Come ormai sappiamo, a breve sarà erogato il bonus 200 euro ai cittadini con un reddito inferiore a 35 mila euro. il contributo è stato istituito dal governo per aiutare le famiglie in difficoltà economica a causa dell’aumento dei prezzi causati, soprattutto, dal conflitto tra Russia e Ucraina.
Secondo una prima bozza del Decreto Aiuti, il bonus 200 euro sarebbe dovuto spettare solamente ai lavoratori (dipendenti e autonomi) e ai pensionati. Di recente, però, il decreto è stato modificato ed è stata ampliata la platea dei potenziali beneficiari.
- lavoratori dipendenti;
- lavoratori autonomi;
- pensionati;
- disoccupati;
- percettori di reddito di cittadinanza.
Per alcune di queste categorie è stato già chiarito quando e come il contributo sarà pagato; per altre, invece, permangono ancora molti dubbi. Vediamo meglio di cosa si tratta.
Bonus 200 euro, cos’è e a chi spetta?
Il nuovo bonus 200 euro è stato istituito al fine di sostenere i cittadini a fronte dell’impennata dei prezzi e dei costi dell’energia.
Il bonus spetta ai lavoratori dipendenti, autonomi e pensionati che percepiscono un reddito inferiore a 35 mila euro. Secondo le stime del governo, ne beneficeranno circa 28 milioni di italiani.
Questa misura sarà finanziata per intero (circa 6 miliardi di euro) attraverso l’aumento della tassa sugli extra profitti delle imprese energetiche, che passa dal 10 al 25 per cento.
Durante la conferenza stampa del 2 maggio, il presidente del consiglio, Mario Draghi, ha anche reso noto il meccanismo di erogazione del beneficio, ma soltanto per alcune delle categorie sopra elencate.
Le tre modalità di pagamento: ecco come arriveranno i soldi
Secondo quanto è stato chiarito dallo stesso governo, i lavoratori dipendenti riceveranno il contributo in automatico nella busta paga di giugno o di luglio dal proprio datore di lavoro; quest’ultimo sarà poi rimborsato al primo pagamento utile delle imposte.
Per i pensionati, invece, il bonus sarà erogato direttamente dall’INPS, sempre a luglio.
Ad ogni modo, non è stato chiaro come lo stesso sarà pagato ai lavoratori autonomi. Come se non bastasse, rimane incerto anche l’ammontare che sarà erogato. In altre parole, il bonus potrebbe non essere di 200 euro.
Stando all’ultimo testo del DL Aiuti in circolazione, infatti, le risorse destinate a questa categoria di lavoratori sono pari a 400 milioni di euro per l’anno 2022. Si tratta, dunque, di una cifra ben inferiore rispetto ai 6 miliardi stanziati per l’intera misura.
Le cifre, i tempi e le modalità di erogazione per gli autonomi saranno stabiliti con un decreto attuativo che dovrà essere emanato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.