Tutti gli extra e i bonus che spettano nella pensione di luglio: come leggere il cedolino

A luglio in arrivo maxi assegno per i pensionati, fra quattordicesima e bonus da 200 euro, ma solo entro certi limiti di reddito. Vediamo quali sono.
3 anni fa
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A luglio pensione più ricca per i pensionati italiani. Ma non per tutti. Fra quattordicesima e bonus da 200 euro decretato dal governo è in arrivo un maxi assegno per i redditi più bassi.

La parte più consistente è costituita dalla quattordicesima mensilità che è corrisposta annualmente ai pensionati che hanno redditi bassi. In aggiunta è previsto il pagamento di un bonus da 200 euro una tantum.

Quattordicesima e bonus 200 euro a luglio

A conti fatti, fra quattordicesima e bonus da 200 euro una tantum, a luglio i pensionati riceveranno circa 700 euro in più.

Non tutti però ne avranno diritto. La quattordicesima, non è una vera e propri mensilità, ma un assegno integrativo che è erogato solo ai pensionati più bisognosi che hanno compiuto 64 anni.

L’età, tuttavia, non basta per ottenere la quattordicesima. Bisogna anche possedere un reddito complessivo uguale o inferiore a 2 volte l’importo del trattamento minimo di pensione. La quattordicesima non spetta, inoltre, ai titolari di pensione di invalidità civile o assegno sociale, rendite Inail e pensioni di guerra.

Pensione e limiti di reddito

Detto questo, saranno i limiti di reddito a determinare chi potrà percepire sia il bonus da 200 euro che la quattordicesima. Per ottenere il primo, come è indicato nel recente decreto Aiuti varato dal governo, non bisogna superare i 35 mila euro di reddito annuo.

Per aver diritto alla quattordicesima, invece, non bisogna percepire redditi superiori a 2 volte il trattamento minimo di pensione. Per redditi si intendono tutti quelli assoggettabili a imposta ai fini Irpef, quindi quelli derivanti da lavoro, pensione, e altre attività.

Il calcolo della quattordicesima in pagamento a luglio avverrà in base a due fattori. Il primo riguarda il numero degli anni di anzianità contributiva, il secondo riguarda i redditi annui percepiti.

Per quanto riguarda l’anzianità contributiva, si tiene conto di chi ha fino a 15 anni di contributi versati (autonomi fino a 18 anni), chi da 15 a 25 anni di contributi (autonomi fino a 28 anni) e chi oltre i 25 anni (autonomi oltre 28 anni).

Quindi, a seconda della fascia di anzianità contributiva di appartenenza, è corrisposta una quattordicesima rispettivamente di 437 euro, di 546 euro o di 655 euro per redditi anni lordi fino a 10.224,83 euro.

Per redditi annui più alti, ma non oltre i 13.663,10 euro, il pagamento della quattordicesima è, a seconda della fascia di anzianità contributiva di appartenenza, pari rispettivamente a 336 euro420 euro o 504 euro.

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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