All’interno del parco certificati di investimento emessi da Barclays ne balza all’occhio uno di recente emissione, perché consente di investire con ulteriore protezione su un portafoglio di azioni appartenenti al settore bancario.
Il tutto grazie ad un “investimento indiretto” di danaro con taglio nominale da 100 Euro -.
Informazioni quantitative sul portafoglio sottostante
Il portafoglio sottostante è rappresentato da: Unicredit (UCG), Intesa Sanpaolo (ISP) e Banco BPM (BAMI).
- Le 3 aziende sono positivamente correlate, in quanto tutte appartengono al settore bancario. In tal modo si riduce il rischio di correlazione, riducendo quindi il rischio che potenzialmente i valori di tutti i titoli viaggi indipendentemente l’uno dall’altro, andando ad inficiare l’elargizione di cedole e/o la restituzione integrale del capitale nominale anche data da uno solo dei sottostanti.
- Tutte e 3 dispongono di uno storico adeguato per valutazioni di stampo quantitativo. E’ possibile ad esempio analizzare il processo che muove fondamentalmente il prezzo, e quindi la natura stocastica, dei sottostanti analizzati, potendo osservare anche eventuali mutamenti di natura a seconda del periodo storico/time frame.
- Soprattutto Unicredit ed Intesa Sanpaolo per la loro dimensione, sono considerate come d’interesse strategico e nazionale.
- Tutte e 3 sono soggette a variabili economiche come tassi d’interesse, quantità di moneta in circolo nel sistema e quindi inflazione
- Per concludere non è possibile il confronto fra la metrica del P/E attuale delle singole aziende rispetto al settore bancario (sarebbe utile anche un più approfondito confronto sub-sector commerciale/d’investimento e del peer group)
- Le barriere sono relativamente protettive, scegliendo un buon bilanciamento con il rendimento periodico delle cedole e la scadenza
Si passa ora ad esplicare il meccanismo di base del certificato (estrapolato mediante lettura dei documenti fondamentali, che costituiscono il quadro tecnico-normativo per meglio comprendere le caratteristiche primarie del prodotto cartolarizzato).
Barclays Certificati Phoenix Memory Airbag: struttura del certificato, come investire su settore bancario
- Barriera europea di protezione sul capitale pari al 60 dei valori iniziali (che funge anche da strike nel calcolo del rimborso)
- Trigger cedole al 60% dei valori iniziali
- Cedole trimestrali condizionate del 2,50% (massimo 10,00% annuo) con effetto memoria
- Autocall trigger trimestrale – che permette di ricevere il rimborso anticipato- osservabile dal 3° trimestre (dal 19.01.2023) e pari al 100% dei valori iniziali
- Efficienza della fiscalità degli Investment Certificates, per maggiori info si legga anche: Recupero Minusvalenze? Sfrutta l’efficienza della fiscalità dei certificati, spunti operativi
- Opzione airbag che limita le perdite in caso di rottura della barriera
- Opzione quanto che neutralizza il tasso di cambio
- Valore nominale 100 Euro
- Prezzo lettera rilevato sulla pagina del sito a circa 98,63 Euro – chiusura del 28.04.2022 –
Barclays Certificati Phoenix Memory Airbag: funzionamento del payoff, come investire su settore bancario
Il prodotto in questione è stato emesso da Barclays il 20.04.
Meccanismo cedolare
Il certificato paga dunque cedole trimestrali di 2,50 Euro se ogni sottostante non scende oltre il trigger delle cedole, posto al 60% del rispettivo valore iniziale; in caso contrario non viene corrisposta alcuna cedola, che però viene immagazzinata in memoria e pagata assieme a tutte quelle eventualmente non pagate in precedenza quando si presenta la condizione del pagamento, ovvero quando tutti e 3 i sottostanti risultano contemporaneamente sopra il trigger in una delle date di valutazione successive.
