Dl Aiuti: confermato lo stop al bonus 200 euro, ma gli stipendi degli italiani saranno più alti

Sembrerebbe sempre più probabile la cancellazione del bonus 200 euro per un aumento degli stipendi duraturo.
2 anni fa
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Bonus 200 euro colf e badanti, tempi di pagamento non uguale tutti

Nonostante le dimissioni del Presidente Mario Draghi, il governo rimane in carica per i dossier e gli affari correnti, almeno fino alle prossime elezioni. In particolare, lo stesso dovrà presto emanare un nuovo decreto Aiuti, allo scopo di sostenere le famiglie in difficoltà economica a causa dell’alta inflazione. Il primo decreto Aiuti, com’è noto, ha previsto il tanto discusso bonus 200 euro una tantum. Si tratta di una misura che è costata quasi 7 miliardi di euro e che difficilmente questo governo (dimissionario) potrà riproporre.

Infatti, sembrerebbe armai ufficialmente accantonata l’ipotesi della proroga del contributo per il mese di agosto o settembre. Al suo posto, ad ogni modo, dovrebbe arrivare un nuovo esonero contributivo, in modo da aumentare gli stipendi dei lavoratori. In questo caso, si parla di un intervento più duraturo, almeno fino alla fine del 2022. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Niente bonus 200 euro, ma le buste paga degli italiani saranno più alte

Come già detto in apertura, il bonus 200 euro non sarà riproposto per i prossimi mesi, ma sicuramente saranno varate nuove misure antinflazione.

In particolare, sembrerebbe sempre più probabile una nuova decontribuzione degli stipendi in modo da aumentare il netto in busta paga.

Tale decontribuzione dovrebbe essere prevista solamente per i soggetti con un reddito basso, probabilmente sotto i 35 mila euro (la stessa soglia prevista per il bonus 200 euro).

Attualmente, la riduzione del versamento dei contributi è pari allo 0,8 per cento. Con questa norma si vorrebbe aggiungere un ulteriore sgravio dell’1 per cento. Si calcola un incremento in busta paga che può arrivare fino a 75 euro al mese. Meno, ovviamente, del bonus 200 euro, ma in questo caso si tratterebbe di un beneficio più duraturo. La decontribuzione, infatti, sarà calcolata per tutti i restanti mesi del 2022, e c’è già chi parla della possibilità di far diventare tale provvedimento strutturale.

Anche se Quest’ultima ipotesi dovrà essere decisa dal prossimo esecutivo e dai sindacati.

Ad ogni modo, allo stato attuale non si conoscono i dettagli di questa nuova misura. Per avere maggiori informazioni bisognerà attendere la stesura del nuovo decreto Aiuti. Ovviamente, vi terremo aggiornasti sugli sviluppi di questa vicenda.

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