Sia gli imprenditori individuali che i professionisti riceveranno il bonus 200 euro previsto dal D.L. 50/2022, cosiddetto decreto Aiuti.
Per i titolari di partita iva, i fondi che saranno a disposizione ammontano a circa 500 milioni di euro, di cui 80 milioni sono riservati ai professionisti iscritti alle casse private: commercialisti, avvocati, ingegneri, ecc.
Da qui, è facile fare il conteggio dei professionisti con cassa privata che riceveranno il bonus 200 euro. Infatti, le risorse saranno sufficienti a coprire 400 mila domande.
Tali risorse saranno sufficienti o ci sarà chi rimarrà fuori dal bonus?
Il bonus 200 euro per le partite iva
Anche i titolari di partita iva riceveranno il bonus 200 euro.
Come già detto più volte, ad oggi non si conoscono ancora le regole in base alle quali il bonus sarà assegnato.
Infatti, se per i pensionati, i dipendenti e le altre categorie di aventi diritto, con la circolare n° 73/2022, l’INPS ha chiarito in che modo ed entro quali termini il bonus verrà erogato, i titolari di partita iva, a oggi, non sanno ancora nulla.
Addirittura non si sa ancora se il diritto a ricevere il bonus sarà collegato o meno al reddito conseguito nel 2021 oppure se potrà essere chiesto indistintamente da tutte le “partite iva”.
E’ ragionevole pensare che così come previsto ad esempio per i pensionati, anche per i titolari di partita iva la soglia di reddito oltre la quale il bonus non verrà riconosciuto, dovrebbe essere fissata a 35.000 euro. La verifica di tale soglia, con molta probabilità, dovrà essere effettuata rispetto al reddito complessivo. Così ad esempio, se il titolare di partita iva è allo stesso momento proprietario di immobili che sono fittati, dovrà considerare anche tali ulteriori entrate.
Bonus 200 euro ai professionisti. Quante richieste saranno soddisfatte?
Come anticipato in premessa, i fondi che saranno a disposizione dei titolati di partita iva ammontano a circa 500 milioni di euro, di cui 80 milioni sono riservati ai professionisti iscritti alle casse private: commercialisti, avvocati, ingegneri, ecc.
Tale riserva di fondi in favore dei professionisti iscritti alle casse private, sembrerebbe essere inserita nella bozza del provvedimento che renderà operativo il bonus 200 euro anche per i titolari di partita iva. Infatti, da ieri sta circolando la notizia che il Ministero dell’Economia e delle finanze, MEF, ha quasi terminato la bozza del decreto attuativo. Anche se, a tal proposito, siamo già fuori tempo massimo. Infatti, il decreto avrebbe dovuto essere approvato entro il 17 giugno.
Detto ciò, sulla base delle risorse assegnate, pari a 80 milioni di euro, sono circa 400 mila i professionisti con cassa privata che prenderanno il bonus 200 euro.
Se il reddito massimo oltre il quale il bonus non sarà riconosciuto verrà fissato a 35.000 euro, i fondi stanziati potrebbero soddisfare tutte le richieste. Laddove, il limite massimo di reddito fosse rivisto al rialzo, sarà necessario prevedere nuovi fondi per soddisfare tutte le domande.
Cosa che sembra molto difficile da fare ora che il Governo è caduto.