730: marito e moglie devono presentarlo insieme? Quando, come fare e vantaggi della dichiarazione congiunta

730 moglie e marito: quando si può presentare in modo congiunto. Regole e vantaggi
5 anni fa
1 minuto di lettura
dichiarazione redditi congiunta

Buonasera,

Una delucidazione quest’ anno dovrò fare il 7.30 come tutti gli anni,di solito lo faccio cointestato con mia moglie,la quale pero l hanno scorso non ha mai lavorato ha percepito solo il bonus bebè dall’Inps,ho saputo che non fa reddito,quindi mi conferma che quest anno potrò fare solo io il 7 30 quindi non cointestato?
Il caf a voce mi ha detto che lei non dovrà farlo ma.vorrei essere sicuro per non incorrere a problemi
Grazie per un riscontro 
Il modello 730 congiunto è semplicemente una dichiarazione unica che include i redditi e le spese di entrambi i coniugi: può essere presentato al sostituto d’imposta del coniuge individuato come dichiarante.

La presentazione del 730 congiunta tra moglie e marito è una possibilità disponibile per moglie e marito. Dal 2016, con la legge Cirinnà, lo stesso diritto è stato esteso alle unioni civili (non invece ai semplici conviventi o coppie di fatto).

Resta esclusa la possibilità di presentare il 730 congiunto anche quando:

  • uno dei due coniugi sia deceduto prima della data prevista per la presentazione della dichiarazione dei redditi;
  • uno dei due coniugi sia titolare di partita Iva e debba quindi presentare il Modello Unico.

Abbiamo visto, quindi, chi può fare il 730 insieme. Ma quali vantaggi può avere? Quali sono le regole?

Come presentare la dichiarazione 730 congiunta moglie e marito: iter compilazione e vantaggi

Al momento della compilazione dei redditi ci sarà un dichiarante, mentre l’altro viene inserito come coniuge specificando il codice fiscale nel quadro dedicato ai familiari.

E’ bene sapere che anche in caso di dichiarazioni congiunte i redditi non si sommano ma restano distinti. Ciò significa che si pagano imposte singolarmente. I vantaggi sono soprattutto di ordine pratico nel senso che ci si rivolge ad un intermediario una sola volta e questo rappresenta un risparmio. Ma il vantaggio sicuramente più importante si ha quando uno dei due coniugi è sprovvisto di sostituto d’imposta perché potrà avvalersi del datore di lavoro del dichiarante per la detrazione di spese mediche, di istruzione etc.

Concludiamo ricordando che la dichiarazione congiunta resta una scelta libera, non un obbligo. Nel caso di specie, inoltre, va ricordato che il bonus bebè (così come il bonus mamma una tantum) non concorre a formare reddito quindi non va dichiarato nel 730.

Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Buoni fruttiferi postali aggiornamento tassi
Articolo precedente

Tassazione e prescrizione buoni fruttiferi postali: ecco le info

Quante volte si può presentare la domanda 104?
Articolo seguente

Modello IVA/2020: anche la correttiva nei termini slitta al 30 giugno