Con le ultime modifiche intervenute al Decreto aiuti, sostanzialmente, è stata aumentata la platea dei potenziali beneficiari del cosiddetto bonus 200 euro, nonché le risorse destinate a tale misura.
Secondo le ultime stime, il contributo andrà a 31,5 milioni di italiani, e non più a 28 milioni come era stato inizialmente previsto.
In particolare, è stato istituito un fondo ad hoc da 500 milioni per finanziare l’indennità ai lavoratori autonomi. L’intera spesa passa così a 6,5 miliardi di euro, interamente finanziati attraverso la nuova tassa sugli extra profitti delle imprese energetiche.
Bonus 200 euro, cos’è e a chi spetta?
Il bonus 200 euro, sostanzialmente, consiste in un contributo una tantum a favore dei cittadini che percepiscono un reddito inferiore a 35 mila euro.
Il bonus sarà finanziato per intero (circa 6,5 miliardi di euro) attraverso l’aumento della tassa sugli extra profitti delle imprese energetiche, che passa dal 10 al 25 per cento.
Stando all’ultima bozza del decreto aiuti, il bonus 200 euro spetterà alle seguenti categorie:
- lavoratori dipendenti;
- lavoratoti autonomi;
- pensionati;
- disoccupati;
- percettori di reddito di cittadinanza;
- lavoratori stagionali;
- lavoratori domestici (colf, badanti ecc.).
Come già detto in apertura, oltre alle categorie appena elencate, il bonus 200 euro andrà anche a chi percepisce la pensione agricola.
Rientrano anche i percettori di disoccupazione agricola
Il testo finale del decreto, secondo quanto è appena stato reso noto da “IlSole24Ore.it”, “include anche 350 mila percettori di disoccupazione agricola nell’elenco dei destinatari dei 200 euro”.
Rispetto agli altri pensionati, non è ancora chiaro il meccanismo di fruizione del contributo, che quindi potrebbe non essere automatico.
Ricordiamo che il bonus 200 euro sarà erogato ai pensionati direttamente dall’INPS, con il pagamento della pensione di luglio.