Come andare in pensione anticipata nella scuola nel 2022? Con la fine di quota 100 non restano più molte strade percorribili ai professori per lasciare in anticipo il servizio con la conseguenza che l’età del personale docente continua a salire.
L’età media degli insegnanti delle scuole statali italiane supera ormai i 53 anni. Difficile trovare docenti giovani e freschi, diversamente da quanto accade in altri Paesi europei dove l’età media è di gran lunga più bassa.
Pensioni anticipate per docenti e presidi
Quest’anno sono previste 20.000 uscite fra gli insegnanti.
Le possibilità di andare in pensione prima del raggiungimento del requisito di vecchiaia (67 anni) o con 41-42 anni e 10 mesi di contributi – come detto – si stanno riducendo. Per quest’anno è prevista solo la possibilità di uscire in anticipo con tre opzioni:
- Quota 102 (64 anni di età e 38 di contributi)
- Opzione Donna (58 anni di età e 35 di contributi)
- Ape Sociale (63 anni di età e 30 di contributi)
Tutte e tre le vie sono percorribili fino a un certo punto e presentano delle criticità che devono essere ponderate attentamente. Vediamole in dettaglio.
Vantaggi e svantaggi delle pensioni anticipate
I vantaggi delle pensioni anticipate appena elencate sono pochi rispetto agli svantaggi. Di positivo, in sostanza, c’è che si può lasciare qualche anno prima l’insegnamento, mentre di negativo c’è la penalizzazione dell’assegno della pensione.
Fatta eccezione per i dirigenti scolastici la cui rendita sarà comunque più che sufficiente per trascorrere serenamente la vecchiaia, per i docenti non è tutto oro quello che luccica. Opzione Donna, ad esempio, è particolarmente penalizzante e si arriva a prendere meno di 1.000 euro al mese lordi.
Anche Ape Sociale è riduttiva. L’anticipo pensionistico è corrisposto per 12 mensilità fino al raggiungimento della età pensionabile ed è corrisposto per un massimo di 1.500 euro al mese lordi.
Resta Quota 102 di appetibile, ma ha durata breve: scade infatti il 31 dicembre 2022. In ogni caso è vantaggioso solo per pochi docenti, ai quali manca ancora qualche anno alla pensione ordinaria. Quindi coloro che appartengono alla classe 1957 e 1958.