Il governo si è impegnato nei confronti dell’Unione Europea, all’interno del cosiddetto Piano nazionale di ripresa e resilienza, ad eliminare il canone rai dalla bolletta elettrica già dal prossimo anno. Il motivo è semplice, esso rappresenta un onere improprio, cioè non riferibile al consumo effettivo di energia elettrica.
Il pagamento di questa tassa tramite la bolletta della luce, lo ricordiamo, era stata una soluzione introdotta nel 2016 dall’allora esecutivo a guida Matteo Renzi allo scopo di contrastare la sua enorme evasione.
Ritornare a pagare il canone rai come avveniva in passato, ovviamente, potrebbe far temere per un ritorno a quei livelli di evasione e ad un fisiologico aumento del suo importo; c’è chi ipotizza che potrebbe arrivare a costare più di 300 euro. Vediamo meglio di cosa si tratta.
Canone rai, si teme per una impennata del suo importo
Il canone rai sarà tolto dalla bolletta elettrica già dal prossimo anno, e c’è già chi teme un’impennata dell’evasione fiscale. Matteo Renzi, in una sua Enews” del 19 aprile 2022, ha così commentato:
“Tra le tante riforme che abbiamo fatto, una è stata cancellata per responsabilità della burocrazia europea: pare sia illegittimo mettere il canone Rai in bolletta. Io credo nel principio “pagare meno, pagare tutti”. Con il canone in bolletta, la spesa è passata da 113 euro a 90 euro e gli evasori sono stati costretti a pagare. Mi sembrava una buona idea”.
Ad ogni modo, in questi giorni, si sta tanto parlando di una possibile impennata del prezzo del canone rai, che potrebbe arrivare a superare i 300 euro l’anno.
Si tratta, lo diciamo fin da subito, di un’ipotesi totalmente campata in aria, che nasce dal fatto che alcuni nostri vicini europei pagano l’equivalente del nostro Canone intorno a questa cifra.
Tale ipotesi sembrerebbe a noi lontana dalla realtà in quanto non si possono paragonare contesti a volte molto diverso.
Non c’è dubbio che la possibilità di un aumento del canone è più che mai reale, ma le cifre sarebbero decisamente più contenute.