Pensioni minime a 1.000 euro per tutti, ecco dove prendere i soldi

Pensioni minime a 1.000 euro al mese per tutti. Quanto ci costerebbe e dove andare a prendere i soldi senza creare altro debito.
2 anni fa
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pensioni

Pensioni minime a 1.000 euro per tutti. Il cavallo di battaglia di Forza Italia per vincere le elezioni parte proprio da qui. Uno slogan già coniato in passato, ma tornato attuale oggi che i pensionati non riescono ad arrivare a fine mese.

Molti faticano a credere che l’operazione sia possibile. A cominciare dal presidente della Regione Campania Vincenzo de Luca che la spara grossa provocando Berlusconi sulla possibilità di alzare le pensioni minime a 1.000 euro. Ci costerebbe troppo, secondo il governatore. Ma è veramente così?

Pensioni minime a 1.000 euro

Di base c’è da dire che oggi, a differenza del passato, portare le pensioni minime a 1.000 euro avrebbe un costo inferiore. Vuoi perché gli assegni da integrare al trattamento minimo sono sempre meno.

Vuoi perché l’integrazione sarebbe legata a condizioni reddituali basse.

Non c’è comunque dubbio che l’intervento per integrare le pensioni al minimo di 1.000 euro al mese per 13 mensilità avrà un impatto pesante sui conti dello Stato. Cosa che difficilmente sarebbe finanziariamente sostenibile.

Si tratterrebbe quindi di andare a trovare le risorse necessarie per sostenere la riforma indicata da Silvio Berlusconi. Circa 10-12 miliardi all’anno è la cifra minima su cui si dovrebbe iniziare a lavorare per riuscire nell’impresa. Non tanto, se si pensa al costo annuo che lo Stato sostiene per il reddito di cittadinanza.

Recuperare le risorse dal reddito di cittadinanza

Ecco quindi trovata la quadra di bilancio. I soldi si possono recuperare dal reddito di cittadinanza. L’idea, circolata settimane orsono, è stata avallata, oltre che da Fratelli d’Italia, anche dalla senatrice Licia Ronzulli (Forza Italia).

La manovra sarebbe sostenibile finanziariamente perché si andrebbero semplicemente a spostare risorse da una parte all’altra della spesa statale.

Iniziando a sostenere quei pensionati che non dispongono di altre fonti di reddito. Quindi non tutti, ma solo i più svantaggiati.

Ai percettori di reddito di cittadinanza (più di 3 milioni di individui) dovranno essere trovate soluzioni alternative, come i lavori di pubblica utilità presso Comuni o enti pubblici. Anche perché il reddito di cittadinanza non ha finora dato risposta al problema occupazionale.

fa·ti·cà·re

struggle


verbo

labor, toil, work hard, slog, have difficulty, labour


Did you mean vaticano

Mirco Galbusera

Laureato in Scienze Politiche è giornalista dal 1998 e si occupa prevalentemente di tematiche economiche, finanziarie, sociali

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