Per continuare a fornire ai clienti prezzi bassi, Netflix starebbe pensando ad un abbonamento con pubblicità. Rispetto agli altri costerebbe di meno in quanto sostenuto in parte dagli introiti derivanti dalla pubblicità. Esso potrebbe incentivare più persone ad iscriversi alla piattaforma e così Netflix recuperare abbonati. Ne ha persi infatti circa duecentomila dopo più di dieci anni di crescita.
Netflix punta ad un abbonamento con pubblicità
La piattaforma di streaming tra le più popolari al mondo è in perdita e ciò lo ha annunciato qualche giorno fa.
Per Netflix uno dei motivi della riduzione della sua crescita sarebbe la password condivisa. Problema già posto di recente da Dazn che con la prossima stagione cambierà di sicuro le regole. Il fatto è che gli abbonamenti sono 3, il più economico è quello Base che costa 7,99 euro al mese e permette la visione su 1 solo dispositivo in definizione standard. C’è poi quello Standard che costa 12,99 euro al mese e consente la visione su due dispositivi in contemporanea e in Hd. I due dispositivi, però, dovrebbero far parte dello stesso nucleo familiare e quindi si dovrebbero utilizzare nella stessa casa. Il terzo abbonamento è il Premium che costa 17,99 euro ed offre la possibilità di fruire dei contenuti su 4 dispositivi sempre contemporaneamente in Hd ed Ultra Hd. Secondo i dati della società oltre ai 222 milioni di abbonati, il servizio sarebbe usato da almeno altri 100 milioni di persone. Potrebbero essere introdotti quindi maggiori controlli offrendo contestualmente un’opzione di abbonamento che consenta di condividere la password.
Su Netflix arriva abbonamento con pubblicità?
Per incentivare più persone ad iscriversi al suo servizio, poi, Netflix starebbe valutando l’ipotesi di un abbonamento più economico degli altri. Quest’ultimo sarebbe sostenuto in parte dalla pubblicità. Hasting, co-Ceo e co-fondatore spiega infatti “Quelli che seguono Netflix sanno che sono stato contrario alla complessità della pubblicità e un grande fan della semplicità degli abbonamenti. Ma per quanto sia un fan, sono un sostenitore ancora maggiore della scelta del consumatore. E permettere ai consumatori che vorrebbero un prezzo più basso e sopportano la pubblicità di avere quello che vogliono ha molto senso“.
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