Modello 730: nel 2022 la novità è la musica, nel 2023 sarà la TV

Una delle novità nel Modello 730/2022 (anno d’imposta 2021) è il bonus musica. Nel 2023 potrebbe esserci anche il pagamento del canone Rai
3 anni fa
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Modello 730: nel 2022 la novità è la musica, nel 2023 sarà la TV

Dopo il bonus musica potrebbe fare il suo debutto nel Modello 730, anche il canone RAI. Ci riferiamo alla possibilità di pagare la tassa sulla televisione nazionale attraverso la dichiarazione dei redditi.

Se la cosa si farà, tuttavia, solo dal prossimo anno.

Per la musica, il legislatore ha deciso di riconoscere una detrazione IRPEF (19%) della spesa sostenuta (nel 2021) per lo studio e la pratica della musica dei figli (di età compresa tra i 5 anni e i 18 anni). In dettaglio il bonus musica spetta per l’iscrizione e l’abbonamento a:

  • Conservatori di musica
  • istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM)
  • scuole di musica iscritte nei registri regionali
  • cori, bande e scuole di musica riconosciuti da una pubblica amministrazione, per lo studio e la pratica della musica.

Lo sgravio fiscale non può, comunque, superare i 1.000 euro per ciascun ragazzo e spetta solo laddove il reddito complessivo del genitore (che sostiene la spesa) non sia superiore a 36.000 euro.

La tassa sulla televisione fuori dalla bolletta luce

Il bonus musica è goduto in dichiarazione redditi. Chi presenta il Modello 730/2022 indica l’importo della spesa sostenuta ai righi da E8 ad E10, utilizzando il codice 45.

Detto ciò, dal 2023 il legislatore starebbe pensando alla soluzione per un canone RAI fuori bolletta della luce (con sorpresa salasso). Ricordiamo, a questo proposito, che oggi, la tassa sulla televisione è riscossa dallo Stato mediante addebito nella fattura dell’energia elettrica. Soluzione, questa, non è più condivisa dall’Europa.

Per la Commissione Europea l’addebito del canone RAI in bolletta è contro il principio di trasparenza verso gli utenti.

Come entrerebbe il canone RAI nel 730

L’Italia, pertanto, ora è chiamata a trovare una soluzione. Ecco, quindi, che oltre ad un possibile ritorno al bollettino di c/c postale, si fa concreta la strada di dare possibilità agli italiani di pagare il canone RAI in dichiarazione redditi.

Ciò, ad esempio, significa che il debito d’imposta IRPEF che scaturirebbe dalla dichiarazione verrebbe maggiorato poi dell’importo del canone stesso oppure il credito ne verrebbe decurtato.

Precisiamo che la soluzione diventerebbe solo una facoltà, visto che non tutti i contribuenti italiani potrebbero essere obbligati alla dichiarazione reddituale.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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