Venerdì scorso il rendimento del Btp decennale ha raggiunto il livello del 3,4% e un dato così alto non si registrava dal lontano 2018. Inoltre lo Spread con il Bund tedesco ha toccato i 214 punti base per cui si tratta di un altro record dal maggio del 2020. Secondo gli esperti, quindi, questa è l’occasione giusta per diversificare il proprio portafoglio rispetto alle azioni. Ma il buono fruttifero postale 5×5 in questa prospettiva conviene ancora?
Btp decennale ai massimi
Con il BTP decennale ai massimi gli investitori guardano con maggiore interesse ai titoli governativi ma anche alle obbligazioni aziendali sulle varie scadenze.
L’alternativa al BTP decennale è il buono fruttifero postale 5×5?
Il rischio dell’investimento nel BTP decennale è legato alla volatilità del prezzo prima della scadenza. Ovviamente l’instabilità è più alta per i titoli che scadono a lungo termine come il BTP decennale che comporta un rischio superiore rispetto a quello a 1/3 anni. Chi non vuole rischiare ed avere un rendimenti fisso che cresce nel tempo può optare per il buono fruttifero postale 5×5. Esso è emesso dalla Cassa Depositi e Prestiti, collocato sul mercato da Poste Italiane e garantito dallo Stato Italiano. È l’investimento ideale per il lungo periodo, fino a 25 anni con flessibilità di rimborso in ogni momento. Si ha però diritto al riconoscimento degli interessi maturati solo dopo 5, 10, 15 e 20 anni.
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