinio gratuito.

Ricordiamo che per i figli fino a 21 anni di età, la detrazione in commento è stata sostituita, dal 1° marzo 2022 dall’assegno unico INPS.

Anche il genitore a carico dei figli nel 730 (requisiti)

Il legislatore fiscale, inoltre, nel rispetto del limite reddituale di 2.840,51 euro, permette di considerare fiscalmente a carico del contribuente, purché ci sia la convivenza, anche:

  • il coniuge legalmente ed effettivamente separato
  • discendenti dei figli
  • genitori (compresi quelli adottivi)
  • generi e le nuore
  • suocero e la suocera
  • fratelli e le sorelle (anche unilaterali)
  • nonni e le nonne.

Dunque, se il genitore non lavora oppure lavora ma ha un reddito non superiore a 2.840,51 euro può essere fiscalmente a carico del figlio che lavora e che ha un reddito IRPEF.

A questo fine, però è necessario che genitore e figlio vivano sotto lo stesso tetto. Ciò permetterà al figlio di godere delle relative detrazioni nella propria dichiarazione dei redditi e, quindi, di pagare meno IRPEF o addirittura di finire a rimborso.

Riassumendo…

  • possono considerarsi fiscalmente a carico di un soggetto i familiari che, nell’anno d’imposta oggetto delle dichiarazione redditi, hanno posseduto un reddito complessivo:
    • uguale o inferiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili
    • oppure uguale o inferiore a 4.000 euro, al lordo degli oneri deducibili, se trattasi di figli di età non superiore a 24 anni
  • nel rispetto dei citati limiti reddituali, possono considerarsi a carico del contribuente, anche se non c’è convivenza, il coniuge (non legalmente e effettivamente separato) e i figli
  • la detrazione figli a carico fino a 21 anni, è sostituita dall’assegno unico pagato dall’INPS
  • sempre nel rispetto del citato limite reddituale di 2.840,51 euro, si possono considerare a carico del contribuente, purché ci sia convivenza, anche gli altri familiari, tra cui rientrano i genitori
  • la detrazione per genitori a carico permetterà al figlio di pagare meno imposte nel 730 e in alcuni casi, quindi, di avere un rimborso.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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