La recente Circolare n. 12/2024 dell’Agenzia delle Entrate è stata pensata per rispondere a molte delle domande che i contribuenti si pongono riguardo al 730/2024. Un aspetto di particolare interesse è la possibilità di presentare il 730 senza sostituto d’imposta anche per coloro che hanno un datore di lavoro che potrebbe normalmente agire come sostituto d’imposta. Questa scelta permette di interagire direttamente con l’Agenzia delle Entrate, la quale si occupa dei rimborsi basandosi sul risultato finale della dichiarazione.
Optando per la presentazione senza sostituto d’imposta, i rimborsi derivanti dalla dichiarazione vengono gestiti direttamente dall’Amministrazione finanziaria.
730 senza sostituto: chi può farlo
Una questione sollevata è se questa modalità debba essere riservata esclusivamente a chi possiede redditi di lavoro dipendente o assimilato, oppure se possa essere utilizzata anche da chi ha altri tipi di reddito. L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che tutti i contribuenti privi di partita IVA, inclusi quelli con redditi diversi da quelli di lavoro dipendente o assimilato, possono utilizzare il modello 730/2024 senza sostituto d’imposta.
Un esempio pratico di questa possibilità riguarda i contribuenti che dichiarano solo redditi fondiari e/o solo redditi da lavoro occasionale non esercitato abitualmente. Si pensi, ad esempio, ad un soggetto, senza partita IVA, che nel 2023 ha percepito solo redditi da locazione. Tale contribuente, i cui redditi sono da indicarsi al Quadri B, possono utilizzare il modello 730/2024 senza sostituto d’imposta invece del tradizionale modello Redditi PF. Questo semplifica notevolmente la procedura per chi ha redditi specifici, eliminando la necessità di dover utilizzare modelli diversi.
Ma possono fare il 730 senza sostituto d’imposta anche coloro che hanno il sostituto ma non vogliono sfruttarlo.
Per tutti i i chiarimenti sul 730/2024 si rimanda alla Circolare n. 12/E del 2024.
Vantaggi e svantaggi
Optare per la modalità senza sostituto d’imposta offre diversi vantaggi. In primi, autonomia nella gestione delle dichiarazioni: i contribuenti possono gestire direttamente le proprie dichiarazioni con l’Agenzia delle Entrate, riducendo la dipendenza dal datore di lavoro. A seguire
- semplificazione dei pagamenti: la possibilità di addebitare direttamente le somme dovute sul conto corrente facilita il processo di pagamento per i contribuenti;
- flessibilità per diversi tipi di reddito: questa modalità non è limitata ai redditi da lavoro dipendente, ma è estesa a una varietà di redditi, ampliando le possibilità per molti contribuenti.
In termini di svantaggi, il contribuente a rimborso aspetterà più tempo prima di riceverlo rispetto a chi fa 730 con sostituto (per questi ultimi il rimborso arriva in busta paga o cedolino pensione). In caso di debito d’imposta, bisognerà ricordarsi delle scadenze di pagamento per non incorrere in sanzione (chi fa il 730 con sostituto avrà, invece, la trattenuta direttamente i busta paga o cedolino pensione).
730 senza sostituto: implicazioni per il datore di lavoro
L’introduzione di questa modalità comporta anche delle implicazioni per i datori di lavoro. Infatti, se i dipendenti scelgono di non utilizzare il sostituto d’imposta, i datori di lavoro non saranno più responsabili del conguaglio dei rimborsi o delle somme dovute. Questo potrebbe semplificare alcuni aspetti della gestione amministrativa per le aziende, riducendo il carico di lavoro relativo alla gestione delle dichiarazioni dei dipendenti.
In conclusione, le novità introdotte con il Modello 730/2024 rappresentano un passo significativo verso una maggiore flessibilità e autonomia per i contribuenti italiani. La possibilità di presentare la dichiarazione senza sostituto d’imposta, anche in presenza di un datore di lavoro, offre nuove opportunità di gestione diretta delle proprie finanze.
Riassumendo…
- nuova possibilità di presentazione: 730 senza sostituto d’imposta anche con un datore di lavoro presente
- gestione rimborsi: rimborsi gestiti direttamente dall’Agenzia delle Entrate per chi sceglie questa modalità
- pagamento debiti: utilizzo del modello F24 per pagamenti, con addebito possibile sul conto corrente
- flessibilità reddituale: modalità disponibile per redditi non solo da lavoro dipendente, ma anche altri redditi
- semplificazione amministrativa: meno responsabilità per i datori di lavoro nel conguaglio dei rimborsi o trattenute
- autonomia per i contribuenti: maggiore autonomia e gestione diretta delle dichiarazioni con l’Agenzia delle Entrate.