Entro due settimane, da oggi, bisogna andare alla cassa per versare l’acconto IMU 2022. La scadenza è al 16 giugno. Il saldo, invece, scadrà il 16 dicembre.
Interessati sono i possessori di immobili. Per tali si intendono il proprietario o chi ha, sull’immobile stesso, altro diritto di godimento (usufrutto, enfiteusi, ecc.). Quindi, se ad esempio, l’immobile risulta ceduto in usufrutto, il soggetto passivo IMU è l’usufruttuario e non il nudo proprietario.
In caso di affitto, invece, tenuto al pagamento del tributo resta il proprietario e non anche l’inquilino.
L’immobile in comproprietà
L’IMU resta un tributo dovuto in base alla percentuale di possesso. Pertanto, se l’immobile è in comproprietà tra marito e moglie, ognuno dei due dovrà liquidare il tributo, ciascuno per la propria quota di proprietà.
Ma cosa succede se uno dei due non paga la sua quota? Sarà responsabile anche l’altro comproprietario?
Vediamo cosa prevede la disciplina normativa in merito.
La responsabilità delle parti nel pagamento dell’IMU
Secondo quanto stabilisce il comma 743 della legge di bilancio 2020, in ambito IMU, in presenza di più soggetti passivi con riferimento ad un stesso immobile, ognuno è titolare di un’autonoma obbligazione tributaria.
Questo sta semplicemente a significare che se un comproprietario non paga l’IMU riferita alla sua quota, di questo inadempimento non ne risponderà anche l’altro.
Esempio
Il fabbricato X (diverso dall’abitazione principale) è in comproprietà (al 50% ciascuno) tra due fratelli, Francesco e Giovanni. In questa situazione, Francesco dovrà versare il 50% dell’IMU complessiva dovuta sull’immobile e la stessa cosa dovrà fare Giovanni per la sua quota di proprietà. Laddove uno dei due non paga la propria quota, nessuna responsabilità ricadrà sull’altro.
Tra i comproprietari, non c’è responsabilità solidale. Il comune emanerà avviso di omesso versamento solo verso il comproprietario inadempiente e solo questi sarà tenuto a mettersi in regola per la propria parte (pagando anche sanzione ed interessi).