Dopo aver trascorso la maggior parte della propria vita a lavorare è normale non vedere l’ora di poter finalmente andare in pensione. Un traguardo, quest’ultimo, molto importante, che porta però spesso a dover fare i conti con una triste realtà. Ovvero un importo particolarmente basso, tanto da non rivelarsi adeguato a sostenere le varie spese.
Non stupisce, quindi, che proprio l’importo delle pensioni sia finito al centro dell’attenzione dei vari partiti politici in vista delle prossime elezioni.
Pensione minima di 1.000 euro anche per le casalinghe: la promessa di Berlusconi per le elezioni
Non sono passati inosservati gli ultimi dati resi noti dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale che hanno messo in luce la scomoda verità sui trattamenti pensionistici. Proprio gli importi di quest’ultimi, d’altronde, come già detto, finiscono spesso al centro delle polemiche a causa degli importi che si rivelano essere spesso molto bassi.
Da qui la proposta di vari partiti di aumentare il relativo importo, al fine di venire incontro alle esigenze delle varie famiglie, soprattutto a sostegno di quelle alle prese con delle serie difficoltà economica.
La proposta di Forza Italia
Manca poco alle elezioni politiche in programma il prossimo 25 settembre, attraverso le quali gli italiani potranno finalmente decidere chi guiderà il nostro Paese nel corso dei prossimi anni. Tra le proposte riguardanti l’importo delle pensioni, appunto, quella di Silvio Berlusconi.
Proprio Forza Italia, infatti, ha avanzato l’ipotesi di garantire una pensione minima di mille euro anche alle casalinghe. A tal proposito lo stesso leader Silvio Berlusconi, attraverso un video pubblicato sui social che sintetizza i punti principali del programma di Forza Italia, ha dichiarato di voler prestare particolare attenzione ai giovani a cui bisogna garantire delle opportunità e non dei sussidi.
Ma non solo, al centro dell’attenzione ci sono anche gli anziani. Proprio in tale ambito, appunto, la proposta di estendere una pensione minima di mille euro a favore delle casalinghe, ovvero
“quella particolare categoria che non ha pagato contributi ma ha duramente lavorato in casa, parlo delle nostre mamme e delle nostre nonne“.
Come già detto, comunque, si tratta di una proposta in vista delle prossime elezioni, ma ancora nulla è dato per scontato. Bisogna infatti attendere il prossimo 25 settembre per vedere quale partito guiderà il nostro Paese e di conseguenze quali misure verranno effettivamente attuate nei diversi ambiti. Tra queste proprio quelle inerenti gli importi delle pensioni.