Attenzione perché con i cantieri per il 110 che sono bloccati, e con i lavori, di conseguenza, non terminati, la situazione rischia di farsi drammatica. In quanto potrebbe esserci un boom di fallimenti societari. Ma anche di cause dinanzi ai giudici dei tribunali.
Il rischio dei cantieri per il 110 che sono bloccati, e dei lavori non terminati, è legato al fatto che il Governo Draghi, sul superbonus, sembra essere intenzionato a adottare la linea dura. Non solo chiudendo le porte allo stanziamento di nuove risorse.
Cantieri 110 bloccati e lavori non terminati: senza proroga boom di cause e fallimenti delle imprese edili
In particolare, il rischio dei cantieri del 110 bloccati e dei lavori non terminati parte dai lavori negli spogliatoi delle associazioni sportive dilettantistiche, per i quali non è arrivata la proroga. E passa anche per gli interventi incentivati sulle villette unifamiliari.
In altre parole, senza alcuna proroga, tra cantieri 110 bloccati e lavori non terminati, si rischiano cause e soprattutto fallimenti. A partire dalle piccole società del settore edile con ricadute negative anche a livello occupazionale.
Aumenta il pressing sull’eliminazione del vincolo SAL 30% sulle villette unifamiliari
Per evitare i cantieri del 110 bloccati ed i lavori non terminati, inoltre, alcune forze politiche che sostengono il Governo Draghi sono in pressing. Al fine di eliminare il vincolo SAL al 30% sulle villette familiari. Nonostante recentemente ci sia stata la proroga dal 30 giugno al 30 settembre del 2022.
Ad oggi, inoltre, sui cantieri del 110 bloccati, il superbonus per le villette sarà accessibile solo per il corrente anno. Mentre dal 2023 proseguirà per i condomini. E nel 2024-2025 ci sarà comunque il decalage passando dal 110% al 70% e poi al 65%. Infine, una domanda: puoi fare i lavori da solo e chiedere il bonus 110?