Il 2025 porta con sé importanti novità per quanto riguarda i modelli 730 e 770. Come canta Samuele Bersani con il brano Sicuro precariato: “La verità? C’è una novità, ho qualcuno che mi ascolta, che mi domanda: Allora da che pagina a che pagina ‘sta volta?”. Tante sono le novità con cui dobbiamo fare i conti nel corso degli anni e che possono avere un impatto più o meno importante sulla nostra stessa esistenza. Basti pensare ai tanti cambiamenti apportati dai vari governi che si sono susseguiti alla guida del nostro Paese.
Riuscire a stare al passo risulta essere, spesso, davvero molto complicato. Lo sa bene una nostra lettrice che a tal proposto ci chiede: “Buongiorno, mi chiamo Elena e vi scrivo perché, leggendo sui vari siti e ascoltando il telegiornale, mi sembra di aver capito che i modelli 730 e 770 subiranno delle modifiche a partire dal 2025. Vi contatto quindi per chiedervi se è vero e, in caso di risposta affermativa, quali sono le novità a cui prestare attenzione. Ve lo chiedo perché vorrei evitare di commettere possibili errori e soprattutto non vorrei avere problemi con il Fisco. Vi ringrazio in anticipo per la risposta”.
730 e 770, guida ai modelli 2025 con tutte le novità elencate per non sbagliare
Ebbene sì, a partire dal 2025 bisogna fare i conti con importanti novità per quanto riguarda i modelli 730 e 770. A confermarlo è stata la stessa Agenzia delle Entrate che sul proprio sito ha pubblico la versione aggiornata, ma non ancora definitiva, delle dichiarazioni poc’anzi citate. In particolare l’ente di amministrazione finanziaria ricorda che, a partire dall’anno in corso, i soggetti non titolari di partita Iva avranno la possibilità di utilizzare il modello 730 anche per indicare eventuali redditi a tassazione separata o soggetti a imposta sostitutiva. Entrando nei dettagli viene spiegato che nel modello 730/2025 sono stati introdotti due nuovo quadri, ovvero M e T.
“alle persone fisiche non titolari di partita Iva di utilizzare la dichiarazione semplificata anche in relazione ai redditi soggetti a tassazione separata, a imposta sostitutiva o derivati da plusvalenze di natura finanziaria. Spazio, inoltre, alla rimodulazione delle aliquote per scaglioni di reddito, al nuovo regime agevolativo per redditi dominicali e agrari di coltivatori diretti e di imprenditori agricoli e alle novità in materia di tassazione delle locazioni brevi, assoggettate alla cedolare secca con aliquote differenziate”.
Se tutto questo non bastasse, nel nuovo modello 730 è presente anche il cosiddetto “bonus tredicesima“. Si tratta di un’indennità di 100 euro, ragguagliata al periodo di lavoro effettuato, riconosciuta per il 2024 ai dipendenti con determinate condizioni economiche e familiari. Aggiornate anche le regole inerenti il regime agevolato per i lavoratori impatriati che decidono di trasferire la residenza fiscale in Italia. Stesso discorso per le regole inerenti la rideterminazione della detrazione a favore del personale del comparto sicurezza e difesa.
Apportati importanti cambiamenti anche al modello 770. Quest’ultimo viene utilizzato dai datori di lavoro ed enti pensionistici per comunicare i dati fiscali inerenti le ritenute effettuate nel corso del 2024, versamenti e compensazioni. Per quanto riguarda le novità di questo modello, l’Agenzia delle Entrate fa sapere che “sono state rimodulate le note nei quadri ST e SV e gestito, nel quadro SX, il credito correlato al “bonus tredicesima” riconosciuto dal datore di lavoro”. Per ulteriori informazioni in merito alle novità dei modelli 730 e 770, comunque, si invita a consultare periodicamente il sito dell’Agenzia delle Entrate e attendere la pubblicazione della versione definitiva.