Meccanismo di rimborso anticipato automatico: Autocall
Il meccanismo Autocall permette di ottenere il rimborso anticipato, grazie all’autocall trigger trimestrale, a partire dal 3° trimestre e pari al 100% dei valori iniziali. In pratica, ad ogni data di valutazione (coincidente a quella delle cedole), si hanno due scenari:
- se il prezzo del sottostate è pari o superiore all’autocall trigger il certificato rimborsa il valore nominale più la cedola del trimestre in questione (e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria);
- in caso contrario la vita del prodotto continua.
Scadenza
A scadenza, se il prodotto non si è estinto anticipatamente, si prefigurano 2 scenari:
- se alla data di valutazione finale il sottostante peggiore (caratteristica Worst Of, WO, ossia con valore finale più basso in % rispetto al valore iniziale) non scende sotto la barriera europea – che funge da strike per l’effetto airbag e della stessa entità del trigger cedolare -, il certificato paga il nominale più l’ultima cedola e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria;
- in caso contrario il certificato di investimento Phoenix Memory Airbag paga un valore pari al valore nominale del certificato moltiplicato per il rapporto fra il valore finale e lo strike del suddetto sottostante – che è più basso del valore iniziale, conferendo maggiore protezione -.
Da notare la presenza della barriera europea: grazie a tale caratteristica il valore dei sottostanti può anche fluttuare sotto barriera durante la vita del certificato senza compromettere la protezione del capitale. Affinché venga restituito il valore nominale, il valore dei sottostanti deve risultare sopra la barriera solo alla data di valutazione finale.
Da notare anche l’opzione Airbag che limita le perdite solo per la parte eccedente lo strike, che coincide con la barriera. Per maggiori informazioni leggi: Cos’è il Meccanismo Airbag? Perché in momenti come questi è estremamente prezioso?
Da notare infine la presenza dell‘opzione quanto: nonostante i titoli su cui è scritto il certificato siano denominati in USD, il prodotto rimborsa sempre importi in Euro, non lasciando l’investitore esposto a variazioni (favorevoli o sfavorevoli) del cambio EUR/USD.
Barclays Certificati Phoenix Memory Airbag: la situazione attuale sul portafoglio sottostante
La situazione attuale sul portafoglio sottostante è la seguente:
- Unicredit: valore iniziale (9,288 Eur), Barriera/strike/trigger cedola (5,5728 Eur), ultimo prezzo registrato (chiusura al 12.04.2022 a 8,736 Eur, pari al 94,06% del livello iniziale)
- Intesa Sanpaolo: valore iniziale (1,973 Eur), Barriera/strike/trigger cedola (1,1838 Eur), ultimo prezzo registrato (chiusura al 12.04.2022 a 1,926 Eur, pari al 97,62% del livello iniziale)
- Banco BPM: valore iniziale (2,912 Eur), Barriera/strike/trigger cedola (1,7472 Eur), ultimo prezzo registrato (chiusura al 12.04.2022 a 3,042 Eur, pari al 104,46% del livello iniziale)
NB: il WO è rappresentato da Unicredit e si trova sotto il suo valore iniziale.
Analisi dinamico-oggettiva
In base alle quotazioni attuali del WO, ed un prezzo lettera (=di acquisto per l’investitore) di circa 98,63 Euro questo sarebbe il payoff a scadenza (= la struttura di pagamento del contratto, data dal Val Rimb Cert, al variare del valore del sottostante WO dalla quotazione attuale a 0%, dato da Pr Sottost; rosso per decrementi/perdite %, verde per aumenti/guadagni %) a parità di condizioni sugli altri sottostanti:
Se il certificato non si è estinto anticipatamente paga il nominale più l’ultima cedola condizionata (assieme a quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria) se il sottostante WO non scende circa oltre il -36,2% dall’attuale quotazione. Considerando l’effetto memoria il prodotto paga 130 euro (il nominale più 12 cedole), con un rendimento potenziale massimo lordo a 3 anni di circa il 31,81% rispetto il suddetto prezzo.
Se infine il WO scendesse con più forza perderebbe, in %, un valore visibilmente inferiore grazie all’effetto airbag: ad esempio, a fronte di un -40% del WO il certificato perde solo il -4,64%, a fronte di un -60% di Unicredit il certificato sperimenta il -36,42% e così via.