Il decreto Aiuti bis prevede una serie di nuove misure a favore delle famiglie e imprese in difficoltà economica a causa dell’elevata inflazione di questo periodo. Nel decreto c’è spazio per una inaspettata sorpresa: il rifinanziamento dell’ormai famoso bonus psicologo.
Le risorse destinate a tale misura erano davvero poche (appena 10 milioni di euro). Il numero dei voucher è terminato in pochissimo tempo. Migliaia di richiedenti sono così stati scartati. Richiedenti che adesso potrebbero avere una seconda possibilità. Vediamo meglio di cosa si tratta.
Bonus psicologo: richieste oltre le aspettative, voucher terminati in poco tempo
Il 25 luglio 2022 è stata finalmente aperta la piattaforma dell’INPS per poter richiedere il tanto atteso Bonus Psicologo.
Si tratta del contributo a favore dei soggetti con un ISEE inferiore a 50 mila euro, che durante la fase di emergenza sanitaria hanno manifestato dei disturbi psicologici e che quindi necessitano delle cure di uno specialista. L’importo del bonus psicologo dipende anche dal reddito del richiedente e può arrivare fino a 600 euro.
Come già detto in apertura, le risorse stanziate sono terminate in pochissimo tempo, già dal primo giorno utile per l’invio delle relative istanze. Adesso però, con il decreto Aiuti Bis, ne sono state stanziate di nuove.
20 milioni in più grazie al decreto aiuti
Il decreto aiuti bis ha previsto ben 15 milioni di euro in più per il bonus psicologo, che si vanno ad aggiungere ai 10 milioni inizialmente previsti.
“L’aumento a 25 milioni del fondo per l’assistenza psicologica varato oggi in Cdm – scrive su twitter Speranza – è una decisione giusta. E rappresenta una risposta concreta e veloce alle tante richieste pervenute all’Inps sin dai primi giorni di apertura delle procedure”.
Ricordiamo che, secondo quanto stabilito dal decreto attuativo firmato dal Ministro della Salute, Roberto Speranza, l’assegnazione dei voucher avverrà a partire dalle domande dei soggetti con ISEE più basso.
Una volta erogata la prestazione, la specialista dovrà emettere la fattura caricandola sul sito dell’INPS, che provvederà al rimborso della prestazione erogata.