In pensione fino a 4 anni prima o riducendo l’orario negli ultimi anni: ecco come

Andare in pensione fino a ben 4 anni prima. Oppure riducendo l'orario e quindi lavorando meno. Vediamo allora, nel dettaglio, come e quando è possibile anticipare il pensionamento oppure ottenere una riduzione dell'orario di lavoro. Tutte le info.
2 anni fa
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Può sembrare strano ma oggi con opzione donna possono andare in pensione con 35 anni di contributi e nettamente prima molte più lavoratrici di quanto invece si creda.
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Andare in pensione fino a ben 4 anni prima. Oppure riducendo l’orario e quindi lavorando meno. Vediamo allora, nel dettaglio, come e quando è possibile anticipare il pensionamento oppure, pur continuando a lavorare, ottenere una riduzione dell’orario di lavoro.

E questo anche perché, quando per esempio si superano i 60 anni di età, si contano davvero i giorni per iniziare a prendere la meritata e sudata pensione. E andare in pensione fino a 4 anni prima, in questo caso, rappresenta palesemente un grosso vantaggio.

In pensione fino a 4 anni prima o riducendo l’orario di lavoro negli ultimi anni: ecco come fare

Nel dettaglio, per andare in pensione fino a 4 anni prima la via più semplice, anche se al momento è onerosa, è quella relativa al riscatto della laurea. In pratica, grazie agli anni del corso legale di laurea, riscattandoli, si può anticipare la pensione. Senza aspettare, per esempio, la maturazione dei requisiti INPS per l’accesso alla pensione di vecchiaia. Quella a 67 anni di età.

Così si può andare in pensione fino a 4 anni prima, ma c’è anche chi in passato ha anticipato o comunque è riuscito a ritirarsi da lavoro riscattando il periodo del servizio militare obbligatorio. Per l’obbligo di leva, infatti, è previsto il riconoscimento dei contributi figurativi.

Come ridurre l’orario di lavoro negli ultimi anni e perché farlo alle porte della pensione

Chiarito come andare in pensione fino a 4 anni prima, vediamo ora come ridurre l’orario negli ultimi anni e perché farlo. Per esempio, dopo i 60 anni, perché il lavoratore vuole avere più tempo per prendersi cura della propria famiglia. Ed in tal caso si opterà per il passaggio dal contratto di lavoro a tempo pieno a quello part-time. Una scelta ideale, senza troppe penalizzazioni, quando magari mancano giusto un paio d’anni per il ritiro definitivo dal lavoro.

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