Come si dividono assegno unico e reddito di cittadinanza tra genitori separati: regole e calcolo

L’INPS detta regole precise per la suddivisione dell’assegno unico in caso di genitori separati dove uno è percettore di reddito cittadinanza
2 anni fa
1 minuto di lettura
Assegno unico, regole ad hoc per genitori separati con reddito di cittadinanza

L’assegno unico figli a carico, spetta a entrambi i genitori nella misura del 50% ciascuno. La domanda, tranne nel caso di reddito di cittadinanza, è fatta da uno dei due coniugi (non separati) il quale indica nella richiesta stessa se, di comune accordo con l’altro, l’importo debba essere erogato nella misura del 100% a lui stesso. In caso contrario l’INPS suddividerà, in parti uguali, l’importo tra i due.

Ricordiamo che la nuova prestazione, spetta, dietro apposita domanda, a tutti i nuclei familiari indipendentemente dalla condizione lavorativa dei genitori.

Quindi spetta a:

  • non occupati
  • disoccupati
  • percettori di reddito di cittadinanza
  • lavoratori dipendenti
  • lavoratori autonomi
  • pensionati.

Riguardo la domanda da presentare all’INPS, si ricorda l’importanza di rispettare la data del 30 giugno 2022. Il perché lo abbiamo ampiamente trattato in un nostro precedente articolo.

Tra gli aventi diritto, dunque, rientrano anche i percettori di reddito di cittadinanza con figli. Per tali soggetti, l’assegno unico è riconosciuto d’ufficio da parte dell’INPS, senza necessità di presentare richiesta. L’importo è pagato con accredito diretto sulla carta reddito di cittadinanza (carta Rdc).

Genitori separati con reddito di cittadinanza

Con la Circolare n. 53 del 28 aprile 2022, l’INPS, in materia di assegno unico reddito di cittadinanza, detta regole ad hoc nel caso genitori separati, divorziati o di genitori naturali non conviventi.

In particolare chiarisce che

il genitore che esercita la responsabilità genitoriale in affido condiviso di uno o più figli appartenenti al nucleo familiare dell’altro genitore percettore di reddito di cittadinanza, al fine del pagamento in parti uguali dell’assegno unico deve presentare autonoma domanda.

In tal caso l’assegno unico sarà liquidato per il 50% dell’importo totale mentre il restante 50% sarà corrisposto al genitore nel nucleo beneficiario di reddito di cittadinanza, convivente con i figli, con accredito sulla carta Rdc.

Esempio

Giovanni e Francesca sono separati con due figli.

La responsabilità genitoriale è affidata in maniera condivisa tra i due. I figli, tuttavia, appartengono, ai fini ISEE, al nucleo familiare del padre (Giovanni) il quale è anche percettore del reddito di cittadinanza. In questo caso, per far sì che l’importo dell’assegno unico sia suddiviso al 50% tra Giovanni e Francesca è necessario che quest’ultima presenti autonoma domanda. In questo modo il 50% dell’assegno sarà pagato a Francesca e il restante 50% in automatico (senza necessità di domanda) sulla carta Rdc di Giovanni.

Se non è fatta domanda autonoma, nell’esempio, l’assegno sarà pagato interamente ed in automatico sulla carta di Giovanni.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

detrazione-spese-veterinarie
Articolo precedente

Detrazioni per spese veterinarie più alte da quest’anno. Ecco quanto si risparmia

Il bonus benzina
Articolo seguente

Bonus benzina. Da lunedì prezzi di nuovo alle stelle?