UBS Certificati Recovery Top Bonus: come investire su Netflix-Nvidia per un potenziale recupero dei sottostanti

Qui si spiega come investire su Netflix-Nvidia indirettamente, ossia con un certificato UBS per un potenziale recupero dei sottostanti.
3 anni fa
5 minuti di lettura
Certificate per investire su un trittico tecnologico con un rendimento annualizzato del 12,10%

Ecco come utilizzare un Certificato UBS Recovery Bonus Cap per puntare su un rialzo potenziale di uno o più titoli. Come specifica il nome infatti, questo tipo di certificati di investimento risponde espressamente all’obiettivo di ottenere dei benefici dal potenziale recupero o rialzo di valore di uno o più  sottostanti, in questo caso Nvidia e Netflix, due titoli appartenenti al macro-settore tecnologico 

Introduzione quantitativa sul portafoglio sottostante sottostante

    1. La “coppia” azionaria ha core business differente ma rimane all’interno della tecnologia, essendo positivamente correlato.
      Inoltre tutti e 2 i titoli azionari possiedono una quantità di informazione storica sufficiente per analizzare, su stampo quantitativo, quale sia il processo stocastico che muove fondamentalmente il prezzo dei  sottostanti analizzati, potendo ad esempio notare eventuali cambiamenti di natura a seconda del periodo storico/time frame analizzato.
    2. Sul fronte grafico Netflix e Nvidia sono state fra le più colpite nella correzione che il mercato sta subendo, ed è per tale motivo che un certificato di questo tipo tende a trarre profitto da aumenti di prezzo assoluti dei sottostanti, così come dalla pura diminuzione della volatilità implicita degli stessi, che ora, come vedremo, è molto elevata.
    3. Per il multiplo Price / Earning – P/E – si può osservare questo. Quello attuale del macro-settore tecnologico è a circa 25x-30x, mentre per NFLX e NVDA si attesta rispettivamente a circa a 37,5x e 16x. In media (circa 26,75x) si ha quindi un portafoglio valutato in linea al settore tecnologico. NB: esistono metriche molto più significative e complete per effettuare questa valutazione (ad esempio per valutare la redditività operativa), nonché confronti in ottica peer group analysis, magari con il ricorso alla tecnica statistica del clustering.
    4. E’ poi possibile individuare una caratteristica molto interessante e tipica delle aziende il cui valore di mercato è influenzato dall’uscita di news/ufficialità/stime/bilanci trimestrali. In altre parole gli effetti indotti da queste news provocano degli spike al rialzo/ribasso, che poi vengono drenati in seguito grazie alle valutazione del “fair value” (analisi fondamentale).
      Sarebbe interessante analizzare il comportamento del valore di mercato in ottica event study analysis, e quindi la presenza di eventuali extra-rendimenti intorno alla finestra temporale di riferimento (in presenza dei bilanci trimestrali/stime ed analisi/ufficialità di nuove tecnologie ecc).
    5. Per quanto riguarda il rischio sistematico, il ß, è possibile dire questo. Almeno dal 2012 ad oggi il comportamento è stato erratico per NFLX (può mutare/ha mutato natura da difensivo ad aggressivo o viceversa) mentre per NVDA ha denotato sempre titolo aggressivo (ß>+1). Attualmente la metrica viaggia a +1,28 NFLX e a +1,6 per NVDA quindi si può dire di avere un portafoglio in media aggressivo nei confronti del benchmark (+1,44), ossia che produce performance mediamente più che proporzionali rispetto al mercato di riferimento.
    6. Sul fronte della volatilità implicita (per convenzione calcolata su un “forward period” di 30 giorni) si può dire che è mediamente piuttosto elevata. Attualmente il maggior peso è dato da NVDA con una volatilità implicita media intorno agli 80 punti mentre segue NFLX, sempre percepita molto rischiosa, intorno ai 67 punti. Ciò ha giovato sicuramente contemporaneamente al tandem emittente-strutturatore (costruzione del certificato in termini di costi del pool opzionale sottostante), mentre l’investitore deve valutare: composizione sottostante del cross-asset structured product, livelli di redditività potenziale, conservatività della protezione applicata, scadenza, potenziali Bias indotti da aumenti di volatilità ecc.

Non avendo la pretesa di stimare quale sia il suo valore futuro, chi vuole ottenere un rendimento potenziale (dato, in termini assoluti, dalla differenza fra prezzo di vendita/importo di rimborso – prezzo di emissione/di acquisto) in cambio di una protezione sull’investimento fatto (e quindi limitando anche il guadagno sul potenziale rialzo ulteriore del titolo rispetto al cap), può dare un’occhiata al certificato Recovery Bonus Cap UBS di recente emissione.

Si passa ora ad esplicare il meccanismo di base del certificato (estrapolato mediante lettura dei documenti fondamentali, che costituiscono il quadro tecnico-normativo per meglio comprendere le caratteristiche primarie del prodotto cartolarizzato).

UBS Certificati Recovery Top Bonus: struttura, come investire su Nvidia-Netflix

Leggendo il kid del certificato UBS si evince questo.

