Dopo aver trascorso la maggior parte della propria vita a lavorare sono in tanti a non vedere l’ora di poter finalmente porre fine alla propria carriera e andare in pensione. Un traguardo, quest’ultimo, per tanti, in particolar modo per i più giovani, davvero lontano, ma a cui è bene pensare fin da subito.
In caso contrario infatti, si rischia, una volta raggiunta la pensione, di dover fare i conti con degli importi davvero irrisori. Questo, e non solo, è quanto emerge dai dati resi noti di recente dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale proprio in merito ai trattamenti pensionistici.
L’Inps ha ammesso la scomoda verità sui trattamenti pensionistici mettendo nero su bianco i rischi: i dati
Come già detto non sono passati inosservati gli ultimi dati resi noti dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale che hanno messo in luce la scomoda verità sui trattamenti pensionistici. Ma cosa è emerso? Ebbene, come sottolineato dal presidente Tridico, che ha presentato la relazione annuale dell’Inps in Parlamento, la previdenza obbligatoria non è più in grado di assicurare un importo della pensione dignitoso come in passato.
Basti pensare che soltanto l’anno scorso ben il 40% dei pensionati ha percepito meno di 12 mila euro annui. Dei dati che non passano inosservati e che dimostrano come sia fondamentale prestare attenzione a quel che sarà il futuro del sistema pensionistico italiano e soprattutto attuare al più presto degli interventi mirati.
Importo pensione futura: l’importanza della previdenza complementare
Se tutto questo non bastasse, non sono incoraggianti nemmeno i dati resi noti dal presidente della Covip, ovvero la Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione. Come sottolineato dal presidente Padula, infatti, solo il 34% dei lavoratori del nostro Paese ha aderito ad un fondo pensione.
Considerando che, come abbiamo già avuto modo di vedere, negli ultimi anni i fondi pensione hanno battuto la rendita del TFR, ecco che è facile intuire come proprio la previdenza complementare possa rivelarsi lo strumento di cui disporre per poter far fronte alle problematiche che affliggono il sistema pensionistico italiano.
Un sistema come quello attuale, infatti, non è più sostenibile. Lo sa bene l’Inps che con la sua relazione ha sottolineato come la previdenza obbligatoria, in futuro, non riuscirà più ad assicurare pensioni con importi idonei a garantire la dignità delle persone. La previdenza complementare, dal suo canto, pur potendo sopperire a tale situazione, non riscontra ancora un numero di adesioni sufficienti.
Proprio partendo da questi presupposti, quindi, è facile intuire come sia importante che il governo intervenga con delle misure mirate, al fine di garantire anche in futuro la pensione a tutti i cittadini e soprattutto importi adeguati.