Se viene a mancare il possessore di un immobile soggetto ad IMU 2022, saranno poi gli eredi a dover adempiere. In altre parole, nell’ipotesi di decesso del proprietario, il soggetto passivo dell’imposta diventa l’erede.
In particolare l’erede è chiamato a pagare l’IMU per conto del familiare deceduto e lo deve fare con riferimento ai mesi che passano tra il 1° gennaio dell’anno di riferimento (ad esempio 1° gennaio 2022) e la data del decesso.
Chi paga l’IMU in caso di decesso
Ricordiamo che soggetto passivo IMU è il possessore dell’immobile.
Se muore il possessore, come detto, il soggetto passivo IMU diventano gli eredi. In dettaglio, questi devono pagare il tributo:
- in nome del deceduto, fino alla data del decesso (in caso di più eredi c’è responsabilità solidale tra di loro ma basta che paghi uno di essi per liberare anche gli altri)
- in nome proprio (se accettano l’eredità) dalla data del decesso. Se ci sono più eredi ognuno paga per la sua quota di eredità.
Esempio IMU nel decesso
Il sig. Marco è proprietario di un immobile su cui è tenuto a versare l’IMU 2022. Non ha moglie ma ha un solo figlio. Il sig. Marco è venuto a mancare il 31 maggio 2022. In tal caso, il figlio (erede) dovrà versare l’IMU 2022.
- in nome e per conto del padre deceduto, per il periodo di possesso in capo al padre stesso da gennaio 2022 a maggio 2022 (quindi, 6 mesi)
- in nome e per conto proprio (se accetta l’eredità) per i restanti 7 mesi (da giugno a dicembre).
Il pagamento del Modello F24 in nome e per conto del defunto richiede che oltre ai dati anagrafici di quest’ultimo, il figlio (erede) compili anche il campo “coobbligato”.