Certificati Unicredit Maxi Cash Collect Step Down: come investire su settore food-beverage con cedolone al 15%

Certificato targato Unicredit per investire sul settore food-beverage con una maxi cedola adatta recupero minusvalenze in scadenza.
2 anni fa
7 minuti di lettura
BNP Paribas Certificati Athena Relax Up: investire su settore food-beverage con prima cedola incondizionata del 5%

All’interno dei Certificati emessi da Unicredit, ne balza all’occhio perché consente di investire su 4 società del settore food-beverage.

In tal modo si da la possibilità agli investitori di investire indirettamente su un paniere di azioni – in tema food-beverage – con un impiego di danaro limitato (100€). Indirettamente perché, a fronte della rinuncia ai dividendi e ad eventuali salite dei sottostanti – ossia le azioni -, si ottiene un flusso cedolare periodico potenziale e una protezione condizionata – da eventuali discese dei sottostanti – sull’investimento fatto.

Cosa molto importante inoltre, grazie alla maxi cedola iniziale e l’assoluta efficienza della fiscalità dei certificati (redditi diversi in quanto derivati cartolarizzati) sono il prodotto tipico utilizzato dall’investitore nella compensazione delle minusvalenze presenti nello zaino fiscale. Per maggiori informazioni leggi: Recupero Minusvalenze? Sfrutta l’efficienza della fiscalità dei certificati, spunti operativi

Informazioni sui sottostanti

In questo caso, i sottostanti del certificato Unicredit sono rappresentati da: Beyond Meat, Carrefour, Coca Cola e McDonald’s.

    1. Le 4 azioni hanno core business praticamente uguale e rimangono all’interno del settore, essendo positivamente correlate (per banalità basti sovrapporre i 2 grafici di Coca Cola e McDonald’s dal 1980 ad oggi, anche se Coca Cola è stata più volatile e comunque storica partner di McDonald’s. Carrefour e Beyond Meat sembrano essere meno correlate). Inoltre possiedono una quantità di informazione storica sufficiente per analizzare, su stampo quantitativo, quale sia il processo stocastico che muove fondamentalmente il prezzo dei 2 sottostanti analizzati, potendo ad esempio notare eventuali cambiamenti di natura a seconda del periodo storico/time frame analizzato. L’unica pecca dal punto di vista dell’informazione storica è Beyond Meat che è stata quotata di recente e, avendo un laboratorio di ricerca e sviluppo considerato fiore all’occhiello è quotata al Nasdaq100; quello che è possibile dire sul prezzo di Beyond Meat è che finora ha mostrato un valore di mercato con andamento laterale ad ampia volatilità e le quotazioni attuali, a circa 30,62 Usd, sono scese in picchiata sotto il prezzo di inizio quotazione.
    2. Quanto ad un analisi di valutazione può esser iniziato a supporre questo. Per il multiplo Price / Earning – P/E – si può osservare e supporre/concludere questo (Anche se sarebbe più interessare anche multipli come il P/Ebitda ed i Net Cash Flows in ottica top-down: America, Settore Alimentare, peer group). Quello attuale del settore food-beverage è a circa 20x, mentre per Beyond Meat, Carrefour, Coca Cola McDonald’s si trova attualmente rispettivamente intorno al -7,5x (segno che il mercato continua ad accettare un prezzo nonostante la perdita netta), 26x, 26x e rispettivamente a 12x. Quindi il portafoglio presenta un P/E medio (circa 14x) leggermente inferiore al settore alimentare.
    3. Continuando l’analisi di valutazione sarebbe interessante anche analizzare il tutto con metriche più approfondite (che valutino per esempio anche la gestione operativa – EBITDA – o i flussi di cassa netti prodotti – Net Cash Flows -). Per quanto riguarda il rapporto EV/EBITDA (che misura il rapporto fra il valore di mercato dell’impresa ed il reddito operativo, ossia al lordo di interessi, tasse, deprezzamenti, ed ammortamenti) Beyond Meat al 31 dicembre del 2021 è stato negativo, segno che anche qui, come è stato per Tesla, c’è un periodo in cui anche questa azienda può esser valutata positivamente dal mercato nonostante anche la produzione in perdita operativa, ossia riguardante il core business; il tutto, comunque, sembra convergere verso lo 0 nonostante la recente quotazione anche se la metrica ha mostrato un andamento fortemente volatile. Per i colossi invece questo rapporto sembra positivo ed in stabile crescita annuale dal 2012 ad oggi.
    4. Per quanto riguarda il rischio sistematico, il ß, è possibile dire questo. Il comportamento non è erratico. In altre parole i titoli non mutano natura da aggressivi a difensivi e viceversa.
      Quello di Beyond Meat denota un titolo aggressivo (ß>1, nonostante forte diminuzione da un valore iniziale di circa 3), mentre CocaCola e McDonald’s, almeno dal 2012 ad oggi sono sempre stati dei titoli difensivi (0<ß<1). Attualmente il ß medio di portafoglio denota un portafoglio difensivo (+0,81 circa facendo la media per Beyond Meat, Carrefour, CocaCola e McDonald’s rispettivamente circa a 1,64, 0,49, 0,55, e 0,55).
    5. Completando le analisi delle caratteristiche quantitative del titolo, la volatilità implicita (per convenzione calcolata su un “forward period” di 30 giorni e che consta della proprietà mean reverting) si può dire che esiste un contrappeso fra Beyond Meat, molto volatile, ed il resto delle azioni del paniere, che invece presenta volatilità mediamente molto più contenuta. Per Beyond Meat infatti si rileva una volatilità implicità media molto elevata, intorno al 125%, mentre per Coca Cola e McDonald’s è molto più bassa ed intorno al 25% (quella di Carrefour non è disponibile) Ciò giova sicuramente al tandem emittente-strutturatore, che con Beyond Meat ha molto più spazio di manovra in termini di costruzione del certificato in termini di costi del pool opzionale sottostante, mentre l’investitore deve valutare: composizione sottostante del cross-asset structured product, livelli di redditività potenziale, conservatività della protezione applicata, scadenza ecc.

