Bonus 60 euro, ecco le regole per lo sconto sugli abbonamenti ai trasporti

Con il Decreto Aiuti (appena pubblicato in gazzetta ufficiale) è stato istituito anche un nuovo “bonus trasporti pubblici”.
3 anni fa
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Il decreto aiuti è da poco stato approvato e pubblicato in gazzetta ufficiale. Come ormai sappiamo, si tratta di un pacchetto di nuove misure economiche pensato per far fronte all’impennata dei prezzi e dell’energia. Rincari dovuti, principalmente, al conflitto in Ucraina. Oltre all’ormai famoso bonus 200 euro, fra i tanti provvedimenti contenuti in questo decreto, è stato istituito anche un bonus trasporti pubblici che farà felice i tanti pendolari (studenti e lavoratori) Italiani. Questa misura consiste in un buono sconto da 60 euro per l’acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico nazionale e locale a favore dei cittadini con un reddito basso.

Vediamo meglio di cosa si tratta e a chi e destinato il contributo in argomento.

Bonus trasporto pubblico, cos’è e a chi spetta

Come già detto in apertura, con il Decreto Aiuti (pubblicato in gazzetta ufficiale n. 114, martedì 17 maggio) è stato istituito anche un nuovo “bonus trasporti pubblici”.

La misura, sostanzialmente, consiste in un buono pari al 100 per cento e fino ad un massimo di 60 euro della spesa da sostenere per l’acquisto, entro la fine dell’anno, di un abbonamento per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale o per i servizi di trasporto ferroviario nazionale.

Il bonus trasporti spetta alle persone fisiche (lavoratori e studenti) con reddito 2021 non superiore a 35mila euro. Il buono è personale e non cedibile, non costituisce reddito imponibile e non rileva ai fini dell’Isee.

Ad ogni modo, la misura non è ancora operativa. Le modalità di presentazione delle domande di accesso al buono e quelle per la sua emissione, anche ai fini del rispetto del limite di spesa (79 milioni per l’anno 2022) dovranno essere stabiliti con un. decreto interministeriale da emanare entro sessanta giorni dall’entrata in vigore del “decreto Aiuti”.

Per coprire la misura dovrebbe essere istituito al ministero del Lavoro un fondo da 100 milioni di euro.

Esiste anche la detrazione al 19 per cento

Ricordiamo, inoltre, che per la spesa non coperta dal bonus si potrà sempre fruire dell’ordinaria detrazione Irpef del 19 per cento per l’acquisto delle medesime tipologie di abbonamento, ai sensi dell’articolo 15, comma 1, lettera i-decies, Tuir).

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