Ho investito i miei risparmi nei BTp Futura 2028 e 2037 e nel BTp green. I prezzi sono crollati e aspetto semplicemente che risalgano per liquidare i titoli e tornare in possesso del capitale. A suo avviso, si riporteranno presto alla pari? Giuro che se rimango viva, alle scadenze reinvestirò solo sui Buoni fruttiferi postali.
BTp Futura, green e crollo dei prezzi
Questo è, in sintesi, il contenuto dell’email di una lettrice, che evidentemente ha acquistato all’emissione i suddetti bond. Adesso, lamenta la discesa dei prezzi, che non le consentirebbe di rivendere con profitto.
Abbiamo detto un’infinità di volte che l’errore di questi investimenti è stato nell’averli effettuati a rendimenti bassi, sperando o di disinvestire prima delle scadenze senza rimetterci, se non di guadagnarci, o di percepire fino alla scadenza rendimenti reali positivi. Invece, l’inflazione sta divorando il potere d’acquisto, i rendimenti stanno salendo e i prezzi stanno precipitando. La conseguenza è triplice: non si riesce ad uscire dal mercato obbligazionario, se non in perdita; si percepiscono rendimenti reali estremamente negativi; non si possono cogliere le nuove opportunità d’investimento offerte dagli stessi titoli ai nuovi prezzi.
Tanto per farvi un’idea, il BTp Futura 2028 adesso offre oltre il 2,6% lordo, circa il 2% in più di quanto prospettato all’emissione di appena un anno e mezzo fa; il BTp Futura 2037 rende circa 3,45%, anche in questo caso oltre il 2% in più di quanto percepisce chi ha acquistato in fase di collocamento. C’è da mordersi le dita delle mani, ma era tutto scritto. Bastava anche solo averci letti. E giuriamo di non essere maghi. Lo stesso BTp green sta oltre il 3,2%, il doppio di poco più di un anno fa al debutto.
Quando la ripresa dei bond
I prezzi torneranno presto alla pari? Non vogliamo illudervi: alle attuali condizioni di mercato, sembra un fatto estremamente improbabile. Se il BTp Futura 2028 quotasse intorno a 100, offrirebbe un rendimento dello 0,66%, che oggi come oggi risulta in linea con quello delle scadenze a 12 mesi o poco più. Quanto al BTp Futura 2037, alla pari renderebbe l’1,45% scarso, cioè quanto il bond italiano a 18 mesi. A meno di immaginare crollo repentino dell’inflazione e annesse catastrofi economiche in arrivo – tutto è possibile, intendiamoci – lo scenario sarebbe remoto.
Chiaramente, tra qualche anno una simile prospettiva sarebbe possibile. A nostro avviso, il ciclo rialzista dei tassi BCE sarà lento e si concluderà forse tra un paio di anni, ceteris paribus. Solo alla fine di esso il mercato sconterà una politica monetaria più espansiva e i prezzi risaliranno. Alla pari per le suddette scadenze? Più verosimile per il BTp Futura 2028, data la minore durata residua. Meno probabile per gli altri bond a lunga scadenza.