Una delle principali misure contenute nel cosiddetto DL Aiuti è l’ormai famoso bonus 200 euro. Si tratta di una misura, una tantum, pensata per far fronte alla crisi generata dall’impennata dei prezzi dell’energia e, in generale, dei beni e servizi, causata, soprattutto, dal recente conflitto in Ucraina.
Il bonus spetta ad un’ampissima platea di beneficiari:
- lavoratori dipendenti;
- lavoratori autonomi;
- pensionati;
- disoccupati;
- percettori di reddito di cittadinanza;
- lavoratori stagionali;
- lavoratori domestici (colf, badanti ecc.).
Il bonus sarà accreditato agli aventi diritto tra giugno e luglio con diverse modalità, a seconda che si tratti di un lavoratore, pensionato ecc.
Ad ogni modo, in molti si stanno chiedendo se tale somma sarà poi tassata nella prossima dichiarazione dei redditi? Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.
Bonus 200 euro, cos’è e a chi spetta
Il bonus 200 euro è stato istituito al fine di sostenere i cittadini a fronte dell’impennata dei prezzi e dei costi dell’energia.
Il bonus spetta ai dipendenti con uno stipendio lordo, da inizio anno, inferiore a 2.692 euro al mese; I pensionati, autonomi, stagionali e disoccupati, invece, devono avere un reddito sotto i 35 mila euro annui. Per colf e badanti, infine, non è previsto alcun limite reddituale.
Oltre al limite reddituale, ad ogni modo, la normativa prevede anche altri requisiti; ad esempio, l’indennità spetta una sola volta, anche nel caso in cui il beneficiario sia titolare di più rapporti di lavoro.
Il contributo è netto o verrà tassato in dichiarazione dei redditi?
Adesso facciamo un po’ di chiarezza in merito al quesito posto in apertura di questo articolo: il bonus 200 euro sarà tassato nella prossima dichiarazione dei redditi?
Questo beneficio – così come chiarito al comma 3, articolo 31, del decreto legge 17 maggio 2022, n. 50 (cosiddetto decreto Aiuti) – “non è cedibile, né sequestrabile, né pignorabile e non costituisce reddito né ai fini fiscali né ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali ed assistenziali”.
In altre parole, il bonus 200 non sarà soggetto a tassazione, in quanto non concorre alla formazione del reddito delle persone o delle imprese.