Bonus 200 euro, perché bisogna guardare le buste paga da gennaio a giugno

Con il messaggio 3099 del 5 agosto, l'INPS ha ribadito la sua posizione, estendendo il bonus a nuovi beneficiari
2 anni fa
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Bonus 200 euro

Se anche tu non hai ancora ricevuto il bonus 200 euro e ti stai chiedendo se ti arriverà a breve o se ormai non lo riceverai più, devi sapere che di recente l’INPS ha ampliato la platea dei beneficiari andando oltre a quelle che sono le previsioni del DL 50/2022, cosiddetto decreto Aiuti.

Con il messaggio 3099 del 5 agosto, l’INPS ha ribadito la sua posizione, estendendo il bonus a nuovi beneficiari.

Scopriamo insieme a chi spetta realmente il bonus 200 euro.

Il bonus 200 euro e il requisito dell’esonero contributivo

Il bonus 200 euro spetta ai lavoratori dipendenti che nel primo quadrimestre dell’anno 2022 hanno beneficiato dell’esonero contribuivo di cui al comma 121 della Legge 234/2021, Legge di bilancio 2022, per almeno una mensilità.

Dunque, il bonus è riconosciuto, ai lavoratori dipendenti ai quali, anche in un solo mese del primo quadrimestre 2022:

  • spetta l’esonero contributivo sui contributi IVS (0,80%),
  • in forza di una retribuzione imponibile previdenziale non eccedente mensilmente l’importo di 2.692 euro (imponibile previdenziale, circa 35.000 annui).

Le indicazioni dell’INPS

Anche se la norma fa riferimento al 1° quadrimestre 2022, a seguito di conforme parere del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, l’INPS, con la circolare n° 73/2022, ha comunicato che la verifica dell’esonero contributivo deve essere fatta non più rispetto al primo quadrimestre ma dal 1° gennaio al 23 giugno.

Dunque, anche chi ha avuto diritto all’esonero contributivo a maggio o a giugno ha diritto al bonus 200 euro in busta paga. Ciò comporta che la platea degli aventi diritto al bonus è ampliata rispetto a quello che dice la norma.

L’INPS ha giustificato la sua posizione con il fatto che i chiarimenti sul bonus sono arrivati con ritardo rispetto all’entrata in vigore del bonus stesso.

Il messaggio 3099 dell’INPS

Con il messaggio 3099 del 5 agosto, l’INPS ha ribadito la sua posizione, estendendo il bonus a nuovi beneficiari.

In particolare, l’Istituto di previdenza ha ribadito che:

Come condiviso con il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, nella circolare n. 73 del 24 giugno 2022 è stato specificato che il suddetto periodo di riferimento si intende esteso al giorno precedente la pubblicazione della circolare citata. Dal momento che in merito, la legge di conversione 15 luglio 2022, n. 91, non ha modificato il disposto dell’articolo 31 del decreto-legge citato, resta confermata l’indicazione dell’Istituto avallata dal Ministero vigilante.

In poche parole, l’INPS ribadisce che anche chi ha avuto diritto al suddetto esonero contributivo a maggio o a giugno ha diritto al bonus 200 euro in busta paga.

Come già ribadito in altri nostri recenti approfondimenti, non è ancora chiaro se per prendere il bonus 200 euro, il lavoratore abbia dovuto effettivamente beneficiare dell’esonero. Nella circolare sopra citata di parla di “diritto all’esonero” o di “destinatari dell’esonero”, la norma si riferisce invece ai “beneficiari dell’esonero”.

Noi di Investire Oggi riteniamo che per ottenere il bonus 200 euro è sufficiente che il lavoratore abbia i requisiti per l’esonero contributivo nel primo semestre 2022. Al di là del fatto che lo stesso esonero risulti effettivamente dalle denunce contributive mensili del periodo interessato.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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