  • Barriera europea/pagamento bonus pari al 70% dei valori iniziali
  • Valore nominale 100 Euro
  • Importo di rimborso massimo 100 Euro
  • Bonus (coincidente al cap) al 100% del valore nominale/valore iniziale
  • Prezzo lettera rilevato sulla pagina del sito a 76,45 Euro – intorno alle 11:37 del 13.05.2022 –

UBS Certificati Recovery Top Bonus: funzionamento del payoff, come investire su Nvidia-Netflix

Questo Certificato Recovery Top Bonus è stato emesso da UBS il 10.05.2022, ha data di valutazione finale posta al 09.11.2023 (scadenza/liquidazione 16.11.2023), è negoziato su SeDex ed ha un valore nominale di 77,143 Euro.

Alla scadenza si prospettano due scenari:

  • se alla data di valutazione finale (per questo chiamata europea) il valore di tutti e due i sottostanti è superiore alla barriera il certificato paga l’importo massimo di bonus 100 euro
  • in caso contrario, ovvero se almeno uno dei due sottostanti è pari od inferiore alla barriera, il certificato paga un importo pari al valore nominale per la performance negativa del sottostante peggiore (data dal valore finale in rapporto al valore iniziale), e che comunque non può superare il cap (posto uguale al bonus per ragioni di semplicità di costruzione/risparmio del prodotto)

Da notare la barriera europea. A differenza di quella americana è meno rischiosa, in quanto viene rileva solo alla data di valutazione finale. In tal caso il valore dei sottostanti può anche scendere sotto barriera durante la vita del certificato (prima della data di valutazione finale), senza compromettere la restituzione del valore di rimborso massimo.

Da notare anche la presenza dell‘opzione quanto: nonostante i titoli su cui è scritto il certificato siano denominati in USD, il prodotto rimborsa sempre importi in Euro, non lasciando l’investitore esposto a variazioni (favorevoli o sfavorevoli) del cambio EUR/USD.

Il portafoglio Sottostante

La situazione attuale sui sottostanti del certificato Recovery Bonus Cap di UBS è la seguente:

  • NVDA: valore iniziale (169,5 Eur), Barriera (118,65 Eur), cap (169,5 Eur), ultimo prezzo registrato (chiusura del 13.05.2022 a 161,75 Eur pari al 95,43% del valore iniziale)
  • NFLX: valore iniziale (173,1 Eur), Barriera (121,17 Eur), cap (173,1 Eur), ultimo prezzo registrato (chiusura del 13.05.2022 a 174,31 Eur pari al 100,70% del valore iniziale)

Analisi dinamico-oggettiva

Per ora il Worst Of (WO) del certificato UBS è rappresentato da Nvidia.

Alle quotazioni attuali di NVDA, e con un prezzo lettera (= di acquisto per l’investitore) di 76,45 euro del certificato, questo sarebbe il profilo di payoff a scadenza (= la struttura di pagamento del certificato, data da Val Rimb Cert, al variare del prezzo del sottostante WO dalla quotazione attuale a 0%, dato da Pr sottost: in verde gli aumenti/guadagni, in rosso i decrementi/perdite):

se il sottostante WO alla data di valutazione finale non sceso oltre il -26,64% dall’attuale quotazione, a scadenza il certificato paga l’importo massimo di 100 euro, ottenendo un rendimento del +30,80% rispetto il suddetto prezzo lettera.

In caso contrario, se NVDA scendesse con maggior forza la perdita % sperimentata sul certificato è inferiore a quella sperimentata dal sottostante WO: ad esempio a fronte di un -30% di NVDA il certificato sperimento un -12,62%, a fronte di un -50% del WO il certificato perde il -37,59% e così via.

Codice ISIN del prodotto

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Nota Bene: il trading e l’attività d’investimento in generale possono comportare rischi significativi per il capitale, con perdite che potrebbero in alcuni casi eccedere il capitale iniziale. Gli scenari di mercato cambiano continuamente e le performance passate non rappresentano garanzia delle performance future. È pertanto fondamentale assicurarsi di aver compreso tali rischi. Le informazioni presentate in questo sito non sono in alcun modo da intendersi come sollecito all’investimento e sono rivolte ad un pubblico indistinto, non rappresentando in alcun modo attività di consulenza finanziaria -e nemmeno generica- in base ai profili di rischio e rendimento degli investitori. Ogni decisione di investimento è sotto la piena ed esclusiva responsabilità del lettore. Né l’autore né investire oggi saranno responsabili nei confronti di nessun utente né di qualsivoglia altra persona o entità per l’inesattezza delle informazioni o per qualsiasi errore od omissione nei suoi contenuti, a prescindere della causa di tali inesattezze, errori od omissioni.

Danilo Fieni

Lavora in InvestireOggi.it dal 2019 curando la sezione Certificati ed è laureato in finanza quantitativa.
La sua passione per il mondo finanziario lo ha portato ad approdare nel mondo dei certificati, analizzando in chiave oggettiva i flussi di pagamento di questi strumenti ed i relativi sottostanti, nonché curando le relazioni con alcuni dei professionisti del settore.
E' inoltre appassionato di trading ed investimenti, in cui svolge attività di ricerca quantitativa e di vantaggi statistici nel mondo dei mercati finanziari.

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