730 precompilato con spese ristrutturazione con dato non utilizzato. Controlli del Fisco probabili con la 1° rata

La 1° rata viene inserita solo nel foglio informativo, il contribuente deve intervenire manualmente per inserire la detrazione
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7 mesi fa
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730 precompilato
Foto © Investireoggi

730 precompilato con le spese ristrutturazione che risultano come dato non utilizzato. Molti contribuenti nostri lettori ci hanno segnalato questa situazione che come vedremo a breve non è di poco conto.

La situazione è la seguente: nel corso del 2023 coloro i quali hanno ristrutturato casa dovrebbero trovare nel 730 precompilato le spese sostenute come da bonifico parlante effettuato nel rispetto della norma di riferimento. Tuttavia, tale spese si trovano solo nel foglio informativo che accompagna il 730 precompilato.

Dunque avremo un 730 precompilato con spese ristrutturazione indicate come dato non utilizzato.

Da qui, il contribuente deve agire per inserire il dato in dichiarazione dei redditi. Ciò comporterà un conguaglio Irpef diverso da quello che aveva predisposto l’Agenzia delle entrate. Nei fatti il risultato della dichiarazione cambia.

Ciò impatta pesantemente sui controlli potenzialmente attuabili dal Fisco.

Il 730 precompilato. Quali dati ci sono?

Una volta effettuato l’accesso al portale della dichiarazione precompilata con le proprie credenziali, il contribuente prende visione del 730 precompilato e del foglio informativo nel quale sono indicati le spese e i redditi di cui l’Agenzia delle entrate è venuta a conoscenza.

Con l’indicazione se il dato è stato utilizzato o meno. Se non è stato utilizzato è riportata una breve motivazione.

A ogni modo, nella dichiarazione precompilata sono presenti:

  • i dati contenuti nella Certificazione Unica, che viene inviata all’Agenzia delle entrate dai sostituti d’imposta: ad esempio, i dati dei familiari a carico, i redditi di lavoro dipendente o di pensione, le ritenute Irpef, le trattenute di addizionale regionale e comunale, il credito d’imposta APE, i compensi di lavoro autonomo occasionale, i dati delle locazioni brevi;
  • gli oneri deducibili o detraibili e i rimborsi, anche per i familiari a carico individuati in base ai dati a disposizione dell’Agenzia delle entrate;
  • alcune informazioni contenute nella dichiarazione dei redditi dell’anno precedente: i dati dei terreni e dei fabbricati, gli oneri che danno diritto a una detrazione da ripartire in più rate annuali (come le spese sostenute negli anni precedenti per interventi di recupero del patrimonio edilizio, per l’arredo degli immobili ristrutturati e per interventi finalizzati al risparmio energetico e le spese per l’installazione infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici), i crediti d’imposta e le eccedenze riportabili;
  • altri dati presenti nell’Anagrafe tributaria: le informazioni contenute nelle banche dati immobiliari (catasto e atti del registro), i pagamenti e le compensazioni effettuate in F24;
  • ecc.

Le spese detraibili o deducibili

Sulle spese che possono essere scaricate in dichiarazione dei redditi, in precompilata ci sono:

  • i contributi versati per i lavoratori domestici, anche tramite lo strumento del Libretto Famiglia,
  • le spese per la frequenza di asili nido e relativi rimborsi,
  • spese per l’istruzione scolastica e relativi rimborsi,
  • spese universitarie e relativi rimborsi,
  • spese funebri, erogazioni liberali agli istituti scolastici,
  • erogazioni liberali a favore di ONLUS, di associazioni di promozione sociale e di alcune fondazioni e associazioni riconosciute;
  • spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio e per misure antisismiche;
  • ecc.

Da qui, veniamo a quanto detto in premessa: 730 precompilato con spese ristrutturazione indicate come “dato non utilizzato”

730 precompilato e spese ristrutturazione con dato non utilizzato. Controlli del Fisco probabili con la 1° rata

Come riportato sul portale del 730 precompilato:

per gli interventi effettuati sulle singole abitazioni sono riportati solo nel foglio riepilogativo i dati dei bonifici relativi alle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio, per l’installazione di colonnine di ricarica, per l’arredo degli immobili ristrutturati, per gli interventi di sistemazione a verde degli immobili “bonus verde” e per interventi di riqualificazione energetica.

Così ad esempio, se il contribuente ha ristrutturato il bagno di casa nel 2023, troverà la spesa nel foglio informativo.

Non direttamente nel 730.

Infatti, l’Agenzia delle Entrate al momento di elaborazione della dichiarazione precompilata, non sa, per esempio, se il contribuente ha i requisiti, oggettivi e soggettivi, previsti per ottenere le detrazioni.

A ogni modo nel foglio riepilogativo 730, inoltre, sono riportati distintamente i bonifici relativi alle spese sostenute:

  • per il recupero del patrimonio edilizio;
  • per il risparmio energetico;
  • per interventi antisismici effettuati su edifici ubicati nelle zone sismiche per la riduzione del rischio sismico;
  • per gli interventi di sistemazione a verde degli immobili “bonus verde”;
  • per l’installazione di colonnine di ricarica;
  • le spese per l’arredo degli immobili ristrutturati.

Nei fatti il 730 precompilato o meglio il foglio informativo presenta spese di ristrutturazione (1° rata) indicate come “dato non utilizzato”.

Al contrario, vengono riportate direttamente nella precompilata le rate di detrazione successive alla prima. Ricavate dalla dichiarazione dell’anno precedente. Tali rate sono contrassegnate come dato utilizzato ai fini della precompilata.

Per sintetizzare, la prima rata di detrazione del bonus 50% dovrà essere inserita dal contribuente.

Da qui potranno scattare i controlli del Fisco sul 730 precompilato. Oltre al danno, la beffa.

Riassumendo…

  • E’ frequente il caso di 730 precompilato e spese ristrutturazione con “dato non utilizzato”;
  • il contribuente deve inserire la spesa in autonomia o con la modalità di compilazione semplificata;
  • l’inserimento della spesa potrebbe far scattare i controlli del Fisco.

 

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

1 Comment

  1. O.K. Ma quello che il contribuente vuole sapere non sono tanto i perché e i per come esiste il dato ma non è stato utilizzato. Bensì, logicamente, vorrebbe sapere come si fa materialmente a inserirlo. Su diversi siti ho notato che fanno tante chiacchiere erudite ma intanto ci troviamo a sbattere la testa per capire la procedura da seguire per l’inserimento del dato.

    Giuseppe Schizzo
    Vimercate (MB).

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