Bonus 200 euro partita iva, cosa succede con la caduta del governo?

Il premier Draghi si è dimesso. Cosa succede ora al bonus 200 euro partita IVA previsto dal decreto Aiuti?
2 anni fa
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Bonus 200 euro partita iva, cosa succede con la caduta del governo?

Del bonus 200 euro ne hanno certezza tutti (o quasi) i beneficiari ammessi. Parliamo delle seguenti categoria:

  • lavoratori dipendenti
  • pensionati
  • percettori prestazioni INPS (reddito cittadinanza, NASPI, ecc.)
  • titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa
  • gli iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo
  • gli autonomi occasionali (senza partita IVA)
  • stagionali, a tempo determinato e intermittenti (compresi i lavoratori a tempo determinato del settore agricolo);
  • incaricati alle vendite a domicilio.

Per loro sono noti tempi di erogazione bonus 200 euro e tempi di domanda (per chi deve farne richiesta).

Gli unici, invece, che ancora restano in stand-by sono i titolari di partita IVA. La causa di tutto ciò è l’attuale crisi di Governo che ha portato lo scioglimento anticipato delle Camere e le elezioni anticipate al 25 settembre 2022. Il governo resta in carica solo per la gestione degli affari correnti.

Bonus 200 euro partita IVA, solo sulla carta

Il bonus 200 euro partita IVA, ricordiamo, è previsto dall’art. 33 decreto Aiuti (convertito già in legge). La disposizione istituisce un fondo da 500 milioni di euro per l’anno 2022 finalizzato al riconoscimento dell’indennità “una tantum” in favore di lavoratori autonomi e liberi professionisti.

Le modalità attuative e i requisiti reddituali necessari devono essere definiti da apposito decreto da emanarsi a cura del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze.

Lo stesso art. 33 stabilisce che tale decreto attuativo era da emanarsi entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto Aiuti. Considerando che quest’ultimo è entrato in vigore il 18 maggio 2022, ne consegue che il provvedimento era da emanarsi entro lo scorso 17 giugno.

Ad oggi, invece, nemmeno l’ombra. Ora la caduta del governo e l’attenzione verso la campagna elettorale in vista del 25 settembre potrebbe far ritardare ancora di più il provvedimento.

Un bonus 200 euro partita IVA, dunque, che per adesso continua ad esistere solo sulla carta.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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