Il prossimo governo non avrà il tempo d’insediarsi, che subito dovrà affrontare l’emergenza delle emergenze: le bollette di luce e gas. Secondo Arera, l’authority per l’energia, nell’ultimo trimestre dell’anno rischiano di aumentare del 100% rispetto ai livelli attuali. Da ottobre, insomma, raddoppieranno ancora. E dire che nell’ultimo anno siano già salite del 160%. D’altronde, basti guardare ai prezzi del gas naturale sul mercato olandese per capire cosa stia accadendo. Ieri, sono saliti sopra 290 euro per mega-wattora.
Tornando alle bollette di luce e gas, Arera calcola il costo per una famiglia a 5.700 euro all’anno (2.242 euro per luce e 3.461 euro per gas). Una somma insostenibile per tantissimi italiani e che ammonta a circa tre stipendi mensili. In altre parole, luce e gas rischiano di incidere per un quarto dei redditi familiari.
Bollette luce e gas super, rischio recessione e rivolte
L’inverno in Europa è a rischio rivolte sociali. I governi dovranno trovare i soldi necessari per tamponare gli extra-costi a carico delle famiglie. Ammesso che li trovino, non basterebbero. A queste tariffe, molte attività produttive si fermeranno. Le aziende cosiddette “energivore”, cioè che consumano molta energia per produrre, stanno già trovando insostenibili le bollette di luce e gas. Si va dalle acciaierie ai ceramifici, con la conseguenza che non solo dopo l’estate molti lavoratori rischiano il posto, ma a cascata a fermarsi sarà la produzione delle aziende clienti. Pensate alle case automobilistiche, ai produttori di elettrodomestici, ecc.
La crisi energetica sta già rallentando l’economia europea.