Seguire un corso durante i permessi 104: quando non è abuso e come contestare il licenziamento

Attenzione a seguire un corso durante i permessi 104. In quanto altrimenti la fruizione del permesso potrebbe essere indebita. Al riguardo, infatti, vediamo quanto questo non è un abuso. E come contestare l'eventuale provvedimento di licenziamento. Ecco un caso reale.
3 anni fa
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Attenzione a seguire un corso di formazione durante i permessi legge 104. In quanto altrimenti la fruizione del permesso potrebbe essere indebita. Al riguardo, infatti, vediamo quanto questo non è un abuso. E come contestare l’eventuale provvedimento di licenziamento. Da parte del datore di lavoro.

Al riguardo, se seguire un corso durante i permessi legge 104 è un abuso oppure no c’è un precedente. Quello di una lavoratrice dipendente. Che è stata licenziata dal datore di lavoro per giusta causa dopo aver sfruttato il permesso legge 104 per partecipare ad un corso.

Ma questo si riferiva alla patologia del familiare disabile da assistere.

Seguire un corso durante i permessi con la legge 104: quando non è abuso e come contestare il licenziamento

Il caso, se seguire un corso durante i permessi legge 104 è un abuso oppure no, fa giurisprudenza. In quanto la lavoratrice ha ottenuto due volte una sentenza a lei favorevole. Annullando il licenziamento. Sentenza favorevole, infatti, non solo da parte dei giudici d’Appello. Ma anche da parte della Corte di Cassazione.

Nel dettaglio, nel seguire un corso durante i permessi con la legge 104, la lavoratrice dipendente aveva partecipato ad un corso di formazione per l’assistenza ai malati di Alzheimer. Con il datore di lavoro che, incaricando un investigatore privato, aveva sostanzialmente fatto pedinare la lavoratrice. Al fine di monitorare i suoi comportamenti proprio durante la fruizione dei permessi 104.

Quando non è abuso la fruizione dei permessi con la legge 104 al di fuori dell’assistenza diretta al disabile

Sul seguire un corso durante i permessi con la legge 104, i giudici hanno dato ragione alla lavoratrice. Perché si possono soddisfare le esigenze del familiare disabile anche in maniera indiretta. Ovverosia, proprio partecipando al corso di formazione. Che è strettamente inerente ai bisogni del familiare che è malato di Alzheimer.

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