Vediamo perché la scadenza rottamazione ter e saldo e stralcio del 30 aprile può slittare. Con la conseguenza che il contribuente, pur saldando il dovuto con qualche giorno di ritardo, non rischia la decadenza dal beneficio.
In particolare, sul perché la scadenza rottamazione ter e saldo e stralcio del 30 aprile è consigliabile rispettare ma non è perentoria è presto detto. In quanto il versamento può anche slittare di ben 9 giorni. Andando così a regolarizzare la propria posizione, per le cartelle esattoriali, entro e non oltre il prossimo 9 maggio del 2022.
Perché la scadenza rottamazione ter e saldo e stralcio del 30 aprile può slittare di 9 giorni
La conferma sul perché la scadenza rottamazione ter e saldo e stralcio del 30 aprile può slittare di 9 giorni arriva direttamente da FiscoOggi.it. Che è il quotidiano telematico dell’Agenzia delle Entrate.
Nel dettaglio, sul perché la scadenza rottamazione ter e saldo e stralcio del 30 aprile può slittare entrano in gioco i cosiddetti giorni di tolleranza. Che sono 5 calcolati sulla scadenza prevista. Siccome il 30/4 cade di sabato, i 5 giorni di tolleranza si calcolano a partire dal primo giorno lavorativo successivo.
Perché si potrà pagare fino e comunque entro e non oltre il 9 maggio del 2022
Sul perché la scadenza rottamazione ter e saldo e stralcio slitta, quindi, i 5 giorni di tolleranza si calcolano dal 2 maggio del 2022. E quindi si arriva al 7 maggio che a sua volta cade sempre di sabato. E quindi il termine ultimo, in zona Cesarini, slitta a fino e non oltre il 9 maggio del 2022.
Chiarito perché la scadenza rottamazione ter e saldo e stralcio del 30 aprile può slittare, ricordiamo infine una cosa importante. Ovverosia, che entro il 9 maggio del 2022 dovranno essere pagate tutte le rate che, originariamente, sono scadute nel 2020.