730 precompilato e spese asilo nido: modifiche e integrazioni

Il genitore che ha sostenuto la spesa può fruire della detrazione anche se il documento è intestato all’altro genitore e anche se non è fiscalmente a carico di quest’ultimo
4 anni fa
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730 precompilato e spese asilo nido: modifiche e integrazioni

Nel 730 precompilato 2021 sono presenti anche le spese sostenute per le rette dell’asilo nido; la gestione di tale tipologia di spesa potrebbe creare non poche problematiche soprattutto se decidiamo di inviare la dichiarazione dei redditi in prima persona senza avvalerci di un Caf o di un professionista abilitato. Ad esempio, può accadere che la spesa sia stata sostenuta da entrambi i genitori, in egual misura o in percentuali differenti, ma l’Agenzia delle entrate le ha inserite, per intero, nella dichiarazione di un solo coniuge.

In tale caso, è necessario che tutti e due i genitori modifichino l’importo inserito nel quadro E del 730 riportando la quota di spesa detraibile da ciascuno entro l’importo complessivamente non superiore a 632 euro annui per ogni figlio fiscalmente a carico.

730 precompilato: gli oneri detraibili

Da oggi è possibile modificare il 730 precompilato 2021.

Sarà possibile intervenire anche sugli oneri detraibili/deducibili comunicati dagli enti esterni al Fisco. Le comunicazioni sono finalizzate alla predisposizione della dichiarazione precompilata da parte dell’Agenzia delle entrate.

Nella dichiarazione precompilata 2021 sono presenti i seguenti oneri:

  • le spese sanitarie e relativi rimborsi;
  • le spese veterinarie;
  • gli interessi passivi sui mutui in corso;
  • i premi assicurativi;
  • i contributi previdenziali e assistenziali;
  • contributi versati per lavoratori domestici;
  • i contributi previdenziali versati all’INPS tramite lo strumento del “Libretto di famiglia”;le spese universitarie e relativi rimborsi;
  • le spese funebri;
  • i contributi versati alla previdenza complementare;
  • i bonifici riguardanti le spese per interventi di ristrutturazione e di riqualificazione energetica degli edifici;
  • le spese sostenute su parti comuni condominiali, per interventi di recupero del patrimonio edilizio, di risparmio energetico, di sistemazione a verde degli immobili (bonus verde) e per l’arredo degli immobili ristrutturati, aggiornate alle nuove tipologie di interventi e percentuali di detrazione (compreso il Superbonus);
  • i contributi versati a enti o casse aventi fine assistenziale;
  • le spese per la frequenza degli asili nido e relativi rimborsi;
  • i contributi detraibili versati alle società di mutuo soccorso.
  • le erogazioni liberali effettuate alle Onlus, alle associazioni di promozione sociale, alle fondazioni e associazioni riconosciute aventi per scopo statutario la tutela, promozione e la valorizzazione dei beni di interesse artistico, storico e paesaggistico e alle fondazioni e associazioni aventi per scopo statutario lo svolgimento o la promozione di attività di ricerca scientifica (se comunicate, l’invio, ad oggi è facoltativo).

Oltre a tali spese sono inserite nel 730 precompilato anche: il bonus vacanze, le spese scolastiche (invio facoltativo); il superbonus 110%.

In base a quanto detto sopra, anche le spese sostenute per le rette degli asili nido sono presenti nel 730 precompilato e nel modello Redditi precompilato.

730 precompilato e spese per la retta degli asili nido

Soffermandoci sul 730 precompilato, la gestione delle spese per le rette degli asili nido potrebbe comportare non poche difficoltà.

Analizziamo le varie problematiche che può trovarsi ad affrontare il contribuente una volta effettuato l’accesso al 730 precompilato con una delle credenziali ammesse.

Detrazione asilo nido e bonus asilo nido: agevolazioni non cumulabili

L’Agenzia delle entrate riporta nella dichiarazione precompilata i dati di spesa inviati dagli asili nido pubblici e privati e da altri soggetti a cui sono versate le rette. Indicando anche il soggetto che ha sostenuto la spesa, con strumenti di pagamento tracciabili.

Infatti, già a partire dal periodo d’imposta 2020 ossia l’anno per il quale quest’anno dovremo presentare la dichiarazione dei redditi, la detrazione delle spese spetta se il pagamento è stato effettuato con sistemi “tracciabili” (versamento bancario o postale, carte di debito, di credito e prepagate, assegni bancari e circolari). E’ ammesso il pagamento in contanti solo per gli acquisti di medicinali e dispositivi medici e per il pagamento di prestazioni sanitarie rese da strutture pubbliche o da strutture private accreditate al Servizio sanitario nazionale.