Si passa ora ad esplicare il meccanismo di base del certificato (estrapolato mediante lettura dei documenti fondamentali, che costituiscono il quadro tecnico-normativo estrapolabili anche dal sito per meglio comprendere le caratteristiche primarie del prodotto cartolarizzato).

Certificati Unicredit Maxi Cash Collect Worst Of: struttura, come investire sul settore food-beverage indirettamente

A seguire la struttura del certificato Unicredit:

  • Barriera europea di protezione sul capitale pari al 50% dei valori iniziali
  • Trigger cedole al 50% dei valori iniziali
  • Prima maxi cedola iniziale condizionata del 15%
  • Successive cedole trimestrali condizionate dello 9,05% (massimo 36,20% annuo sul taglio nominale di 100 Euro)
  • Autocall trigger trimestrale – che permette di ricevere il rimborso anticipato – osservabile dal 16.02.2023 e decrescente a step del 5% ogni 2 trimestri: dal 100% all’80% dei valori iniziali
  • Valore nominale unitario di 100 Euro
  • Prezzo lettera rilevato sulla pagina del sito a circa 102,48 Euro – intorno alle 11:10 del 14.07.2022 –

Certificati Unicredit Maxi Cash Collect Worst Of: funzionamento, come investire sul settore food-beverage indirettamente

Il certificato targato Unicredit è stato emesso il 05.07.

2022 e: ha data di valutazione finale posta al 21.08.2025 (liquidazione il 28.08.2025), è negoziato su EuroTLX ed ha un ha valore nominale di 100 Euro.

Meccanismo cedolare

Il certificato Unicredit in questione paga una prima maxi cedola condizionata iniziale di 15 Euro, ossia se tutti i sottostanti, alla relativa data di valutazione, risultano sopra il trigger cedolare posto allo stesso livello delle cedole periodiche.

Il Certificato di Investimento Maxi Cash Collect infatti questione paga successive cedole trimestrali condizionate di 9,05 Euro, cioè se tutti e 3 i sottostanti non scendono oltre il trigger delle cedole, posto al 50% dei valori iniziali; in caso contrario non viene corrisposta alcuna cedola.

Meccanismo di rimborso anticipato automatico: Autocall

Il meccanismo Autocall permette di ottenere il rimborso anticipato, grazie all’autocall trigger trimestrale, a partire da febbraio 2023 e decrescente a step del 5% (vedi la struttura): se il prezzo di ogni sottostante è pari o superiore all’autocall trigger il certificato rimborsa il valore nominale più la cedola del trimestre in questione.

In caso contrario la vita del prodotto continua.

Scadenza

A scadenza, se il prodotto non si è estinto anticipatamente, si prefigurano 2 scenari:

  • se alla data di valutazione finale tutti i sottostanti non scendono sotto la barriera europea – della stessa entità del trigger cedolare -, il certificato paga il nominale più l’ultima cedola
  • in caso contrario il certificato di investimento replica linearmente la performance del sottostante Worst Of (WO ossia con un valore finale in % più basso rispetto al relativo valore iniziale), pagando un valore pari al valore nominale del certificato moltiplicato per la performance (data dal valore finale in rapporto al valore iniziale) del suddetto sottostante.

