Sul web circola la voce sulla possibilità di cessione o di sconto in fattura per il bonus mobili.
Cosa c’è di vero?
Cio che è certo è che il bonus può essere ottenuto anche per le spese sostenute nel 2022.
Il bonus mobili
Il bonus mobili spetta anche per le spese sostenute nel 2022. L’agevolazione sarà riconosciuta anche per gli anni 2023 e 2024.
Nello specifico, la detrazione è pari al 50% delle spese sostenute e va calcolata su un importo massimo di:
- 10.000 euro per l’anno 2022 (5.000 euro di detrazione) e
- 5.000 euro per gli anni 2023 e 2024.
Nel 2021, l’agevolazione si calcolava su un tesso massimo di 16.000 euro.
La detrazione spetta per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori (Fonte fisco oggi).
Per ottenere il bonus, è necessario che l’immobile al quale i mobili e gli elettrodomestici sono destinati, sia oggetto di lavori di ristrutturazione, manutenzione straordinaria, recupero edilizio ecc.
Su tale passaggio (Fonte guida Agenzia delle entrate): la data dell’inizio dei lavori di ristrutturazione deve precedere quella in cui si acquistano i beni; non è fondamentale, invece, che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile.
Per ottenere il bonus mobili 2022, i lavori devono essere effettuati a decorrere dal 1° gennaio 2021, non prima.
Il bonus spetta anche se correlato a lavori ammessi al super sismabonus 110 (oltre che al bonus ristrutturazione).
E’ ammessa la cessione del credito bonus mobili?
Sul web circola la voce sulla possibilità di cessione o di sconto in fattura per il bonus mobili.
In realtà, il bonus mobili non può essere nè oggetto di cessione nè di sconto in fattura. Può solo essere indicato in dichiarazione dei redditi:
- per quote annuali e
- fino a copertura dell’Irpef dovuta in quello specifico anno.
Tuttavia, c’è da dire che laddove i contribuenti titolari delle detrazioni bonus ristrutturazione o super sismabonus, optino per lo sconto in fattura o per la cessione del credito, il contribuente non perde il diritto al bonus mobili.
Fermo restando che il bonus mobili non può essere oggetto di cessione nè di sconto in fattura. L’unica alternativa rimane la sua indicazione, per quote annuali, in dichiarazione dei redditi.