Risparmiare con il bonus condizionatori 2022: a chi spetta e come fare domanda

Una detrazione fiscale che va dal 50% al 65%: la Legge di Bilancio ha confermato l’arrivo del bonus condizionatori 2022.
3 anni fa
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L’estate si preannuncia particolarmente torrida e le temperature sono già al di sopra delle medie stagionali: è il momento giusto per utilizzare il bonus condizionatori 2022. Grazie a questo incentivo, confermato all’interno della Legge di Bilancio, si potrà ottenere una detrazione tra il 50% e il 65%. Se si ricorre al Bonus Ristrutturazioni e al Bonus Mobili, il risparmio è del 50%; se si ricorre all’Ecobonus sale al 65%. Le spese per il condizionatore possono rientrare anche nel Superbonus del 110%.

A chi spetta il Bonus condizionatori 2022 al 50%?

La risposta è molto semplice.

Qualora si stiano facendo lavori in casa, utilizzando il Bonus ristrutturazioni del 50%, si ha diritto alla medesima percentuale sul condizionatore (si tratta sempre di detrazione fiscale). L’unico requisito richiesto è che le opere di ristrutturazione siano iniziate dopo il 1° gennaio dell’anno precedente a quello per cui si fa richiesta. Semplificando: si può avere il Bonus condizionatori 2022, soltanto se i lavori sono iniziati dopo il 1° gennaio 2021. L’incentivo può essere richiesto anche se si sono scelte altre modalità, oltre la classica detrazione, quali lo sconto in fattura e la cessione del credito.

A chi spetta il Bonus condizionatori 2022 al 65%?

Anche in questo caso la risposta è semplice. Qualora si stia utilizzando l’Ecobonus per il lavori di riqualificazione energetica dell’immobile, è possibile far rientrare anche l’acquisto del condizionatore, con detrazione al 65%, se il dispositivo è a pompa di calore e ad alta efficienza energetica. Il requisito richiesto, anche in questo caso, è che i lavori siano iniziati prima dopo il 1° gennaio 2021.

Come richiedere il Bonus condizionatori 2022?

È possibile ottenere il Bonus condizionatori 2022 in due modi. Il primo è come sconto diretto nel momento stesso dell’acquisto del dispositivo. Il secondo è mediante la dichiarazione dei redditi. Fondamentale è documentare tutte le spese sostenute per i lavori che danno diritto all’incentivo e che prevedono l’accrescimento dell’efficienza energetica.

Importante da sottolineare è che questa tipologia di bonus non è collegata alla dichiarazione ISEE, per cui possono accedervi tutti al di là della propria situazione economica.
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alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

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