Da notare la presenza della barriera europea: grazie a tale caratteristica il valore dei sottostanti può anche fluttuare sotto barriera durante la vita del certificato senza compromettere la protezione del capitale. Affinché venga restituito il valore nominale, il valore dei sottostanti deve risultare sopra la barriera solo alla data di valutazione finale.

Da notare anche la presenza dell‘opzione quanto: nonostante i titoli su cui è scritto il certificato siano denominato in USD, il prodotto rimborsa sempre importi in Euro, non lasciando l’investitore esposto a variazioni (favorevoli o sfavorevoli) del cambio EUR/USD.

Certificati Unicredit Maxi Cash Collect Worst Of: i sottostanti

La situazione attuale sui sottostanti di questo Certificato targato Unicredit è la seguente:

  • Carrefour: valore iniziale (17,095 Eur), Barriera/trigger cedola/trigger maxi cedola (8,5475 Eur), ultimo prezzo registrato a mercato aperto (intorno alle 11:10 del 14.07.2022 a 16,45 Eur, pari al 96,23% del livello iniziale)
  • Coca Cola: valore iniziale (62,73 USD), Barriera/trigger cedola/trigger maxi cedola (31,365 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura al 13.07.2022 a 62,38 USD, pari al 99,44% del livello iniziale)
  • McDonald’s: valore iniziale (247,74 USD), Barriera/trigger cedola/trigger maxi cedola (123,87 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura al 13.07.2022 a 252,67 USD, pari al 101,99% del livello iniziale)
  • Beyond Meat: valore iniziale (24,36 USD), Barriera/trigger cedola/trigger maxi cedola (12,18 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura al 12.07.2022 a 30,62 USD, pari al 125,70% del livello iniziale)

NB: Per ora il WO è rappresentato da Carrefour e il suo valore attuale è leggermente inferiore al suo valore iniziale.

Analisi dinamico-oggettiva

In base alle quotazioni attuali del sottostante WO del certificato Unicredit, ed un prezzo lettera (=di acquisto per l’investitore) di circa 102,48 Euro questo sarebbe il payoff a scadenza (= la struttura di pagamento del contratto, data dal Val Rimb Cert, al variare del valore del sottostante dalla quotazione attuale a 0%, dato da Pr Sottost; rosso per decrementi/perdite %, verde per aumenti/guadagni %) a parità di condizioni sugli altri sottostanti:

Se il certificato non si è estinto anticipatamente paga il nominale più l’ultima cedola condizionata se il sottostante WO non scende oltre il -48,03% dall’attuale quotazione. Considerando la massima redditività potenziale il certificato pagherebbe 214,55 Euro (il nominale più la maxi cedola e le successive 11 cedole), con un massimo rendimento potenziale lordo a circa 3 anni e 1 mese del 109,40% rispetto il suddetto prezzo lettera.

In caso contrario, se il WO scendesse con più forza il certificato perderebbe, in %, un valore sostanzialmente uguale rispetto all’investimento diretto sul sottostante stesso. In altre parole il certificato quota sulla componente lineare.

Codice ISIN del prodotto

Cliccandovi sopra verrete rimandati alla pagina del certificato targato Unicredit.

Nota Bene: il trading e l’attività d’investimento in generale possono comportare rischi significativi per il capitale, con perdite che potrebbero in alcuni casi eccedere il capitale iniziale. Gli scenari di mercato cambiano continuamente e le performance passate non rappresentano garanzia delle performance future. È pertanto fondamentale assicurarsi di aver compreso tali rischi. Le informazioni presentate in questo sito non sono in alcun modo da intendersi come sollecito all’investimento e sono rivolte ad un pubblico indistinto, non rappresentando in alcun modo attività di consulenza finanziaria personalizzata -e nemmeno generica-  in base ai profili di rischio e rendimento degli investitori. Ogni decisione di investimento è sotto la piena ed esclusiva responsabilità del lettore. Né l’autore né Investire Oggi saranno responsabili nei confronti di nessun utente né di qualsivoglia altra persona o entità per l’inesattezza delle informazioni o per qualsiasi errore od omissione nei suoi contenuti, a prescindere della causa di tali inesattezze, errori od omissioni.

Danilo Fieni

Lavora in InvestireOggi.it dal 2019 curando la sezione Certificati ed è laureato in finanza quantitativa.
La sua passione per il mondo finanziario lo ha portato ad approdare nel mondo dei certificati, analizzando in chiave oggettiva i flussi di pagamento di questi strumenti ed i relativi sottostanti, nonché curando le relazioni con alcuni dei professionisti del settore.
E' inoltre appassionato di trading ed investimenti, in cui svolge attività di ricerca quantitativa e di vantaggi statistici nel mondo dei mercati finanziari.

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