Detto ciò, le spese per la frequenza degli asili nido comunicate non sono utilizzate in precompilata (e neanche esposte nel foglio riepilogativo) nel caso in cui l’Inps ha comunicato all’Agenzia di aver accolto, entro il 31 dicembre dell’anno di riferimento, la richiesta di “bonus asilo nido” presentata dal genitore del bambino iscritto ad un asilo nido. Come riportato nel portale della dichiarazione precompilata:

Tale agevolazione erogata dall’Inps, infatti, non è cumulabile con quella della detrazione delle spese per l’asilo nella dichiarazione dei redditi.

A tal riguardo, l’INPS comunica anche le informazioni relative alle richieste di bonus nido accolte al 31 dicembre dell’anno di riferimento ma non ancora erogate. Pertanto, nel caso di richiesta del “Bonus nido” presentata di cui non si conosce ancora l’esito o non presentata, il contribuente deve controllare la documentazione, eventualmente contattare l’INPS (nel caso abbia richiesto l’agevolazione) e inserire l’importo detraibile corretto nel quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi.

Vocuher erogati dai comuni per la retta asilo nido

Problemi di coordinamento possono nascere anche laddove il Comune o altro entro abbia erogato dei voucher ossia dei contributi anche solo a riduzione della retta asilo nido.

Anche per le retta asilo nido, vale la regola in base alla quale è possibile detrarre solo la spesa che è rimasta effettivamente a carico del contribuente.

Dunque, in base a quanto riportato sul portale della dichiarazione dei redditi precompilata, nell’ipotesi di erogazioni di contributi da parte di un Ente direttamente alla struttura (ad esempio contributi erogati dal Comune o il voucher asili nido erogato dall’INPS) dobbiamo distinguere due casi:

  • se il contributo erogato dall’ente è pari alla retta per la frequenza dell’asilo nido, in dichiarazione precompilata non sarà riportata nessuna spese per la frequenza asilo nido;
  • se il contributo erogato dall’ente ha comportato una riduzione della retta per la frequenza dell’asilo nido, in dichiarazione precompilata sarà riportato solo l’importo della retta effettivamente pagata corrispondente alla quota rimasta a carico del/i genitore/i.

I rimborsi delle rette asili nido pagate negli anni precedenti

Ulteriori problematiche possono sorgere laddove il genitore che ha sostenuto la spesa abbia ricevuto dei rimborsi rispetto a quanto pagato negli anni precedenti.

In tale caso, l’Agenzia delle entrate, segue le regole di compilazione già previste per gli altri oneri detraibili.

Infatti, i rimborsi sono esposti nella dichiarazione della precompilata tra i redditi da assoggettare a tassazione separata.

Ciò non toglie che se il contribuente negli anni precedenti ha detratto la spesa al netto del rimborso, può modificare la dichiarazione precompilata riducendo o eliminando i rimborsi indicati tra i redditi da assoggettare a tassazione separata. I rimborsi riferiti a spese sostenute in anni di imposta precedenti sono riportati nel rigo D7 del modello 730 o nel rigo RM8 del modello Redditi, tra i redditi da assoggettare a tassazione separata.

La suddivisione delle spese asilo nido tra i genitori

Probabilmente le criticità più frequenti sorgono in merito alla corretta suddivisione della spese asilo nido tra i genitori. Magari l’hanno sostenuta entrambi in parti uguali o con percentuali differenti.

Ebbene, a spesa per la frequenza dell’asilo nido è esposta nel quadro E quale onere detraibile della dichiarazione precompilata del genitore indicato come soggetto che ha sostenuto la spesa nella comunicazione trasmessa dall’asilo nido.

Da qui, nel caso in cui la spesa sia stata sostenuta da entrambi i genitori e tale situazione è evidenziata nei documenti di spesa, anche mediante un’annotazione sullo stesso delle percentuali di spesa imputabili a ciascuno dei genitori, i genitori devono modificare l’importo inserito nel quadro E del 730 o quadro RP del modello Redditi. Riportando la quota di spesa detraibile da ciascuno entro l’importo complessivamente non superiore a 632 euro annui per ogni figlio fiscalmente a carico. Indipendentemente da quanto indicato nel prospetto dei familiari a carico che determina le detrazioni per carichi di famiglia, ex art.12 del DPR 917/86, TUIR.

Nella circolare n°19/E 2020, è specificato che:

il genitore che ha sostenuto la spesa può fruire della detrazione anche se il documento è intestato all’altro genitore e anche se non è fiscalmente a carico di quest’ultimo.

La detrazione massima sarà pari a 120,00 euro.

Infine, la legittima detrazione della spesa passa dal possesso della seguente documentazione:

  • fattura, bollettino bancario o postale, ricevuta o quietanza di pagamento;
  • Autocertificazione di non aver fruito del contributo di cui all’art. 1, comma 355, della legge n. 232 del 2016 (bonus asili nido).

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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