Per tutti i contribuenti che hanno deciso di provvedere in modo autonomo all’invio del 730 precompilato con relative modifiche o integrazioni ci sono da fare una serie di controlli che potrebbero evitare tutti i possibili errori legati al “fai da te”. Per chi non avesse provveduto a fare gli opportuni controlli è possibile ancora rimediare, se ancora non si è inviata la propria dichiarazione, oppure si potrà farlo presentando un 730 integrativo. vediamo quali sono i dati da controllare
1 – Terreni e fabbricati
I quadri A e B del 730 precompilato dovevano essere compilati da chi possiede terreni e fabbricati.
- la rendita catastale, (si reperisce sulla visura catastale o rogito)
- la percentuale di possesso,
- i giorni di possesso.
Per i fabbricati bisognava specificare:
- la rendita catastale (si reperisce sulla visura catastale o rogito)
- la percentuale di possesso
- i giorni di possesso
- codice di utilizzo
Per gli immobili locati bisognava specificare:
- la rendita catastale (si reperisce sulla visura catastale o rogito)
- la percentuale di possesso
- i giorni di possesso
- il canone di locazione (si reperisce dal contratti di locazione)
- eventuale esenzione imu (si reperisce o dal modello 730/2014 se la situazione non è cambiata oppure dall’elenco Istat dei Comuni)
Se la dichiarazione non è stata compilata in modo corretto si viene tassati anche sul reddito dominicale.
2. I redditi percepiti
Il quadro C del 730 precompilato richiedeva di verificare la presenza di tutti i redditi percepiti nell’anno. Se un reddito erogato non è stato comunicato dal sostituto d’imposta con la certificazione unica, il contribuente doveva inserire e o correggere i redditi percepiti. Se non sono stati inseriti i dati corretti si rischia un controllo formale per dichiarazione infedele. I redditi percepiti si rintracciano dalla certificazione unica rilasciata dal sostituto d’imposta, oppure redditi senza certificazione unica si trovano nelle buste paghe, ricevute per compensi occasionali e/o estratti conto.
3. Spese mediche e ristrutturazioni
Il Quadro E del 730 precompilato riguarda le agevolazioni. Bisognava inserire:
- spese per ristrutturazioni
- spese per risparmio energetico
- spese per mobili sostenute nel 2014
- spese associazioni sportive, palestre e altre strutture per lo sport per i figli a carico di età compresa tra 5 e i 18 anni
- spese di locazione per studenti universitari fuori sede
- spese per colf e badanti (importo sul bollettino utilizzato comprensivo di quota per la cassa colf)
Le spese potevano essere certificate tramite: scontrini farmaceutici parlanti, fatture mediche, ticket (spese sanitarie); fatture, pratiche edilizie e ricevute dei bonifici parlanti (bonus edilizi); fatture e ricevute (spese per i ragazzi, locazioni); bollettini (contributi colf).
4. I crediti d’imposta
Nel Quadro F del 730 precompilato andavano inseriti i dati sulle ritenute, acconti e altre informazioni, come ad esempio le cedolare secca versata nel 2014. Nel Quadro I del 730 precompilato andavava indicato l’eventuale importo delle imposte da versare con il modello F24, utilizzando in compensazione il credito che risulta dal 730. I crediti e le eccedenze d’imposta si trovano nel modello 730/2014, invece i versamenti effettuati si trovano nel modello F24
Come rimediare agli errori
Entro il 25 ottobre 2015 è possibile inviare un 730 integrativo ed entro il 10 novembre va effettuata la trasmissione telematica del 730 modificato. La seconda versione inviata del 730 andrà a sostituire la prima. Se il contribuente si rende conto di non aver fornito tutti gli elementi e la rettifica comporterà un minor credito di imposta o un maggior debito può essere utilizzato anche il Modello UNICO PF 2015 che deve essere presentato entro il 30 settembre 2015.